
"Un anno e mezzo fa purtroppo per colpa di un brutto virus, perdemmo la nostra piccola Mia. A distanza di un anno e mezzo con grande felicità vi r...
Roma ha ricordato a Verissimo la prima figlia, scomparsa al quinto mese di gravidanza dopo aver contratto il Citomegalovirus: "17 ore di travaglio, dopo il parto abbiamo voluto vederla".
Oggi è mamma felice di Luce, nata lo scorso ottobre, ma Selvaggia Roma non dimentica il dolore per la perdita della prima figlia, Mia, avvenuto a cinque mesi di gravidanza a causa del Citomegalovirus.
Ospite di Verissimo, l’ex “gieffina” ha ricordato i momenti in cui ha scoperto di aver contratto il virus e di aver poi saputo, grazie all’amniocentesi effettuata al quinto mese, che purtroppo anche la bambina ne era affetta.
“Mia figlia è una ferita aperta – ha spiegato visibilmente commossa – Sono rimasta incinta per la prima volta e nei primi mesi ho scoperto che c’era qualcosa che non andava, il Citomegalovirus, un herpes mortale per il feto del bambino, ma io volevo andare avanti.
Ho cercato di combatterla, ma la percentuale di potercela fare era veramente bassa. Io stavo crescendo mia figlia con questo Citomegalovirus, molto probabilmente poteva farcela, ma con una conseguenza”.
Il virus, infatti, se contratto durante la gravidanza, può dare problematiche permanenti al bambino, come la cecità. “Noi però abbiamo voluto sfidare la sorte e abbiamo iniziato la cura. Possiamo arrivare al quinto mese e con l’amniocentesi abbiamo scoperto che lei era infetta. Mi è cascato il mondo addosso”.
Durante una delle ecografie, la scoperta che purtroppo il cuore della piccola non batteva più, e da lì il parto: “Ho avuto 17 ore di travaglio no stop, con parto indotto. Il mio corpo pulsava, è una cosa terribile, sembrava non finire mai”.
"Un anno e mezzo fa purtroppo per colpa di un brutto virus, perdemmo la nostra piccola Mia. A distanza di un anno e mezzo con grande felicità vi r...
Da lì la scelta del nome che, spiega Roma, piaceva al compagno Luca Teti; proprio lui è intervenuto in puntata con un video in cui ha ripercorso quei momenti così dolorosi: “Abbiamo sempre sperato in un miglioramento e che potesse andar bene, ma un giorno siamo andati a fare l’ecografia e da questa, il cuore della bimba non batteva più. Io mi sono annullato per Sabrina [vero nome di Selvaggia Roma, ndr.] Quando ha partorito, abbiamo deciso di vederla, ce l’hanno portata nella culletta, l’abbiamo tenuta 10 minuti con noi e poi l’hanno portata via. Questa cosa ci ha fortificato molto, abbiamo un legame molto forte”.
La nascita della sua seconda figlia l’ha riavvicinata molto al padre, come ha raccontato lei stessa a Silvia Toffanin: “Papà se ne è andato quando avevo 15 anni, non l’ho visto per due anni. Lui è stato molto distaccato con me, diceva sempre di non avere tempo per me. Io ci ho messo una pietra sopra perché ho la mia famiglia e quindi lo accetto per quello che è. L’unica cosa che mi sono ripromessa è che semmai avessi avuto una figlia, lei avrebbe avuto un super papà. Io l’ho trovato”.