Lecce, neonato positivo agli oppiacei ritorna alla madre a cui era stato tolto: si stava curando

Il bebè nato all’ospedale salentino Vito Fazzi, risultato positivo agli oppiacei, è stato ricollocato presso l’abitazione di famiglia: la madre aveva fatto uso di codeina durante un percorso terapeutico.

Verso la fine di maggio 2023, Francesco (nome di fantasia), un bimbo nato all’ospedale salentino Vito Fazzi da una coppia residente a Lecce, è stato sottoposto a una serie di accertamenti perché, secondo i medici del reparto di neonatologia, era troppo agitato. Dopo aver effettuato gli esami delle urine, infatti, il bebè è risultato positivo agli oppiacei: i dottori, a quel punto, hanno deciso di trattenere il piccolo presso la struttura e approfondire la questione.

I medici, dopo i risultati delle analisi, hanno comunicato le condizioni del neonato alla Procura dei Minori e, dopo la segnalazione, gli inquirenti hanno vietato le dimissioni di Francesco dall’ospedale e predisposto il suo collocamento in comunità. La madre del bimbo, secondo il parere dei dottori, aveva consumato eroina, nonostante la donna abbia smentito fin da subito questa ipotesi, e fatto uso di metadone.

La neomamma, in seguito alla decisione presa dalla Procura, ha iniziato una vera e propria battaglia legale, dichiarando di aver consumato soltanto del metadone. L’assunzione di questa sostanza, come riportato da La Repubblica, faceva parte di un percorso di recupero per tossicodipendenti, affrontato dalla donna nel corso degli ultimi mesi. La madre del piccolo, inoltre, aveva dovuto prendere anche dei farmaci contenenti della codeina per curare un disturbo reumatologico, fornendo una spiegazione valida alla positività del figlio.

La versione della donna è stata valutata e accolta positivamente dal Tribunale dei minori che, successivamente, ha acconsentito al trasferimento del bebè presso l’abitazione di famiglia, dove potrà riabbracciare i genitori: “Il Tribunale ha adottato una decisione ineccepibile – ha spiegato Sergio Annesi, l’avvocato difensore della madre  – Frutto di una ponderata e motivata valutazione di tutte le emergenze processuali”.

Tale decisione restituisce serenità alla madre e, nel contempo, garantisce il diritto del neonato a una collocazione stabile all’interno del proprio nucleo familiare.

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