Dalle caratteristiche dell’endometrio, lo strato più interno dell’utero, si possono ottenere importanti informazioni anche e soprattutto per comprendere la fertilità femminile (e alcuni dei problemi di infertilità).

L’endometrio, infatti, è un tessuto che cambia nel corso delle varie fasi del ciclo mestruale. Monitorarne le evoluzioni consente di individuare eventuali condizioni che possono compromettere l’impianto dell’embrione, ed è un dato importante e utile sia per chi è alla ricerca di una gravidanza per vie naturali (e che magari riscontra iniziali difficoltà) che per chi sta percorrendo un trattamento di procreazione medicalmente assistita.

Parliamo quindi di endometrio trilaminare.

Cosa significa endometrio trilaminare?

Tra i parametri più importanti dell’endometrio osservati durante un’ecografia o una risonanza magnetica di routine, spiega il portale Radiopaedia, ci sono il suo aspetto e il suo spessore. Normalmente l’endometrio è costituito da due strati e questa caratteristica perdura per buona parte del ciclo mestruale.

Durante il periodo fertile, invece, l’endometrio risulta composto da tre strati e si parla, appunto, di endometrio trilaminare. Il terzo strato intermedio, detto iperecogeno, si rivela fondamentale per il successo dell’impianto di un ovulo fecondato.

Più nel dettaglio nella fase mestruale l’endometrio risulta come una sottile striscia ecogena costituita dallo strato basale. Durante la fase proliferativa tardiva, invece, sviluppa un aspetto trilaminare per cui l’endometrio è composto dallo strato basale esterno ecogeno, lo strato funzionale ipoecogeno medio e la striscia ecogena interna. Nella fase secretoria, infine, risulta più spesso e uniformato in quanto lo strato funzionale si “unisce” a quello basale.

Quanto dura questa condizione

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Fonte: iStock

Come visto i cambiamenti che interessano l’endometrio sono legati al ciclo mestruale e hanno, quindi, un’ampia variabilità. Tra i fattori che condizionano l’andamento del ciclo mestruale, e quindi anche dello spessore dell’endometrio, ci sono la regolarità delle mestruazioni, l’equilibrio tra estrogeni e progesterone, l’età della donna e le specificità dell’utero. È quindi una condizione particolarmente variabile da osservare perché un endometrio così composto è associato a un maggiore successo dell’impianto dell’embrione.

Il portale FertilitySmarts spiega come un endometrio trilaminare è in genere sufficientemente spesso e ricettivo da favorire il successo dell’impianto dell’embrione. Inoltre, un endometrio di questo tipo è correlato a tassi di gravidanza clinica più elevati nei cicli di trasferimento di embrioni congelati. Al contrario, un endometrio privo di questa caratteristica interferisce con l’impianto dell’embrione avendo un impatto negativo sulla probabilità di ottenere una gravidanza.

Cosa succede se l’endometrio non diventa trilaminare

Il suo spessore è un importante marcatore ecografico della ricettività dell’endometrio; inoltre uno studio pubblicato su Fertility and Sterility indica come l’aspetto trilaminare dell’endometrio è un predittore significativo e indipendente dell’impianto nei cicli di trasferimento di embrioni congelati.

L’aspetto trilaminare dell’endometrio, infatti, fornisce un ambiente ideale per l’embrione, in quanto riceve un nutrimento e un supporto ottimale per l’impianto e le prime fasi di sviluppo. Allo stesso tempo, lo strato intermedio iperecogeno dell’endometrio trilaminare garantisce un adeguato apporto di sangue all’embrione intervenendo positivamente anche nell’equilibrio ormonale, che è uno degli elementi più importanti per garantire il successo dell’impianto e l’inizio della gravidanza. La presenza di questa caratteristica è associata a una riduzione del rischio di aborto spontaneo e un successo maggiore delle procedure di fecondazione in vitro.

Va comunque ricordato come l’assenza di un endometrio trilaminare non è sinonimo di impossibilità di ottenere una gravidanza. E, parallelamente, la sua presenza non è garanzia del successo dell’impianto e dell’avvio della gestazione. Questo perché l’endometrio trilaminare è solamente uno dei tanti fattori che condizionano la fertilità e le primissime fasi della gravidanza.

Alcuni degli studi condotti in materia hanno riscontrato un legame positivo tra la presenza dell’endometrio trilaminare e la fertilità, ma non è l’unico elemento di cui tenere conto. Soprattutto quando, a fronte di una difficoltà ad avere una gravidanza, si intraprende il percorso di approfondimento diagnostico per capire le cause dell’infertilità, si tiene conto anche delle caratteristiche dell’endometrio verificando la presenza di questa caratteristica.

Esistono trattamenti medici che possono favorire l’ispessimento dell’endometrio, ma non si rivelano efficaci in ogni situazione. È quindi necessario valutare caso per caso per individuare gli ostacoli alla gravidanza e valutare le possibili soluzioni percorribili.

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