Qual è la reazione "giusta" se tua figlia definisce "grassa" un'amica?

Brittany Cole, madre di una bimba di 4 anni, si è chiesta quale fosse la reazione giusta da avere dopo che la sua piccola era tornata da scuola definendo 'grassa' una compagna: "Rovino la visione del mondo di mia figlia insegnandole che è un insulto?".

Educare i figli a non utilizzare un linguaggio con connotazioni negative riguardo ai corpi non è cosa semplice, tuttavia non è neanche impossibile. È quello che si è chiesta Brittany Cole, una donna, madre di una bimba di 4 anni, che in un video virale su TikTok, ha posto un quesito ai suoi follower. La bambina era tornata a casa da scuola parlando di una nuova amica che aveva descritto come “grassa”.

“Ho bisogno di qualche consiglio genitoriale sulla possibilità di lasciare che mia figlia di quattro anni chiami ‘grassa’ una compagna della sua classe. – spiega la creator Perché da un lato so che non intende fare alcun male con questo. Ad esempio, sa che la parola ‘grasso’ significa grande o largo, la conosce semplicemente come opposto di magro”. Cole, sottolinea anche come sia certa che la figlia non stesse cercando di fare la prepotente, e si è chiesta come affrontare il significato di quella parola senza insegnarle accidentalmente che “grasso = cattivo”.

@brittmcole

If its all about intent this is okay right? 🫠

♬ original sound - Britt Knee

“Il mio primo istinto è stato quello di dire: ‘Oh no, non chiamatela grassa.’ Ma non l’ho detto perché poi ho anche pensato, che il grasso non è necessariamente un insulto e lei non lo intende come tale”, aggiunge Brittany Cole, mentre si sofferma sullo sforzo di riformulare quella parola nella società in modo che non significhi un insulto, o indichi qualcosa di negativo sulla persona con un corpo grasso, ma che sia semplicemente la forma di quel corpo. “Rovino la visione del mondo di mia figlia insegnandole che la parola grasso è un insulto e che non dovrebbe dirlo agli altri bambini? Oppure lascio andare e corro il rischio che lei insulti un altro bambino e diventi una bulla anche involontariamente?”, chiede infine agli utenti della sua pagina TikTok.

In risposta ai sui dubbi, nella sezione commenti del social, in tantissimi si sono espressi per darle un parere, tra cui quello che dice “Dal punto di vista dello sviluppo, i bambini di 4 anni si concentrano su come appaiono le cose se viene loro chiesto di descrivere qualcosa. Aiutala a trovare altri modi per descrivere le cose. Cosa gli piace, cosa fanno insieme, ecc”. A questo punto Cole, in un altro video, ha condiviso la soluzione a cui è arrivata grazie anche ai suoi follower:

Quindi, invece di lasciare che mia figlia chiami le sue amiche o le descriva come grasse, dovrei semplicemente insegnarle a descriverle in modi diversi e a non commentare affatto i loro corpi. Dovremmo semplicemente parlare di altre cose sui suoi amici e allontanarla dai commenti sui corpi, e penso che questa sia davvero un’ottima soluzione, perché per essere veramente neutrali rispetto al corpo, è importante riconoscere che i corpi, qualunque sia il loro aspetto, sono solo le cose fisiche in cui esistiamo: non ci definiscono per niente.

Ed allora ha provato a chiedere alla figlia altre informazioni: “Ehi, puoi dirmi qualche altra cosa su di lei? Qual è il suo colore preferito? È brava a cantare? Corre veloce? Giocate insieme durante la ricreazione? Che tipo di cibo le piace mangiare?”, tutte domande seguite da un importante appunto“Le ho fatto sapere che non mi interessa molto il suo aspetto. Non è poi così interessante. Sono sicura che sia una bellissima bambina, ma puoi dirmi altre cose di lei? Tipo cose belle e interessanti? Ha dei superpoteri?”.

@brittmcole Replying to @ninamorris93 ♬ original sound - Britt Knee
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