Aminemici: i motivi (infiniti) per cui i fratelli litigano
I motivi per cui i fratelli litigano sono davvero innumerevoli, almeno negli anni dell'infanzia. A volte è dura gestire i conflitti: forse conviene riderci un po' su!
I motivi per cui i fratelli litigano sono davvero innumerevoli, almeno negli anni dell'infanzia. A volte è dura gestire i conflitti: forse conviene riderci un po' su!
Se non lo vedessi ogni giorno coi miei occhi, probabilmente stenterei a crederci. I motivi per cui litigano due fratelli sono – almeno ai miei occhi di adulta quasi attempata – a dir poco imperscrutabili, imprevedibili, inimmaginabili. Praticamente infiniti, oserei dire.
Da figlia unica, non avevo idea delle ragioni concrete per cui due fratellini potessero litigare, e pensavo che i racconti dei genitori su questo tema fossero, in fin dei conti, un po’ esagerati (un po’ come certe narrazioni splatter del parto, ma questa è un’altra storia). Adesso però che sono madre di due figli piccoli, per giunta abbastanza vicini in età, devo ammettere che mi sono dovuta ricredere. Drasticamente.
A casa nostra – e non esagero! – qualsiasi pretesto può innescare, all’improvviso e anche senza alcun segnale premonitore, la lite furibonda tra i miei figli. Anche se magari giusto un attimo prima stavano ridacchiando complici in preda a un attacco congiunto di stupidera, o si erano addirittura dichiarati il loro reciproco e imperituro amore fraterno.
Il cartone da guardare, il libro da leggere, il gioco da fare, la canzone da ascoltare. E poi il volume al quale ascoltarla, il diritto di cantarla mentre la si ascolta (e a quale volume intonarla), quante volte consecutive risentirla e quando, finalmente, ripristinare il relativo silenzio. Se mettete due fratellini dinanzi alla scelta tra due alternative, sappiate che saranno sicuramente in disaccordo, e che useranno tutti i mezzi a loro disposizione per difendere il proprio punto di vista e rifiutare con forza qualsiasi possibile compromesso.
A parte questo, direi che l’equità, o meglio l’ossessione per la stessa, è un altro dei motivi principali per cui litigano due fratelli. Dalle porzioni di torta e di succo di frutta, misurate con rigore degno dell’emerito Ufficio internazionale dei pesi e delle misure di Sèvres, dal numero e dal colore (!) delle caramelle, dallo spazio assegnato sul divano alla frequenza e alla natura dei regali, ogni cosa è passata allo scandaglio implacabile dei piccoli contendenti, sempre pronti a fare fuoco e fiamme per eventuali iniquità e trattamenti diversificati. Solo finché li giudicano a proprio sfavore, ovviamente.
E poi, come dimenticarsene, a far litigare i fratelli ci sono i quotidiani raptus di reciproca gelosia. La disputa, feroce e insanabile, è sempre dietro l’angolo: chi dovrà sedersi più vicino alla mamma? Chi dovrà darle per primo il bacio della buona notte? Chi ha ricevuto più carezze?
La “guerra” è aperta, 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana. Proprio come la competizione, spietata e ininterrotta, destinata a stabilire, di volta in volta, chi sa fare le bolle di sapone più grandi, i salti più alti, le corse più veloci, la pizza di fango più deliziosa, le capriole più… capriolose.
I bambini fratelli litigano continuamente per qualsiasi cosa, in effetti (o perlomeno lo fanno i fratelli che ho messo al mondo io!). E non sempre è così facile assistere a questa continua competizione, gestire con sapienza le problematiche fraterne, intervenire quando diventa davvero necessario e fare un passo indietro in tutti gli altri casi, lasciando che siano loro a trovare in qualche modo una soluzione al conflitto e un equilibrio degno di questo nome. Confesso che a volte è davvero faticoso, assistere a questa naturale ma estenuante litigiosità.
Disarmante, in certi casi, perché non capisci se sia davvero un fenomeno naturale e fisiologico o se piuttosto ci sia qualcosa “che non va”. Il rovescio della medaglia, però, brilla di una luce fulgida e calda, ed è l’amore speciale e ineffabile – almeno per me, che non ho avuto il privilegio di sperimentarlo – che lega due fratelli. La loro intesa, la loro solida amicizia. Che, almeno nel terreno miracoloso dell’infanzia, nessun litigio, nessuna gelosia, nessuna competizione spietata riesce davvero a scalfire.
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