"Uomini, andate in congedo di paternità": la lettera di Alexis Ohanian

Il marito della campionessa di tennis Serena Williams, papà di una bimba di due anni, in una lettera al New York Times spiega l'importanza del congedo di paternità, e perché ogni uomo dovrebbe chiederlo.

Che non fosse esattamente un papà “in panchina” lo aveva ampiamente dimostrato: Alexis Ohanian, imprenditore, fondatore del popolare sito Reddit, marito della campionessa Serena Williams e papà di Olympia, si è più volte espresso in favore del congedo di paternità, usufruendone per 4 mesi quando ex3ra a capo della sua compagnia.

E del congedo di paternità è tornato a parlare in una lettera aperta sul New York Times:

Quando sono nato, nel 1983, mio padre ha preso solo un giorno dal lavoro. E ha usato un giorno di ferie. Quando mia moglie, Serena Williams, ha partorito nostra figlia Olympia nel 2017, ho preso 16 settimane di congedo di paternità retribuito – che era la politica di Reddit, la compagnia che ho co-fondato e che dirigevo all’epoca.

Alexis ha poi raccontato le numerose complicazioni legate al parto, di cui aveva parlato anche la stessa Serena Williams: un cesareo d’urgenza e il difficile recupero post-parto. Alexis Ohanian scrive:

Serena e io siamo stati abbastanza fortunati da avere aiuto a casa e molti altri vantaggi. Ma anche con tutti quei privilegi, inclusa la mia possibilità di concentrarmi solo sulla mia famiglia senza dovermi preoccupare di tenermi il lavoro, è stato incredibilmente difficile. Niente avrebbe potuto allontanarmi da mia moglie e mia figlia in quelle ore, in quei giorni e quelle settimane – e sono grato di non essere mai stato costretto a scegliere tra la mia famiglia e il mio lavoro.

Una condizione tutt’altro che comune a quella delle altre famiglie. Una donna su quattro, scrive Ohanian, torna al lavoro a due settimane dal parto negli Stati Uniti, e come solo il 9% delle aziende degli Stati Uniti offre un congedo di paternità retribuito agli impiegati, mentre il 76% dei papà torna al lavoro entro una settimana dalla nascita o dall’adozione di un figlio.

Un altro dei problemi, oltre all’impossibilità di usufruire di un vero congedo, è la scelta di non usufruirne: perché – si chiede Ohanian – i padri non si prendono il congedo pur avendone diritto? E perché non chiedono del tempo per prendersi cura delle loro famiglie?

La risposta corta è “stigma“: gli uomini sono condizionati ad essere i capifamiglia – e una nuova bocca da sfamare richiede più pane in tavola (senza parlare del costo dell’istruzione) perciò ecco che torniamo al lavoro. Il nostro senso del dovere spesso è basato sulla paura: gli uomini pensano che i loro capi se la prendano di fronte al congedo di paternità, perciò non si azzardano nemmeno a chiederlo.

Da una parte, quindi, un fattore prettamente culturale: gli uomini sono visti (e si vedono) come coloro che portano a casa lo stipendio, quindi è difficile rinunciare al ruolo, pure ormai del tutto obsoleto, di capofamiglia. Dall’altra parte c’è il fattore sociale, con il timore del giudizio degli altri e del ritrovarsi a rinunciare alla propria carriera. E a loro Alexis rivolge quindi un invito:

Prendetevi il congedo, ne sarete ripagati.

L’imprenditore spiega poi come l’essere rimasto molto tempo con la figlia appena nata gli abbia dato la sicurezza di riuscire a gestire il suo nuovo ruolo di genitore, imparando a calmarla, a cullarla e ad accompagnarla nella sua crescita.

Allo stesso tempo ammette che l’essere rimasto in congedo gli ha dato la possibilità di dividersi equamente il carico di responsabilità, cambiare i pannolini, dare da mangiare alla piccola e qualsiasi altra cosa fosse necessario fare: “Sono tutte cose da papà – non da “babysitter, odio quando ci si riferisce ai papà che passano il tempo con i loro figli come babysitter”.

Una responsabilità che non lo ha mai lasciato, continua, anche se non è sempre facile. Anzi, soprattutto per questo: “Tutti meritiamo un lavoro appagante e solidi legami familiari. Nessun papà dovrebbe sentirsi costretto a dare priorità esclusiva al lavoro rispetto alla famiglia, in un momento importante come l’arrivo di un figlio.” 

Per questo l’imprenditore auspica la possibilità, per tutti i neopapà, di usufruire di un buon congedo di paternità:

E finché non accadrà, lasciate che sia io a coprirvi. Ho preso le mie 16 settimane e sono ancora ambizioso e mi preoccupo della mia carriera. Parlate con i vostri capi e ditegli che vi mando io.

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