È da sempre considerato uno dei rimedi delle nonne per la tosse dei bambini: il miele è davvero una valida alternativa ai farmaci? Secondo uno studio scientifico il miele è sicuro ed efficace per contrastare le infezioni del tratto respiratorio superiore ma comporta anche degli effetti collaterali.

Scopriamo di più sul nettare degli dei e quanta efficacia ha sulla salute dei più piccini.

Il miele è un rimedio efficace per trattare la tosse nei bambini? La risposta della scienza

Secondo l’Agenzia italiana del farmaco, il miele può rappresentare un rimedio efficace per contrastare tosse e raffreddore in età pediatrica.

A darne prova scientifica uno studio su 105 bambini di età compresa tra i 2 e i 18 anni affetti da tosse attribuibile a infezione del tratto respiratorio superiore. Il campione sottoposto a esame è stato randomizzato a ricevere singole dosi notturne per 7 giorni di:

  • miele;
  • dextrometorfano al gusto di miele;
  • nessun trattamento.

Dai risultati è emerso che i bambini del gruppo sottoposto a trattamento con il miele sono risultati effettivamente migliorati.

A differenza del dextrometorfano, il miele ha dunque rappresentato un’alternativa sicura pur avendo in età pediatrica delle controindicazioni.

I benefici del miele alla salute dei bambini

Il miele apporta innumerevoli benefici in fatto di salute specie se si tratta della fascia d’età pediatrica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) cita il miele come potenziale trattamento da adottare per curare la tosse e il raffreddore nei bimbi.

In un documento dell’OMS sul trattamento di infezioni del tratto respiratorio superiore nei bambini, il miele è considerato economico e sicuro e come emolliente può alleviare la gola irritata e calmare la tosse nei bambini.

Inoltre, il miele ha effetti antimicrobici e antiossidanti che possono essere responsabili dell’efficacia nella cicatrizzazione di ferite anche nei bambini.

Quali sono i possibili rischi derivati dall’assunzione di miele?

Gli autori hanno specificato che il miele è generalmente riconosciuto come un prodotto sicuro, tranne che per alcuni rischi che potrebbero insorgere nell’uso eccessivo dell’emolliente:

  • rischio di botulismo infantile nei bambini di età inferiore a 1 anno;
  • rischio (raro) di sindrome mediata da graianotossina caratterizzata da salivazione, emesi, parestesia delle estremità e circumorale;
  • rischio di ipotensione;
  • rischio di bradicardia;
  • rischio occasionale di disturbi ritmici cardiaci.

Secondo gli autori dello studio, i rischi evidenziati e riconosciuti più comuni nei bambini sono stati invece: iperattività, nervosismo e insonnia.

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Categorie

  • Bambino (1-6 anni)