La Società italiana di pediatria (SIP) ha tradotto in lingua ucraina l’opuscolo sulle vaccinazioni in età evolutiva, realizzato insieme alla Società Italiana di Neonatologia (SIN).

L’obiettivo è garantire una migliore assistenza sanitaria ai minori in fuga dall’Ucraina e che arrivano nel nostro Paese. La guida è stata tradotta già in diverse lingue, tra cui spagnolo, arabo, cinese, filippino, russo e inglese, ed è disponibile online sul sito della Sip e scaricabile gratuitamente.

L’opuscolo dal titolo ‘Il tuo Bambino… proteggilo con le vaccinazioni! Non è mai troppo presto’ ha come obiettivo quello di informare i genitori stranieri sul calendario del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale che vige in Italia.

Ma non è tutto, poiché vuole fornire ulteriori informazioni su quelle che sono le malattie infettive dalle quali è possibile vaccinarsi, come:

Oltre all’opuscolo, è stato tradotto in ucraino anche il triage pre vaccinale, dove sono riportate le informazioni sullo stato di salute generale del bambino necessarie per eseguire le vaccinazioni in totale sicurezza.

Sulla questione dei vaccini per i bimbi stranieri nel nostro Paese, la Presidente della Società Italiana di Pediatria Annamaria Staiano ha dichiarato che:

Offrire alle famiglie in arrivo in Italia e agli operatori sanitari che eseguono le vaccinazioni una guida di facile e immediata consultazione rientra nell’intento di agevolare la relazione medico-paziente anche utilizzando strumenti informativi che supportino l’integrazione.

Sfogliando l’opuscolo si legge:

I vaccini rappresentano uno strumento di fondamentale importanza per la salute dell’intera popolazione mondiale. Grazie alle vaccinazioni, tantissime persone hanno avuto la possibilità di salvarsi dal contagio di numerose terribili malattie infettive. È essenziale ricordare che colui che si vaccina non solo protegge sé stesso, ma anche coloro che non possono usufruire di tale opportunità di protezione o perché si trovano in età non vaccinabile, o perché sono affetti da alcune malattie o condizioni cliniche per le quali le stesse vaccinazioni risultano essere controindicate”

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