Sigaretta elettronica senza nicotina: in gravidanza e allattamento si può?

Le sigarette elettroniche senza nicotina possono essere un'alternativa sicura per le gestanti e le donne che allattano? Facciamo il punto sulle più recenti evidenze scientifiche.

Se sono noti i danni del fumo sia in generale che in particolare nelle donne in gravidanza e durante l’allattamento, più controversa è la questione della sigaretta elettronica senza nicotina. Anche partendo dal dato, come evidenziato in questo studio, che la commercializzazione dell’uso di sigarette elettroniche come alternativa più sicura al fumo di sigaretta ha portato a un uso crescente anche in gravidanza, è importante fare il punto della situazione per comprendere i reali rischi (se presenti) e come regolarsi con questi strumenti.

Cosa contiene una sigaretta elettronica senza nicotina

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Fonte: iStock

La sigaretta elettronica senza nicotina è un’opzione che si ottiene scegliendo un liquido (e-liquid) privo di nicotina. È quindi un dispositivo che non prevede l’utilizzo della nicotina in quanto questa sostanza può essere aggiunta opzionalmente, mentre i cosiddetti e-liquid senza nicotina contengono principalmente glicole propilenico (PG), glicerolo vegetale (VG), aromi e talvolta acqua depurata.

Tutte le sigarette elettroniche funzionano allo stesso modo, sia quelle nelle quali si aggiunge la nicotina che quelle prive di questa sostanza. Le cosiddette e-cig hanno infatti, una batteria che alimenta una resistenza, la quale scalda un liquido e lo trasforma in vapore. Quello che cambia è proprio il liquido, che può contenere o meno la nicotina. Questo studio pone l’attenzione sulla potenziale presenza di contaminanti come metalli pesanti quali stagno, nickel e piombo.

I rischi meno noti per il feto: cosa mostrano gli studi recenti

Il Medical News Today riporta che svapare (questo il che l’Accademia della Crusca riconosce per indicare l’atto di fumare una sigaretta elettronica) senza nicotina potrebbe non essere così sicuro come alcune persone credono. Per quel che riguarda le donne in gravidanza l’American Physiological Society riporta gli esiti di recenti studi che suggeriscono come l’uso di e-cig (anche quelle senza nicotina) durante la gestazione può influenzare la funzione arteriosa a lungo termine nei bambini.

Altri studi, condotti sugli animali, hanno rilevato che l’esposizione perinatale al vapore delle sigarette elettroniche determina una disfunzione vascolare persistente. Questi effetti non dipendono dalla presenza o meno di nicotina nel liquido utilizzato, ma proprio dal vapore prodotto dalle sigarette elettroniche e inalato da coloro che le utilizzano.

Per quanto molti studi sono ancora in corso ci sono diversi elementi che suggeriscono che la stessa inalazione delle sostanze tossiche presenti nel vapore delle sigarette elettroniche può influenzare negativamente lo sviluppo dei vasi sanguigni vitali del feto e provocare un’alterazione significativa nella struttura e nella funzione arteriosa.

È davvero un’alternativa più sicura rispetto al fumo tradizionale?

L’analisi sulle sigarette elettroniche senza nicotina non va fatta nel confronto con le sigarette tradizionali o con le e-cig contenenti nicotina. Una corretta valutazione va condotta a priori analizzando se questi dispositivi sono realmente un’alternativa sicura. Per molti aspetti sì, ma non è una scelta priva di pericoli specialmente per le donne in gravidanza e durante l’allattamento. Non a caso le sigarette elettroniche, come riportato dal Centers for Disease Control and Prevention (CDC), nono sono approvate dalla Food and Drug Administration (FDA) per aiutare le persone a smettere di fumare. In questo senso vanno però riportati i risultati degli studi di cui dà notizia il portale Sanità Informazione. Alcune ricerche, infatti, suggerirebbero che l’utilizzo di prodotti sostitutivi della nicotina, come le sigarette elettroniche, non è associato a eventi avversi o a complicazioni durante la gravidanza.

Sulla reale pericolosità delle sigarette elettroniche senza nicotina, spiega la Società Italiana Scienze Mediche (SISMED), non ci sono sufficienti evidenze scientifiche per poter esprimere un giudizio certo e completo. Ma è altrettanto vero che, come suggerisce anche la Mayo Clinic, gli aromi, i solventi e altre sostanze chimiche presenti nelle sigarette elettroniche potrebbero essere dannosi sia per la madre che per il bambino.

Perché anche il vapore può essere pericoloso in gravidanza

Il vapore delle sigarette elettroniche è una miscela complessa di particelle e componenti gassosi. Anche in assenza di nicotina, il riscaldamento della base liquida (glicole propilenico e glicerina vegetale) produce sostanze tossiche come composti carbonilici, composti organici volatili e metalli. Di alcuni di questi composti è nota la tossicità per lo sviluppo e anche il semplice svapo potrebbe essere una fonte responsabile di problemi per lo sviluppo del feto. Anche gli stessi aromi utilizzati nelle sigarette elettroniche potrebbero risultare dannosi, soprattutto durante la gravidanza.

Le linee guida mediche: cosa dicono ginecologi e ostetriche

In generale le linee guida mediche riguardanti l’uso di sigarette elettroniche ed e-cig, sia con che senza nicotina, durante la gravidanza e l’allattamento sono generalmente caute e sconsigliano l’uso di questi prodotti. Al momento non esistono documenti specifici anche per l’assenza di prove univoche, essendo molte ricerche limitate. Questo vale sia per l’uso delle sigarette elettroniche senza nicotina in gravidanza che durante l’allattamento.

La preoccupazione, al di là di interessi commerciali e contraddizioni più o meno evidenti con altri potenziali rischi, è che anche lo svapo possa essere pericoloso sia per la gestante che per il nascituro. Nel dubbio viene suggerito di adottare un approccio prudente praticando una scelta, come quella di smettere di fumare del tutto, che sia nell’interesse sia del feto e del bambino che della donna. Fumare fa male a prescindere dalla gravidanza e qualsiasi alternativa, anche se meno pericolosa, rappresenta comunque un rischio che dovrebbe essere evitato.

Strategie per smettere di fumare in modo efficace durante la gravidanza

In maniera piuttosto chiara la Fondazione Veronesi sottolinea come per smettere di fumare le sigarette elettroniche non rappresentano una soluzione. Anzi, aumentano il rischio di ricaduta nel periodo del post partum. E se è vero che a quel punto la gravidanza è terminata e il bambino è nato, non sono da sottovalutare i rischi del fumo passivo (tra cui la drammatica SIDS).

Per smettere di fumare è consigliato richiedere un adeguato supporto psicologico e ricorrere alla terapia nicotinica sostitutiva. In generale è altamente sconsigliato di affidarsi al fai-da-te e ai soli sforzi personali che rischiano solamente di ingenerare sensi di colpa difficili da superare in un periodo estremamente delicato come quello della gravidanza. A questo proposito è importante coinvolgere il partner e i familiari per seguire un percorso condiviso e, anche per questo, più efficace.

Oltre alla dimensione psicologica e motivazionale va presa in considerazione, valutandola con il proprio medico, il ricorso alla terapia sostitutiva della nicotina (NRT, dall’inglese Nicotine Replacement Therapy). Si tratta, come riassunto dalla Società Italiana di Farmacologia (SIF), prevede l’utilizzo di prodotti contenenti nicotina. Si tratta sia di prodotti da banco che farmaci acquistabili solo previa prescrizione medica, disponibili in diverse formulazioni (cerotti, gomme da masticare, inalatori, pastiglie e spray sublinguali) ideati per fornire all’organismo la nicotina in una forma che non comporti né il fumo né il rischio di assumere altre tossine e carcinogeni.

È doveroso a questo punto, riprendendo la conclusione dello studio dell’International Journal of Environmental Research and Public Health, sottolineare che la terapia sostitutiva della nicotina non è completamente innocua per il feto o per la donna. Per questo motivo, valutando il rapporto tra rischi e benefici, è necessario considerare sia i fattori psicosociali individuali che l’aumento del metabolismo della nicotina durante la gravidanza, così da individuare le dosi e le modalità migliori così da ottenere un significativo beneficio per aiutare la gestante a smettere di fumare.

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