
Il racconto in prima persona di una donna che ha vissuto la gravidanza tra i dubbi e la paura di non farcela, sentendosi "diversa" dalle altre mamme.
Quando le cose non vanno secondo i piani può essere difficile ritrovare la serenità in tempi brevi: ecco alcuni consigli utili per le neomamme che hanno avuto un parto traumatico, secondo chi ci è passato.
Durante il parto non sempre tutto va secondo manuale: c’è il dolore reale, ovviamente, c’è il timore di sbagliare e, a volte, ci sono gli imprevisti. Riprendersi da un parto traumatico, che lascia segni emotivi e fisici, non è semplice, ma con cura, calma e qualche consiglio utile è possibile affrontarlo e recuperare in minore tempo. Ne parla un articolo apparso su Romper e firmato da Priscilla Blossom, che racconta in prima persona la propria esperienza.
Quando ero incinta immaginavo il parto perfetto. Dopotutto la nascita di un bambino doveva essere il momento meraviglioso che aspettavo da sempre. Ma le cose non sono andate secondo i piani, e il travaglio e il parto si sono trasformati in qualcosa di terrificante. Fortunatamente, però, ho imparato che ci sono modi con cui ci si può aiutare a guarire dopo un parto traumatico. Nonostante all’inizio possa non sembrare così, il momento della nascita non dev’essere per forza la parte centrale della storia della tua maternità. A volte, è semplicemente un momento che sopporti, a cui sopravvivi e da cui vai avanti.
Priscilla racconta i suoi due parti: con entrambi i figli le complicazioni alla nascita non sono mancate, ma oggi, spiega, “riconosco che ci sono alcuni modi che possono aiutare la riabilitazione dopo un parto traumatico”. Eccone alcuni (ve li proponiamo con una traduzione non professionale):
Il racconto in prima persona di una donna che ha vissuto la gravidanza tra i dubbi e la paura di non farcela, sentendosi "diversa" dalle altre mamme.
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