"Non due persone, ma tre": l'atleta Nada Hafez annuncia la gravidanza alle Olimpiadi

La schermitrice si è presentata in pedana incinta di sette mesi: "Ho voluto dimostrare la forza, la perseveranza e l'implacabilità della donna egiziana".

Ha vinto la gara dei trentaduesimi di finale del torneo di sciabola femminile alle Olimpiadi di Parigi, battendo l’americana Elizabeth Tartakovsky al primo turno, e poi ha annunciato di essere incinta.

L’atleta egiziana ventisettenne Nada Hafez ha pubblicato un post su Instagram per comunicare di essere al settimo mese di gravidanza, con parole davvero molto belle.

“Un’olimpica incinta di 7 mesi – si legge nella caption – Quelle che sembrano due atlete in pedana, in realtà erano tre! Eravamo io, la mia avversaria e il mio bambino, che deve ancora venire al mondo! Io e il mio bambino abbiamo avuto la nostra giusta dose di sfide, sia fisiche che emotive. Le montagne russe della gravidanza sono già di per sé difficili, ma dover lottare per mantenere l’equilibrio tra vita e sport è stato a dir poco faticoso, anche se ne è valsa la pena”.

Ex campionessa nazionale di ginnastica, Hafez ha alle spalle due Olimpiadi, quelle di Rio 2016 e di Tokyo 2020 (disputatesi però nel 2021), è  laureata in medicina ed è sposata con il chirurgo cardiotoracico Ibrahim Ihab, che ha tenuto a ringraziare nel post: “Scrivo questo post per dire che sono piena d’orgoglio per essermi assicurata un posto agli ottavi! Sono fortunata ad aver avuto la fiducia di mio marito Ibrahim Ihab e quella della mia famiglia per poter arrivare fin qui. Queste Olimpiadi erano diverse: tre volte ‘olimpionica’, ma questa volta con un piccolo olimpionico!”.

Fra i commenti comparsi sotto i post di varie testate che hanno riportato la notizia ce ne sono moltissimi che si complimentano con l’atleta, ma anche altri che ne criticano la scelta discutendo sui possibili rischi per il bambino; in realtà, oltre a essere ormai appurato che sport e gravidanza non solo possano andare di pari passo, ma che se la gravidanza è fisiologica fare attività fisica è anche consigliato, c’è da dire che un’atleta del calibro di Hafez sia seguita da équipe di medici e specialisti che, sicuramente, le avranno dato il via libera prima di poter prendere parte alle competizioni.

La stessa Nada Hafez ha poi chiarito in una storia su Instagram i motivi che l’hanno spinta a partecipare: “Ho voluto dimostrare la forza, la perseveranza e l’implacabilità della donna egiziana. E vincere contro la campionessa americana, numero 7 del ranking mondiale, è una chiara dimostrazione di ciò che un’atleta egiziana, un medico e soprattutto una donna possono fare”.

La sua avventura parigina si è conclusa poco dopo, quando è stata battuta agli ottavi dalla coreana Hayoung Jeon per 15-7, ma il suo nome rimarrà nella storia delle Olimpiadi per sempre.

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