Già utilizzata da tempo in 27 paesi Ue, oltre che Norvegia, Islanda, Liechtenstein, Serbia, Croazia, Bosnia, Djibouti, Gabon, Israele, Singapore, Sud Corea e Stati Uniti, e dopo numerose polemiche che hanno contraddistinto e ritardato il suo arrivo, da oggi, anche nelle farmacie italiane, sarà possibile acquistare la nuova pillola contraccettiva d’emergenza, la cosiddetta “pillola dei 5 giorni dopo”, il farmaco (ellaOne), a base di Ulipristal acetato. Il farmaco è inserito in fascia C (a carico del cittadino) e avrà un costo di 34,89 euro a confezione.

Lo ha reso noto l’azienda produttrice, Hra Pharma, nella conferenza stampa per la presentazione del nuovo farmaco. Punti forti della nuova contraccezione d’emergenza, illustrati nella conferenza stampa di annuncio della commercializzazione in Italia del farmaco, sono la maggiore efficacia e tollerabilità rispetto alla vecchia pillola anticoncezionale d’emergenza già in commercio, ciò risultato dal complesso degli studi effettuati su più di 4.700 donne.

Il farmaco richiede una ricetta medica non ripetibile. Prima della prescrizione il medico è tenuto a verificare l’assenza di una gravidanza in atto attraverso l’esito negativo di un test a base di beta Hcg. Test che la donna può effettuare anche con un semplice stick sulle urine reperibile nelle farmacie o nei supermercati, come ha spiegato Gian Benedetto Melis, direttore della Clinica Ostetrica dell’Università di Cagliari, nel corso della conferenza stampa. Inoltre, ha aggiunto Melis: “Ulipristal acetato riesce ad agire sull’ovulazione anche quando la fase di innalzamento del LH, quel segnale che manda il nostro corpo per scatenare il fenomeno dell’ovulazione, è già cominciata (24-36 ore prima) a differenza della classica pillola a base di Levonorgestrel che anche lei può bloccare l’ovulazione certo, ma solo nel caso non sia già iniziata la salita dell’ormone LH (quindi circa a 48-52 ore prima). Il nuovo farmaco si è poi mostrato efficace fino a 120 ore dal rapporto non protetto”.

La pillola dei 5 giorni dopo è dunque tre volte più efficace nelle prime 24 ore e due volte di più nelle prime 72 ore. Il farmaco può essere assunto dalle donne fino a cinque giorni dopo il rapporto non adeguatamente protetto e quindi a rischio di gravidanza non desiderata. Essa va assunta il prima possibile e non oltre le 120 ore dal rapporto non protetto o anche dopo l’uso di un altro metodo contraccettivo non adeguatamente utilizzato (ad esempio quando la donna ha dimenticato di assumere due, tre o più pillole anticoncezionali, c’è stato un distacco del cerotto, la rottura del preservativo, ecc) e nei casi in cui si sia registrata una violenza sessuale. Non può quindi, e non deve mai, sostituire un metodo contraccettivo classico.

Non è quindi la classica pillola anticoncezionale né un abortivo. Come ha sottolineato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la contraccezione di emergenza agisce evitando il concepimento e non ha effetti abortivi. Il meccanismo d’azione principale di Ulipristal acetato 30 mg è, infatti, quello di inibire o ritardare l’ovulazione, come si legge anche in un documento redatto dalle società scientifiche (SMIC, SIC con il supporto di Sigo). In sostanza riduce la possibilità che gli spermatozoi incontrino l’ovulo da fecondare, rendendo potenzialmente non fertile il rapporto a rischio. Non solo, se assunto subito prima dell’ovulazione, può essere ancora in grado di ritardare la rottura del follicolo.

La contraccezione d’emergenza – ha commentato Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da) – è un presidio di prevenzione validato e conosciuto. Non deve essere quindi considerato come un farmaco per donne ‘poco attente’, ma una soluzione per quelle donne che hanno un bisogno urgente di protezione o che hanno vissuto un evento ad alto rischio e chiedono quindi aiuto al proprio medico per una procreazione responsabile. Poter offrire alla donna, un’ultima possibilità per ridurre, non azzerare certo, il rischio di gravidanza indesiderata è un’operazione di civiltà”.

Anche dal punto di vista degli effetti collaterali, non sembrerebbero esservene troppi. In realtà l’unico segnalato è quello della comparsa in anticipo o in ritardo del ciclo mestruale. In alcuni casi però possono anche comparire sintomi quali: nausea, dolori all’addome e alle pelvi, vomito, mal di testa, tensione al seno e altri disturbi emotivi.
Leggi l’ultimo aggiornamento del 27/03/2015
– Pillola 5 giorni dopo, anche l’Italia ha deciso: obbligo di ricetta solo per le minorenni.

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