I vaccini obbligatori non smettono di far parlare di sé fra leggi approvate, proposte e decreti. La novità, in sintesi, consiste in un nuovo disegno di legge, proposto dal Ministro della Salute Giulia Grillo che prevede l’introduzione del tanto discusso “obbligo flessibile”.

Disegno di legge che sarebbe già stato depositato al Senato, come riporta il Corriere della Sera. Ma in cosa consiste precisamente? Si tratta di una serie di modifiche che interverrebero sul decreto Lorenzin che prevedeva l’obbligatorietà di 10 vaccini, pena l’esclusione dalla scuola di tutti i bambini non vaccinati. In merito al decreto il ministro Grillo ha affermato, sempre sul Corriere della Sera, che si tratta di “Un decreto emergenziale che non dà un quadro strutturale al Paese sulle politiche vaccinali”.

La nuova proposta, quindi, prevede l’obbligatorietà solo per il vaccino contro il morbillo considerato il vero problema del paese. Nei primi 6 mesi del 2018, nonostante l’obbligatorietà del vaccino, si sono registrati 2029 casi di morbillo, concentrati soprattutto in Sicilia.

Per l’esavalente, cioè il vaccino che protegge da sei malattie diverse, cioè difterite, tetano, poliomielite, epatite B, haemophilus influenzae di tipo B e pertosse, basterebbe solo la raccomandazione.

La ministra, intervenendo nel corso della trasmissione L’aria che tira su La7, ha dichiarato:

Non siamo contro i vaccini, siamo favorevoli, ma vogliamo che lo strumento dell’obbligo sia utilizzato in maniera intelligente e solo dove è necessario, come si fa anche in altri Paesi.

Lo strumento utile, secondo il ministro, è il dibattito pubblico e non l’obbligatorietà. Come affermato durante la trasmissione, sarebbe necessaria una regolamentazione flessibile che possa essere utilizzata dalle Regioni e dai Comuni secondo il criterio del bisogno e solo in determinate circostanze.

Le regioni, quindi, in base alla necessità potranno decidere se obbligare o meno i bambini ad essere vaccinati. Per la ministra l’aggettivo “flessibile” si riferisce alla possibilità di usare l’obbligo in determinate circostanze, per esempio per proteggere gli immunodepressi.

Un’ipotesi che, ancora una volta, vede l’opposizione della Società italiana di pediatria (Sip): in un’intervista a Rainews24 il direttore Alberto Villani ha espresso forte avversità nei confronti della sospensione dell’obbligo., come si legge sul sito della Sip:

Il vaccino esavalente è sicuro ed è auspicabile che resti obbligatorio. Dopo anni di calo delle coperture vaccinali abbiamo invertito la rotta grazie alla legge Lorenzin, ma non possiamo abbassare la guardia. L’obiettivo dell’eliminazione dell’obbligo è da tutti condiviso, ma bisogna arrivarci con una copertura vaccinale soddisfacente in tutta Italia. Oggi invece abbiamo ancora casi di tetano, di Haemophilus influenzare di tipo b, di bambini sotto i tre mesi che muoiono di pertosse. L’obbligo serve a proteggere i bambini che non possono essere vaccinati: non solo gli immunodepressi, ma anche i figli dei no vax.

Il decreto Lorenzin, per ora, rimane comunque in vigore con le recenti modifiche approvate insieme al decreto Milleproroghe fino a che non ci saranno ulteriori sviluppi e fino a quando il disegno di legge del Ministro della Salute non sarà discusso ed eventualmente approvato.

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