«Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si scottino le dita» [Mahatma Gandhi]

Essere genitori non è certo facile, ma ciò che rende questo compito ancora più complesso è, spesso, non sapere cosa fare per far crescere i propri figli in maniera sana e corretta. Qual è il genitore che vorrebbe che il proprio figlio cresca insicuro, violento o con problemi relazionali, comunicativi e sociali?

Il più delle volte i genitori si spendono per dare ai figli il meglio sperando che questo sia ciò di cui hanno bisogno per crescere bene. Eppure il risultato troppo spesso è molto distante da queste premesse con figli che presentano disturbi del comportamento più o meno gravi. Non sono patologie definite, ma rappresentano un ostacolo nella loro crescita, specialmente durante i difficili anni dell’adolescenza, e nel rapporto con i rispettivi genitori.

Il parent training è lo strumento con il quale aiutare i genitori a gestire queste situazioni con l’obiettivo di generare un cambiamento tale da modificare e superare i comportamenti disfunzionali del bambino.

Che cos’è il parent training?

La traduzione letterale indica il parent training come la “formazione dei genitori”. Fondamentalmente si tratta proprio di questo, ovvero di un potenziamento, un’educazione e un supporto ai genitori per migliorare il proprio rapporto con i figli.

Il parent training passa dalla formazione dei genitori nell’acquisire competenze educative che permettano di ridurre i comportamenti più problematici dei figli. Essere genitore significa rispondere a tante necessità e non sempre si è in possesso delle conoscenze pedagogiche necessarie per gestire le situazioni, disinnescarle ed evitare che peggiorino.

A chi si rivolge e a cosa serve

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Fonte: iStock

Se è vero che tutti i genitori potrebbero potenzialmente beneficiare di un sostegno, il parent training è un programma (nato intorno agli anni Sessanta del Novecento) con il quale i genitori ricevono gli strumenti e le informazioni necessarie per riconoscere i segnali lanciati dal comportamento dei propri figli e gestirli correttamente.

Se originariamente il Parent training nasce come programma per i bambini con disturbi da deficit da attenzione/iperattività (ADHD), è ora accessibile da tutte quelle famiglie con figli tra i 5 e g li 11 anni che hanno difficoltà comportamentali.

Molto spesso queste condizioni corrono sul filo sottile dello sviluppo caratteriale dei bambini e la difficoltà dei genitori di sostenerli adeguatamente. Il risultato è troppo spesso esplosivo con situazioni che degenerano rapidamente e per le quali poi diventa estremamente complicato intervenire con problemi che si radicano e segnano il bambino e l’adulto che sarà.

Se è vero che i genitori sono i primi educatori dei figli, è altrettanto vero che non sono dei professionisti dell’educazione. Se nella maggior parte dei casi la buona volontà e un po’ di impegno sono sufficienti per dare al bambino la giusta educazione con la quale crescere, in alcuni casi più complessi questo non solo si rivela insufficiente, ma anche controproducente.

Non è colpa né dei genitori né dei figli, ma è evidente che non basta più la buona volontà ma bisogna mettere in campo strategie specifiche fondate su competenze specializzate che conoscono e sanno applicare chi studia queste dinamiche.

Allo stesso tempo il parent training non ha lo scopo di cambiare i genitori o di sostituirsi a loro andando a eliminare le unicità di ciascuno, ma ha l’obiettivo di sostenerli in un periodo estremamente delicato della crescita dei figli.

Attività e scopo del parent training

Il parent training non è un programma univoco e uguale per tutti; ogni situazione ha un programma specifico che può essere condotto da un singolo professionista o da un gruppo di esperti. Il trainer che si occupa di queste situazioni ha competenze sull’evoluzione dei bambini e sui loro comportamenti e può quindi guidare i genitori su come gestire ogni singola situazione critica.

Mediamente un programma di parent training si articola su un numero che va dai 4 ai 10 incontri che possono avere una cadenza variabile. Dopo l’analisi iniziale si mette in atto un’esercitazione pratica alla qual esegue una verifica con una proposta di esercizi da ripetere a casa.

Per questo motivo le sessioni di parent training partono dall’analisi della situazione specifica, delle caratteristiche e delle dinamiche di tutti i soggetti coinvolti (genitori, figlio, eventuali fratelli, eccetera) individuando quali sono i fattori che possono essere alla base delle reazioni problematiche dei bambini e in questo modo sviluppare una strategia adeguata.

Obiettivo di queste sessioni è individuare e fornire ai genitori le azioni e le risposte da adottare per predisporre il cambiamento del bambino evitando l’imposizione (stressante e controproducente) e che quei comportamenti problematici si cronicizzino.

Durante le sessioni di Parent training possono essere messe in atto delle dinamiche in cui i partecipanti devono replicare delle situazioni e dei comportamenti in modo che quando si verifichino nella realtà i genitori sanno cosa fare.

Ogni genitore ha la sua personalità e le sue reazioni a determinati comportamenti che, anche in maniera inconsapevole, possono contribuire a esasperare determinate situazioni e incidere negativamente sullo sviluppo del bambino. Per questo il Parent training si rivela prezioso per sostenere i genitori e aiutarli nel difficile compito educativo.

Dove si svolge il parent training?

Percorsi di questo tipo vengono condotti da professionisti qualificati come psicologi e psicoterapeuti specializzati nei problemi dell’età evolutiva. È quindi importante individuare i centri che propongano questo tipo di servizi e contattarli per valutare il percorso di parent training migliore da fare.

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