"Il mio matrimonio non viene prima dei miei figli": il post virale sulle priorità della famiglia

Il post di un'esperta del sonno dei bambini scatena (di nuovo) il dibattito sulle priorità familiari: è giusto mettere in "stand by" la coppia?

Quando nascono dei figli spesso le coppie vivono momenti molto difficili, tanto da arrivare a mettere in discussione le proprie unioni: questo perché l’arrivo di un neonato stravolge inevitabilmente gli equilibri di una casa, ritmi, routine e quotidianità, e non sempre è facile destreggiarsi con queste nuove abitudini.

Per questo da sempre il dibattito è acceso sull’importanza di salvaguardare il matrimonio o di mettere al primo posto le esigenze dei figli, e ognuno, naturalmente, ha la sua idea; in un post virale su Instagram , la specialista del sonno per neonati e bambini piccoli Kaitlin Klimmer ha innescato nuovamente la conversazione, con una caption che fin da subito lascia intuire quale sia la sua posizione: “Il mio matrimonio non viene prima dei miei figli”.

Riflettendo su un primo tentativo di riconnettersi con suo marito, Klimmer ha raccontato: “Quando la mia primogenita era neonata, la nostra famiglia continuava a dire a me e a mio marito che ‘avevamo bisogno’ di riconnetterci e che ‘avevamo bisogno’ di dare priorità alla nostra relazione… E così abbiamo fatto. E sono stata in ansia per tutto il tempo. Tutto quello che abbiamo fatto è stato guardare foto e video della nostra bambina, chiederci cosa stesse facendo, pregando che non stesse piangendo e sperando segretamente che il conto arrivasse più velocemente per poter tornare a casa da lei.

Abbiamo preso qualche dolcetto in un distributore di benzina sulla strada di casa e onestamente? La parte migliore della serata è stata quando ci siamo messi i nostri pantaloni della tuta, la bimba si è addormentata sul mio petto come sempre e ci siamo coccolati sul divano per guardare un film insieme”.

Kimmer, madre di due bambine di 7 e 3 anni e in attesa del terzo figlio, aggiunge: “È stata l’ultima volta che ho permesso a qualcuno di farmi sentire come se dovessi mettere da parte i miei figli per poter lavorare su una relazione che non era in pericolo.

Da allora, mi sono resa conto che la pressione per mantenere la relazione pre-baby POST bambini è solo un altro esempio del patriarcato che dice alle donne che il loro più grande successo nella vita sarà avere dei figli, ma nessuno intorno a loro dovrebbe sentire l’impatto di avere quei bambini, compresi i loro partner. È la cultura del ‘rimbalzo’ del matrimonio.

I bambini piccoli, per loro natura, sono bisognosi e vulnerabili. Lo chiedono anche quelli ‘easy going’, molto, dei nostri corpi, delle nostre emozioni, del nostro tempo, della nostra pazienza…

Quindi ha senso che non ne rimanga poi tanto per i nostri partner in questo periodo. E sinceramente, se i nostri partner si occupano tanto quanto noi dei figli, dovrebbero pensarla allo stesso modo.

La risposta, secondo me, non è chiedere ai piccoli bambini di sopprimere i loro normali, sani e importanti bisogni di vicinanza, connessione e tempo di qualità con noi – conclude – La risposta è trovare un modo per connettersi con il nostro partner in questo periodo di risorse più limitate in modi facili e fattibili, sapendo che è temporaneo.

Fondamentalmente, VA BENE se in questi capitoli, i ragazzi sono i protagonisti della nostra storia d’amore. Abbiamo ancora il resto del libro da scrivere”.

Il post di Klimmer ha innescato un dibattito più ampio sulle priorità familiari, attingendo all’idea della cultura del “rimbalzo”, ovvero la nozione che le neomamme dovrebbero tornare rapidamente alle routine pre-bambino, comprese le serate fuori e il tempo di coppia; inutile dire che i commenti, sotto il post, si siano divisi: “I bambini vengono prima di tutto. Sono piccoli solo per un breve periodo, hanno sempre bisogno di te, ma quando sono più grandi non è la stessa cosa di quando sono neonati”, scrive qualcuno; “I nostri figli sono al 1000% la nostra priorità numero uno e io e mio marito non potremmo essere più felici o più benedetti”.

“I nostri figli sono piccoli solo per un periodo così breve, ma dovrebbero sapere che non sono il centro della famiglia. Sono una PARTE della nostra famiglia, non il centro”, obietta qualcuno; e ancora “Mettere il matrimonio al primo posto non significa trascurare i figli. È un modello di come appare una relazione sana”.

Entrambe le prospettive dimostrano che l’equilibrio familiare non deve guardare in una sola direzione e che, alla fine, come suggerisce un’altra utente, ogni situazione è soggettiva e deve “calzare” bene alla propria famiglia: “Che ne dite se non giudichiamo o diamo per scontato che il nostro modo sia il migliore? Siamo tutti autorizzati a prendere decisioni che funzionano per noi e per coloro che amiamo”.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...