Per cercare di capire quali sono le situazioni che determinano il parto prematuro, alla Clinica Mangiagalli dell’Università di Milano hanno preso in esame 754 donne che avevano partorito prima del termine.

È emerso che il parto prematuro è favorito non solo da complicazioni della gravidanza, in particolare da emorragie nei primi sei mesi, ma anche da infezioni batteriche vaginali o genitali (anche precedenti la gravidanza) e persino dall’aver avuto altri parti prematuri o aborti nel secondo trimestre.

Precedenti di parti prematuri o aborti tardivi, emorragie del primo e secondo trimestre, e infezioni dell’area genitale aumentano i rischi.

Per prevenire il parto prematuro, pertanto, bisogna evitare non tanto strapazzi o emozioni, ma piuttosto le infezioni batteriche dell’area genitale, soprattutto se ci sono altri fattori di rischio come altri parti prematuri e precedenti complicazioni della gravidanza.

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