L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), lAmerican Academy of Pediatrics (AAP) e l’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) raccomandano caldamente l’allattamento al seno almeno per i primi sei mesi di vita, anche se le linee guida più recenti hanno indicato di proseguirlo addirittura fino ai 2 anni; questo perché il latte materno aiuta a rafforzare il sistema immunitario del bambino, aiutandolo a rafforzare il proprio organismo.

Talvolta, però, ci sono circostanza in cui allattare la seno non è possibile, vuoi perché la mamma deve rientrare al lavoro, o nel caso, ad esempio, di bambini prematuri; in questo caso ci si può però avvalere del tiralatte, uno strumento utile per estrarre il latte materno che viene utilizzato principalmente per due motivi: quando la suzione del bambino non è sufficiente oppure quando serve mettere da parte un po’ di latte per momenti successivi, in cui la mamma non può allattare direttamente al seno. Non sempre la produzione di latte è costante: stress e fatica possono influire sul quantitativo di latte prodotto, e raccoglierlo con regolarità, secondo gli esperti, può favorire il ritorno ad una produzione normale.

Il tiralatte può essere manuale o elettrico; qualunque scegliate, è però importante sapere alcune cose prima di utilizzarlo.

1. Quale tipologia di tiralatte è meglio?

La risposta a questa domanda è: dipende.

La scelta è sicuramente soggettiva e deve essere orientata basandosi su alcuni fattori: i tiralatte elettrici, ad esempio, sono rapidi e migliori per quelle mamme che devono estrarre il latte più volte al giorno (come quelle che lavorano, ad esempio). Il tiralatte medio-elettrico o a batteria è invece indicato per le mamme che tirano il latte circa una volta al giorno, magari per avere un po’ di latte in più a portata di mano per le emergenze: il latte viene pompato più lentamente e se ne raccoglie meno rispetto a quello elettrico, ma è anche più economico. I tiralatte manuali, infine, sono l’opzione più economica ma anche più lenta, quindi adatta per chi ha tempo e tranquillità per estrarre il latte.

2. Quando si dovrebbe iniziare a usare il tiralatte?

Anche questa è una domanda che non ha una risposta univoca: se si deve rientrare dalla maternità, allora si può usare da subito dopo la nascita del bimbo, tenendo presente che il latte può non uscire subito e, spesso, possono servire anche due settimane per prendere il ritmo.

3. Devo aspettare prima di dargli il biberon con il latte estratto?

In questo caso la risposta è sì: i pediatri consigliano di aspettare almeno le 4-8 settimane di vita del bimbo, ovvero di capire se l’allattamento al seno è ben avviato; per lo stesso motivo viene sconsigliato l’uso del ciuccio prima del mese di vita.

4. C’è un momento ideale per usare il tiralatte?

Generalmente si consiglia di usare il tiralatte almeno un’ora dopo i pasti, per dare al seno il tempo di riempirsi. Evitate di usarlo anche se il bimbo ha appena finito di poppare, perché in questo modo si potrebbe creare un ulteriore fattore di stress che potrebbe compromettere anche la fuoriuscita del latte.

5. Come si può spremere la maggior quantità di latte possibile?

Ci sono alcuni piccoli accorgimenti per poter spremere una quantità discretta di latte; prima di tutto, è bene essere correttamente idratate. Visto che sono gli ormoni a dover essere stimolati, essere rilassate e avere un tiralatte confortevole sono altri piccoli “segreti” per riuscire. Un altro aspetto importante è non lasciarsi ossessionare dalla quantità di latte: i primi giorni può essere inferiore, poi aumentare, ma è fondamentale ricordare che non tutti i giorni sono uguali.

6. Cosa fare se ci sono problemi di tiraggio del seno?

Durante il tiraggio non si dovrebbe sentire dolore, e se accade il contrario è importante parlarne con un consulente per l’allattametno che potrà dare dei consigli che ottenere la miglior produzione di latte in ogni sessione.

Se ci sono problemi di tiraggio potrebbero dipendere dal tipo di tiralatte, per questo è fondamentale sceglierne uno adatto alle proprie esigenze, come consigliato anche dalla Leche League International.

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  • Allattamento