
L'utero, come spiega l'esperto, può assumere diverse posizioni (flessioni), senza che questo, il più delle volte, costituisca un problema per il ...
L'appuntamento dal ginecologo in caso di gravidanza (visita ostetrica) e fuori dalla gravidanza è uno dei momenti importanti della vita di una donna. Scopriamo in cosa consiste questa visita, quando ricorrervi e come prepararsi adeguatamente.
Entriamo più nel dettaglio di questo controllo, specialmente in termini di prevenzione e per assicurare a ogni donna un’elevata qualità della vita, rispondendo ai principali dubbi, timori e domande in materia e offrendo alcune indicazioni per lo svolgimento della visita.
Successivamente andremo ad approfondire le principali domande e caratteristiche della visita ginecologica in gravidanza (vista ostetrica), scoprendone l’importanza e quali sono gli aspetti da considerare.
In assenza di condizioni patologiche particolari o di fastidi e dolori nella zona genitale la prima visita ginecologica può essere eseguita tra i 16 e i 21 anni e preferibilmente entro un anno dal primo rapporto sessuale. La visita ginecologica non è solamente un esame fisico degli organi genitali, ma rappresenta un appuntamento utile anche come educazione alla sessualità e per ricevere risposte a dubbi, curiosità e domande in materia.
Generalmente si attende la comparsa del primo ciclo mestruale (menarca) prima di sottoporsi alla prima visita ginecologica, ma anche la sua iniziale irregolarità o la sua mancata comparsa intorno ai 16 anni è un motivo per indagare la presenza di eventuali condizioni patologiche.
Lo svolgimento della visita ginecologica non richiede particolari preparazioni ed è possibile, se necessario, eseguirla anche nei giorni delle mestruazioni, ma è preferibile evitare questo periodo per una serie di motivi. L’esame vero e proprio si esegue stando sdraiate in posizione supina preferibilmente su un lettino dotato di poggiapiedi che permettono una migliore divaricazione delle ginocchia e favoriscono le manovre del medico.
Prima di iniziare la visita e durante ogni manovra, il medico ha il dovere di informare la donna di quello che sta accadendo, sospendendo la visita quando essa lo richiede e procedendo sempre in maniera discreta e rispettosa della persona che sta visitando. È possibile prevedere la presenza del partner, di un familiare o di un accompagnatore, se la donna lo desidera, durante la visita.
Non è necessario depilarsi in quanto non è un elemento essenziale per la visita. Lo svuotamento del retto e della vescica dipendono dal tipo di visita ginecologica cui sottoporsi ed è invece sempre consigliato indossare capi d’abbigliamento comodi, specialmente per gli indumenti intimi, in modo da poterli togliere e mettere rapidamente e tranquillamente.
Un aspetto importante della preparazione, specialmente alla prima visita ginecologica, riguarda l’elemento psicologico ed emotivo. Se si è tese anche dal punto di vista muscolare la visita può risultare più fastidiosa, ma non deve mai essere dolorosa. È utile respirare lentamente e profondamente in modo da rilassare i muscoli addominali e vaginali.
Allo stesso tempo tutti gli imbarazzi e le tensioni tipiche dello spogliarsi e del farsi toccare da un estraneo (uomo o donna che sia) non sono da sottovalutare, specialmente nelle donne più giovani che per la prima volta si sottopongono a una visita di questo tipo. È importante rassicurarle e metterle nella condizione di sentirsi a loro agio, senza forzature che rischierebbero di peggiorare la situazione.
Anche il ginecologo ha il dovere di tranquillizzare la donna ed essere il più discreto e delicato possibile, anche a livello comunicativo.
La visita dal ginecologo prevede fondamentalmente l’esame dei genitali esterni e interni e vi si ricorre come esame di screening o per la presenza di dolori, prurito, infezioni, anomalie dello sviluppo sessuale, disturbi mestruali, sanguinamenti, traumi genitali, test per le infezioni sessualmente trasmissibili, incontinenza, disturbi del pavimento pelvico, problemi di fertilità e in caso di gravidanza (visita ostetrica). La visita ginecologica è anche il contesto nel quale si effettua il Pap test, l’esame di screening per i tumori della cervice uterina, insieme all’Hpv test per il papilloma virus.
Il primo step di ogni visita ginecologica riguarda il colloquio informativo durante il quale il ginecologo raccoglie i dati della donna (data dell’ultima mestruazione, caratteristiche del ciclo mestruale, stile di vita, eventuale assunzione di farmaci e malattie pregresse o in corso). Dopo l’anamnesi viene spiegato come verrà svolta la visita. Successivamente il ginecologo invita la donna a spogliarsi e sdraiarsi sul lettino per iniziare la visita attraverso l’esame esterno degli organi genitali procedendo con l’ispezione e la palpazione degli stessi.
Successivamente procede con l’esame interno che si effettua sia tramite palpazione manuale che tramite un dispositivo monouso detto speculum.
Attraverso la palpazione manuale il medico ha modo di controllare le dimensioni e la forma sia dell’utero che delle ovaie individuando la presenza di eventuali tumefazioni anomale. Tramite l’utilizzo di uno speculum adeguato (ne esistono di diverse tipologie e dimensioni), poi, il ginecologo ha la possibilità di vedere ed esaminare le pareti interne della vagina e il collo dell’utero, in modo da individuare eventuali anomalie.
Laddove necessario il ginecologo procede anche a una palpazione e un’esplorazione rettale tramite la quale verificare la presenza di tumefazioni o altre anomalie.
In alcuni casi la visita ginecologica può prevedere anche l’esame del seno tramite l’ispezione e la palpazione. È un esame utile per valutare l’eventuale presenza di noduli o anomalie particolari.
Al termine della visita il ginecologo riferisce l’esito dei controlli rispondendo alle domande della donna e indicando eventuali controlli aggiuntivi o terapie da seguire. Laddove necessario, come in gravidanza, indica anche il periodo entro il quale effettuare la visita ginecologica successiva.
Uno dei principali motivi, come detto, per cui si ricorre alla visita ginecologica è la gravidanza in atto o la sua ricerca. È in entrambi i casi il primo controllo medico da effettuare per stabilire la situazione di partenza e gli step successivi da seguire.
Nel caso di una gravidanza la prima visita ostetrica si esegue non prima della sesta-settima settimana di gestazione. In Italia l’ecografia del primo trimestre e quella del secondo trimestre (l’ecografia morfologica da eseguire tra la diciannovesima e la ventunesima settimana di gravidanza) sono erogate gratuitamente in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Durante la gravidanza non c’è un numero preciso di visite ginecologiche da fare e non è un numero maggiore che assicura un miglior esito; anzi spesso l’eccesso di controlli può generare ansia, stress e preoccupazione. Generalmente si ritengono sufficienti e necessari almeno 3 controlli ostetrici nel primo, nel secondo e nel terzo trimestre. Ulteriori controlli vanno valutati caso per caso in base a complicazioni e fattori di rischio.
La prima visita ostetrica della gravidanza, durante la quale viene eseguita l’ ecografia, è fondamentale sotto diversi aspetti. Innanzitutto serve a valutare lo stato di salute della donna per verificare eventuali condizioni che possono rappresentare un fattore di rischio o un pericolo per la gravidanza. Allo stesso tempo è decisiva per stabilire il numero degli embrioni in caso di un’eventuale gravidanza gemellare, determinare l’età gestazionale, ascoltare il battito cardiaco.
Durante questa visita il ginecologo prescrive anche l’assunzione dell’acido folico, degli altri integratori e tutte le raccomandazioni sull’alimentazione da seguire, i successivi esami da effettuare e rispondere a dubbi e curiosità sul comportamento da adottare nelle settimane e nei mesi successivi.
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