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Lo rivela un recente studio condotto da Gallup, che mostra anche come le mamme lavoratrici tendano a rinunciare a promozioni o direttamente al lavo...
Un video virale pubblicato su Tik Tok ci ricorda che essere madri non equivale a essere martiri, e quanto è importante trovare del tempo per se stesse.
“Se smetti di prenderti cura di te stessa quando diventi mamma, proverai risentimento per questo percorso di maternità”. Queste parole dal video virale di TikTok dell’influencer Amanda Talijan hanno toccato un nervo scoperto per milioni di mamme; in soli cinque giorni, il video ha totalizzato quasi 2 milioni di visualizzazioni, innescando un acceso dibattito sulla cura di sé, il burnout materno e le aspettative impossibili riposte sulle madri, tra cui l’idea profondamente radicata che le mamme debbano sacrificare tutto per le loro famiglie senza lamentarsi.
Il messaggio di Talijan è chiaro: le mamme sono importanti e il loro benessere non è facoltativo. “Non puoi versare da una tazza vuota – dice usando una metafosa – So che lo sentiamo dire sempre, ma dobbiamo metterlo in pratica”. Il video è un grido di battaglia per le mamme affinché rivendichino spazio per se stesse, per prendersi cinque minuti per prendersi cura di sé, per sentirsi in ordine prima di uscire di casa, per chiedere aiuto e per fare cose che diano loro gioia al di fuori dei figli e dei partner. Come dice lei, “Chiunque stia forzando la retorica secondo cui diventare mamma significa che devi essere una martire non si preoccupa delle donne”.
Il “carico mentale”, l’invisibile e infinita lista di cose da fare che accompagna la gestione di una casa e di una famiglia, ricade in modo sproporzionato sulle donne. Uno studio pubblicato sul Journal of Marriage and Family ha scoperto che le madri si assumono il 71% dei compiti di carico mentale domestico.
Lo rivela un recente studio condotto da Gallup, che mostra anche come le mamme lavoratrici tendano a rinunciare a promozioni o direttamente al lavo...
Anche nelle famiglie con doppio reddito, le donne continuano a fare di più sul piano della genitorialità, più lavori domestici e più lavoro invisibile ed estenuante che tiene in piedi le famiglie. Uno studio del Pew Research Center del 2023 ha scoperto che anche nei matrimoni in cui entrambi i coniugi guadagnano più o meno la stessa cifra, le mogli dedicano in media 6,9 ore alla settimana all’assistenza e 4,6 ore ai lavori domestici, mentre i mariti dedicano circa 5 ore all’assistenza e 2 ore ai lavori domestici. Lo squilibrio tra responsabilità domestiche e di assistenza persiste, anche quando i contributi finanziari sono uguali.
Come dice Talijan, “Il percorso della maternità è un enorme carico mentale e c’è sempre qualcosa da fare e qualcuno di cui prendersi cura, ma tu meriti di essere in quella lista”.
Eppure, molto spesso, ci si aspetta che le mamme abbraccino il martirio, che sacrifichino tutto per le loro famiglie e non si aspettino nulla in cambio.
La maggior parte delle madri non vuole “escludersi” dalla forza lavoro, ma vuole opzioni di lavoro flessibili che consentano loro di bilanciare carriera e assistenza. Ma invece di ampliare la flessibilità post-pandemia, molti datori di lavoro la stanno ridimensionando.
Una quota significativa di mamme con bambini piccoli si trova ad affrontare scelte difficili quando si tratta di bilanciare lavoro e famiglia: secondo il report Women in the Workplace di McKinsey, il 38% delle donne intervistate afferma che senza flessibilità sul posto di lavoro, dovrebbe licenziarsi o ridurre le proprie ore di lavoro. Eppure le aziende continuano a spingere per il ritorno in ufficio e penalizzano le madri per aver dato priorità alle responsabilità familiari; una situazione che lascia – ancora – molte mamme a lottare per bilanciare la loro carriera con l’assistenza all’infanzia, gli orari scolastici e tutto il resto con cui hanno a che fare.