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Sono molti gli interrogativi che ruotano attorno alla ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto: il Dott. Luca Zurzolo ha risposto a tutte le domande su come affrontare l'intimità dopo una gravidanza.
Il sesso dopo il parto può subire dei cambiamenti dopo l’arrivo di un figlio. I neonati, specialmente nei primi mesi di vita, sottraggono intimità alla coppia che assume il ruolo di genitori. Di conseguenza, la nuova routine lascia poco tempo al romanticismo.
Come ristabilire un legame sessuale subito dopo il parto? Molte donne, così come i loro partner, hanno timore ad approcciarsi o a chiedere consiglio a uno specialista. L’intervista con il nostro ginecologo, il Dott. Luca Zurzolo, risponde proprio a tali quesiti.
La prima domanda a cui il Dott. Zurzolo ha risposto sulla diretta Instagram riguarda proprio la tempistica nell’avere il primo rapporto intimo dopo il parto e se è necessario prima fare una visita ginecologica.
Dopo un parto naturale e prima delle dimissioni dall’ospedale, solitamente viene effettuata una prima visita alla paziente. Se non ha avuto punti o lacerazioni può riprendere immediatamente l’attività sessuale.
Se parliamo di un parto spontaneo e la paziente non ha subito lacerazioni o punti, non ci sono assolutamente tempi d’attesa. L’arrivo di un bambino stravolge la vita della coppia, quindi, non è tanto la possibilità fisica di avere il rapporto quanto la voglia e il tempo per farlo.
Inoltre, la donna non deve essere vista dal compagno come la “mamma” e basta ma deve continuare a essere la sua compagna. Così come la donna non deve sentirsi solo mamma ma anche partner del suo compagno.
Per il parto cesareo, abbiamo la presenza all’interno dell’addome di punti che necessitano di una certa tempistica per poter ritornare alla forma del 100%. Quindi, suggeriamo di attendere almeno 7/15 giorni prima di riprendere l’attività sessuale ma anche quella sportiva e di farlo con gradualità.
Questo non significa che è assolutamente vietato avere rapporti intimi, ma l’accortezza e la delicatezza dopo un parto cesareo deve essere maggiore.
Un’altra questione molto sentita è legata all’episiotomia, ovvero, ai punti esterni e a eventuali lacerazioni dell’utero che possono alterare la sensibilità nei rapporti subito dopo il parto.
L’episiotomia è un taglietto che interessa la vagina considerato di primo grado, ovvero lieve rispetto ad altre lacerazioni più importanti. Solitamente bisogna attendere 7/10 giorni prima di avere un rapporto intimo, come avviene per un taglio cesareo.
Essere prudenti nelle prime due settimane è consigliato perché si potrebbe avere il rischio, con l’azione meccanica durante il rapporto di andare a strappare i punti messi dal ginecologo.
La percezione del dolore dopo il parto è qualcosa che interessa molte donne. La prima cosa da fare è parlarne con il ginecologo e con il partner che deve comprendere le esigenze della propria compagna ed essere il più possibile delicato.
Le donne, invece, in preparazione al rapporto sessuale possono eseguire un massaggio perineale che aiuta molto a non sentire il dolore.
Per chi ha avuto un parto naturale si può usare un normale gel lubrificante a base di acido ialuronico che aiuta la donna a distendere le pareti vaginali.
Mentre, la lubrificazione vaginale interna a volte può essere diminuita in relazione al fatto che spesso si ha paura del rapporto sessuale.
Il partner deve capire che il dolore esiste e che si supera insieme. Un suggerimento è mettersi nei panni dell’altro, questo è importante per comprendere e viene prima ancora del rapporto sessuale.
L’uomo deve mettere da parte la sua irruenza e la sua routine per capire la partner. Questo permetterà alla coppia di superare il momento del dolore.
Anatomicamente esiste una modifica della vagina dopo il parto. Però questa modifica nella maggioranza dei casi non è percepibile durante il rapporto. Quindi, la continenza vaginale può modificarsi ma non in maniera tale da essere rilavata dal partner durante il rapporto.
È la lubrificazione che ci porta ad avere una sensazione di minore o maggiore attrito. Ci sono dei casi in cui le pareti vaginali hanno un’elasticità eccessiva e quindi sia la donna non riesce ad avere una sensazione di piacere nell’atto sessuale sia l’uomo non ne trae piacere. In questo caso si può ricorrere a degli esercizi per rinforzare le pareti vaginali.
La vaginoplastica può essere eseguita solo in casi estremi, come nel caso di 3/4 gravidanza, quando le pareti vaginali non ritornano ad avere quella elasticità di un tempo.
In questi casi, il dottore, può intervenire con la vaginoplastica per ridurne il volume e rendere la vagina esteticamente più bella nonché per provare nuovamente piacere.
La fertilità viene ripristinata mediamente in una fascia di tempo che va dai 15 giorni al mese dopo il parto. In questo periodo, già, può essere possibile avere un’ovulazione e quindi essere nuovamente fertili.
Quindi, è importantissimo applicare dei metodi contraccettivi quando riprendiamo l’attività sessuale se non si desidera avere un’altra gravidanza.
I metodi contraccettivi sono opportuni subito dopo un primo parto spontaneo e indispensabili dopo un taglio cesareo. Questo perché in caso di parto cesareo, avere subito dopo un altro parto può creare complicazioni fisiche ed è consigliabile, dunque, aspettare un anno dall’ultimo parto cesareo prima di una nuova gravidanza.
Per stare attenti esistono due soluzione: le pillole anticoncezionali che non procurano danni all’allattamento oppure si può applicare la spirale, che è il metodo maggiormente consigliato dopo la gravidanza.
Dal punto di vista medico non esistono delle cause che inficiano il desiderio sessuale dopo il parto.
Spesso, il calo del desiderio è legato al fatto che ci si inizia a occupare del bambino. Il pensiero riproduttivo cala rispetto al pensiero nutritivo verso il bambino.
Oltre a questo, dopo una gravidanza si è preoccupati per il cambiamento del proprio corpo e c’è timore nel mostrarsi al proprio partner. Questi fattori predispongono la donna a un minore desiderio sessuale. La cosa da fare per uscirne è avere una buona intesa con il proprio partner.
Non bisogna basarsi su parametri medici e/o clinici per avere desiderio e, forse, non dobbiamo neanche concentrarci troppo nell’attendere questo desiderio.
Bisogna, invece, recuperare pian piano l’intimità con il partner. Quindi, se non si ha voglia di avere un rapporto completo, magari si potrebbe aver voglia solamente di distendersi sul letto per scambiare qualche carezza o parlare senza arrivare necessariamente ad avere un rapporto completo. Da questo può, successivamente, derivare tutto il resto.
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