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La sindrome di Münchhausen per procura è una grave malattia psichiatrica dove chi ne è affetto provoca sintomi di determinate malattie alle persone da loro direttamente dipendenti, come i figli.
Le cause che scatenano la sindrome di Münchhausen per procura possono essere diverse, non c’è alcuna certezza in questo senso. La sindrome potrebbe ricondursi a:
Quando ci si trova di fronte a un caso grave relativo alla sindrome di Münchhausen per procura, può capitare di scoprire che anche i fratelli del bambino possono aver avuto la stessa patologia o addirittura, risalendo la storia familiare, si potrebbero scoprire decessi senza una diagnosi. Vista la scarsa affidabilità del “caregiver”, è senz’altro consigliabile avere un confronto con un’altra persona della cerchia del bambino (come l’altro genitore o un familiare).
Diagnosticare la sindrome di Polle è spesso difficoltoso. Ma, una volta che c’è un sospetto, è fondamentale valutare un’eventuale presa in carico del bambino da parte dei servizi sociali. Infatti, anche se le forme più lievi di questo disturbo non mettono a rischio la vita dell’infante, potrebbero comunque provocargli dei danni in futuro. Il genitore o affidatario sarà sottoposto a un test psicopatologico.
Spesso la condizione necessaria per il trattamento della sindrome, dunque, diventa impedirgli la convivenza con la persona abusante. Poi, è indispensabile la cura dei danni fisici provocati (se ci sono): può trattarsi di lesioni, intossicazioni alimentari, infezioni. Infine, è necessario garantire al bambino un supporto psicologico affinché possa attraversare e superare eventuali attacchi d’ansia e depressione causati dal disturbo post-traumatico.
La sindrome di Münchhausen per procura viene spesso conosciuta a seguito di gravi episodi di cronaca. Recentemente, una mamma è stata condannata a 4 anni di carcere perché iniettava psicofarmaci alla figlia con disabilità. In un altro caso sono stati somministrati dei farmaci alla figlia.
Se ci spostiamo fuori dall’Italia, troviamo il caso di un’infermiera inglese, Beverley Gail Allitt, soprannominata “angelo della morte”, che nel suo reparto uccise quattro bambini e ne ferì gravemente altri. Molti ritengono che questa donna sia stata affetta da una sindrome di Polle di tipo seriale, perché induceva i sintomi come tipicamente viene fatto da chi soffre di questo disturbo.
Anche le serie tv hanno affrontato e portato sullo schermo i casi che riguardano la sindrome: la serie tv The Act vede protagonista una madre affetta dalla sindrome di Polle, che fa del male ai suoi figli per attirare l’attenzione; Sharp Objects, la mini serie con Amy Adams e Patricia Clarkson, è un thriller emozionante che racconta di una madre, apparentemente modello, che in realtà è carnefice della figlia poiché afflitta dalla sindrome di Münchhausen per procura.
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La sindrome di Münchhausen per procura è un disturbo psichiatrico dove un genitore provoca deliberatamente al figlio i sintomi di una malattia. Vediamo meglio di cosa si tratta, quali sono i sintomi, le cause, e come si può curare.
Cos’è la sindrome di Münchhausen per procura?
La sindrome di Münchhausen per procura è un disturbo psichiatrico che colpisce i genitori o gli affidatari di un bambino e li porta a provocargli sintomi e danni fisici al fine di renderlo malato (quindi costantemente bisognoso di cure), per attirare l’attenzione sulla propria persona. Nei casi più gravi si può arrivare a provocare la morte dell’infante.
La sindrome di Münchhausen è conosciuta anche come sindrome di Polle (figlio del barone di Münchhausen, morto da bambino in circostanze poco chiare). Colpisce soprattutto le madri che, in questo modo, ottengono affetto, stima, riconoscimento sociale perché si preoccupano della salute dei loro bambini malati.
È una sindrome complessa, che viene influenzata da una serie di fattori: l’età del bambino, la sua capacità di comunicare e lo sviluppo del linguaggio, la dipendenza dalla madre o la persona che ne abusa. Spesso può accadere che gli altri membri della famiglia, non intervenendo, contribuiscano ad aggravare la situazione.
Segnali e sintomi
Abbiamo visto che nella sindrome di Polle è il genitore a provocare i sintomi del figlio. I sintomi provocati, non avendo una diretta correlazione con la malattia, spesso generano confusione nei medici, che consigliano ulteriori esami, attuando inconsapevolmente una sorta di circolo vizioso. Solitamente, infatti, trascorre molto tempo prima che si consideri che a provocare i sintomi possano essere la madre o i genitori stessi del bambino.
Le persone affette dalla sindrome di Münchhausen scelgono di indurre sintomi spesso difficili da dimostrare o documentare, come mal di pancia o mal di testa, mancamenti e svenimenti, attacchi epilettici. Spesso riescono a far credere che il figlio sia malato alterando e falsificando test diagnostici e analisi di laboratorio (potrebbero aggiungere del sangue alle urine, per esempio). I metodi per indurre i sintomi sono diversi tra loro, spesso crudeli.
Possono infliggere ai bambini delle lesioni, sul viso o sul corpo, per esempio pungendoli con uno spillo; se provocano una ferita, potrebbero cercare di infettarla ulteriormente, anziché disinfettarla. Possono somministrare ai bambini lassativi o tranquillanti; far loro assumere farmaci in dosi maggiori di quelle consentite; non nutrirli abbastanza o far loro mangiare cibi scaduti o avariati.