"Oggi è un giorno triste" la lettera dei Papà per scelta per la GPA diventata "reato universale"

La coppia ha scritto una lettera per commentare con amarezza e delusione la legge che rende reato universale la maternità surrogata.

Con la legge Varchi, approvata in via definitiva al Senato, la gestazione per altri è diventata reato universale; andando a modificare l’articolo 12 della legge 40/2004, la nuova norma impedisce la maternità surrogata non solo nel nostro Paese – dove già era vieta – ma anche quella che avviene all’estero, colpendo, di fatto, chiunque abbia scelto o avrebbe voluto scegliere questo percorso per diventare genitore.

Così, Carlo Tumino e Christian De Florio, coppia molto conosciuta sui social come Papà per scelta, hanno voluto pubblicare una lunga lettera su Instagram per dare la loro opinione su questa scelta del governo, esprimendo il pensiero delle circa 250 coppie italiane, eterosessuali e omosessuali, che ogni anno si affidano alla gestazione per altri per diventare madri e padri. Tumino e De Florio sono papà di Julian e Sebastian, nati negli Stati Uniti grazie a una madre surrogata che, ancora oggi, conserva un ottimo rapporto con la famiglia.

“La GPA in Italia da oggi è REATO UNIVERSALE – esordisce la lettera – Da oggi, chi sceglierà di fare il nostro stesso percorso, verrà considerato al pari dei peggiori criminali sulla faccia della terra.
Da oggi i nostri figli verrano considerati frutto di un reato.
Ci abbiamo provato a rovesciare la narrazione in questi anni, a parlare di omogenitorialità, di diritti riproduttivi, dei diritti civili che ci sono sempre stati negati come matrimonio egualitario e adozione. Ma loro invece che colmare vuoti legislativi, che fanno?

Approvano un provvedimento ideologico, discriminatorio e violento, colpendo le nostre famiglie, i nostri bambini e cancellando l’omogenitorialità nel nostro Paese.
Un regalo a fanatici religiosi, omofobi e a tutti quelli che vogliono decidere sul corpo e sulle scelte delle donne. Ma questi che ne sanno dell’amore?

Continueremo a lottare ogni giorno per affermare la bellezza e la libertà delle nostre famiglie e dei nostri figli – continuano i Papà per scelta – per quei ragazzə che non vogliono arrendersi all’idea di vivere in un paese illiberale.
Quanto dolore e quanta fatica!
Come racconteremo ai nostri figli che quelli che dovrebbero tutelarli sono i peggiori bulli?
Come spiegheremo loro che qui in Italia, i loro due papà, sono considerati dei criminali ‘universali’?

Ci aggrappiamo però ad una certezza: questa legge sarà smontata e rimarrà nella storia come simbolo della vergogna universale e di una classe politica ottusa che ha ridicolizzato l’Italia per l’ennesima volta agli occhi del mondo. L’altra certezza siete voi, che siete tanti, che siete sempre di più e che sappiamo non ci lascerete soli in questa battaglia di civiltà.

Oggi è un giorno triste perché chi ha il dovere di tutelarci, ha deciso di considerarci al pari dei peggiori criminali sulla terra – si conclude la lettera – Da domani riprenderemo a sbattergli in faccia l’amore che ha generato la nostra famiglia. Perché la verità è nei sorrisi dei nostri figli, più potenti delle loro urla sguaiate che trasudano odio e discriminazione.
Oggi però lasciateci delusione e amarezza. Oggi permetteteci di dire che chi ha permesso tutto questo deve vergognarsi”.

 

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