"Il mio corpo dopo il parto per qualcuno era ripugnante. Ho risposto così"

I segni del post parto nella storia di Hayley diventano il racconto di un'altra faccia della gravidanza e della maternità, fatta di cicatrici e di parti del corpo irriconoscibili, ma anche di forza e accettazione.

Dopo essere rimasta incinta di due gemelle ho notato molti cambiamenti nel mio corpo, e molto presto. Ho iniziato ad avere segni già a 11 settimane. Sono aumentata di 4,5 kg in un solo mese […] Mi ricordo che dicevo a mio marito: ‘Com’è che sono già così grossa? Com’è possibile che aumenterò ancora?’“.

Hayley Garnett inizia così su Love What Matters il racconto pubblicato della propria gravidanza gemellare, dai segni sul corpo e dalle difficoltà di chi fa i conti con una condizione tutta nuova e in continua “espansione”. Con un altro figlio poco più grande, spiega Hayley, “Ero abituata ai cambiamenti del corpo, e non ho pensato neanche per un momento alle difficoltà che avrei incontrato in futuro per guarire”.

Il parto cesareo programmato a 37 settimane, racconta Hayley

È andato perfettamente, siamo riusciti a evitare la terapia intensiva neonatale, che era una delle nostre più grandi paure nell’avere due gemelle. Il postpartum è andato benissimo. Ma la mia pancia è stata tutta un’altra storia. Non era per nulla simile a nessun’altra pancia post parto che avessi mai visto. Una settimana dopo aver partorito le due gemelle mio figlio di 3 anni mi ha chiesto “Mamma, cos’ha la tua pancia che non va?”, gli ho risposto che tutti i miei bambini hanno lasciato dei segni sulla mia pelle così non dimenticherò neanche per un secondo che li ho cresciuti dentro di me, tutto da sola, e che adesso loro esistono fuori dal mio corpo. Ero nel mezzo di questa spiegazione quando l’ho realizzato: sono orgogliosa di questi segni. Non me ne vergogno.

smagliature postpartum
Foto: th3littlestavenger@insagram

I racconti di Hayley hanno incuriosito i giornali, che hanno dedicato spazio alla sua storia di auto-accettazione, con un esito però per lei inatteso.

A un certo punto ho deciso di leggere i commenti sotto gli articoli. Ed è stata una pessima idea. Da commenti come “che schifo, leva quella cosa” ad altri del tipo “io non avrò mai cicatrici come quelle quando sarò incinta”. Ho iniziato a pensare di non essere fatta per questo tipo di condivisione. L’ho sentito come un attacco personale fortissimo, che ha aumentato la sensazione di vergogna e disgusto che provavo per me stessa. Sensazioni che mi portavano a rabbrividire quando mio marito mi sfiorava, a non sentirmi a mio agio nel condividere la realtà del mio corpo del tutto trasformato. Sensazioni che pensavo di avere sepolto.

Per Hayley il corpo era diventato un nemico, l’orgoglio di mostrare i segni della gravidanza si era trasformato in un’arma a doppio taglio, che l’ha messa a nudo in un modo inaspettato. Ma ha continuato a raccontarsi sui suoi profili social (la sua pagina Instagram è seguita da più di 110mila persone). E qui ha ricevuto molti messaggi di vicinanza e supporto da parte di donne che hanno apprezzato la scelta di togliere una volta di più il velo di perfezione che circonda la gravidanza e il post parto mostrando un’altra verità.

Condividendo il mio viaggio nel post parto – che sia guarigione fisica, pensieri sulla maternità o le piccole lotte quotidiane – ho scoperto che condividere la tua verità ti dà un grande potere. C’è qualcosa di molto forte nel far sì che altri sappiano di non essere soli. Che crescere un bambino non è per niente facile. E più condivido i miei pensieri – conclude il racconto di Hayley su Love What Matters – più sento quasi un effetto catartico su di me. I pensieri ipercritici che avevo su me stessa sono svaniti“.

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