"Se non hai sperimentato la 'lucentezza della gravidanza', non sei la sola"

Non tutte le donne si vedono bellissime, in gravidanza, quando si guardano allo specchio, a causa degli ormoni e dei cambiamenti del corpo, e non se ne deve fare loro una colpa. Anzi, non amarsi in gravidanza è assolutamente normale.

Spesso si dà per scontato che la gravidanza sia un periodo meraviglioso per tutte le donne, e chi dice il contrario viene generalmente guardata con quell’aria di sospetto e biasimo che si ha verso chi dice cose blasfeme, visto che, diciamo la verità, la gravidanza viene costantemente sacralizzata e parlarne male viene considerato peccato capitale.

Eppure, a più di una donna capita di non avvertire quella “lucentezza” di cui tanto si parla quando si ha a che fare con donne incinte, e sarebbe ora di sdoganare l’argomento per parlare anche degli “effetti collaterali” meno positivi dei 9 mesi.

“‘Sei radiosa!’ sono le parole che ogni donna incinta si aspetta di sentire – scrive Devanshi Garg Sareen su Motherly – Alcune di noi lo sono, ma molte altre continuano ad aspettare, invano, quella luminosità della gravidanza. Questa era più la mia versione della storia.

Mi resi conto che la gravidanza sarebbe stata associata a molti cambiamenti corporei scomodi, incontrollabili e scomodi. L’aumento di peso, ovviamente, ma anche la nausea mattutina (più simile a una nausea 24 ore su 24), la stanchezza, il reflusso acido, il bruciore di stomaco, la stitichezza, la ritenzione idrica, la sciatica, le avversioni alimentari e le smagliature. Ma almeno avrei avuto capelli rigogliosi e una pelle luminosa, giusto?

Sbagliato.

Le aspettative sociali sulla gravidanza sono brillanti. C’è un mito secondo cui tutte le future mamme godono di una pelle radiosa grazie a una combinazione di fattori, tra cui una maggiore circolazione sanguigna e picchi ormonali. Ma gli stessi cambiamenti ormonali possono anche causare una serie di altri problemi legati alla pelle e all’incarnato di cui non si parla così comunemente”.

Garg Sareen prosegue scrivendo che, durante la gravidanza, i suoi capelli erano “più folti che mai”, ma la stessa lucentezza non si ritrovava nella sua pelle, più incline “all’acne, all’iperpigmentazione e alle cicatrici. Non avevo più avuto un brufolo da quando avevo 16 anni, ma dopo 6 settimane, il mio primo brufolo è apparso sulla mia guancia sinistra. Lo confesso. Me lo sono grattato. E mi ha lasciato una cicatrice marrone sulla guancia che è durata un anno intero. La maggior parte delle mie foto durante la gravidanza hanno un punto visibile che mi ha scioccato per la sua testardaggine”.

“Mentre la mia pelle e il mio corpo subivano dei cambiamenti, mi è stato dato un foglio di carta con un elenco di ingredienti da evitare . Ciò significava controllare meticolosamente le etichette di ogni prodotto per la cura della pelle che possedevo, nonché di eventuali potenziali sostituti. Soprattutto, volevo una cura della pelle che mi supportasse in modo sicuro ed efficace attraverso questi nuovi sintomi”.

In effetti, acne e altre problematiche sono tutt’altro che fenomeni rari in gravidanza: secondo uno studio del 2014 più del 40% delle donne incinte lo accusa, a causa di una maggiore attività delle ghiandole sebacee che, se in alcune produce quell’effetto luminoso tanto apprezzato, in altre causa la comparsa di brufoli e punti neri. Situazione aggravata dal fatto che, essendo in gravidanza, molti medicinali pensati per curare l’acne, come acidi e retinoidi, siano off limits.

Ma anche il melasma è un fenomeno estremamente diffuso nelle donne in gravidanza, tanto da raggiungere il 50-70% di loro: parliamo di quelle macchie, note anche come cloasma, che compaiono proprio in questo particolare momento della vita delle donne.

Secondo un altro studio , il 50-70% delle donne incinte avrà una qualche forma di melasma, ovvero macchie marroni su guance, naso e fronte. Questo problema noto come cloasma, o “maschera della gravidanza”, è estremamente comune durante la gravidanza. A ciò si possono aggiungere linea nigra, quella linea verticale scura che attraversa l’addome e, in generale, uno scurimento del corpo (in particolare nelle donne che hanno già una carnagione piuttosto scura). Tutti cambiamenti endocrinologici collegati a un aumento temporaneo della produzione di melanina, che nella maggior parte delle donne svanisce dopo il parto, ma in alcuni casi si riduce pur persistendo a lungo dopo essere diventato un nuovo problema cutaneo.

Anche il naturale aumento di estrogeni, per quanto fondamentale per il corretto sviluppo del feto, può influire negativamente su pelle e circolazione, andando a stimolare la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico e portando all’eventuale comparsa di angiomi a ragno (piccole vene simili a ragni appena sotto la superficie della pelle) ed eritema palmare, una condizione che causa rossore nei palmi delle mani.

Lo stesso dicasi del progesterone, che agisce anche sulla pelle, in particolare stimolando la produzione di sebo (olio) nelle ghiandole cutanee. Poiché i livelli di progesterone aumentano durante la gravidanza, questo spesso si traduce in una pelle più grassa.

Per queste ragioni, curare la pelle in gravidanza diventa fondamentale; Devanshi Garg Sareen fornisce quindi i suoi 5 consigli per riuscire a mantenere una pelle idratata e pulita anche durante questi mesi così particolari:

  • Mantieni la pelle pulita ed equilibrata: un detergente è il più sottovalutato di tutti i prodotti per la cura della pelle. Probabilmente, tutto ciò di cui un minimalista della cura della pelle ha realmente bisogno è un buon detergente e una protezione solare. Il detergente giusto pulirà la pelle da sudore, sporco, protezione solare e residui di trucco, senza seccarla. Dovrebbe anche avere un pH bilanciato per supportare il bioma naturale della pelle. E ricorda: anche la pelle grassa ha bisogno di idratazione.
  • Usa la protezione solare: l’esposizione al sole aumenta i sintomi dell’iperpigmentazione e del melasma, rendendo più importante che mai stare lontani dal sole diretto, indossare un cappello e applicare (e riapplicare) una buona protezione solare. Le protezioni solari fisiche con ossido di zinco e biossido di titanio sono le migliori, poiché la giuria è ancora indecisa sulla sicurezza delle protezioni solari chimiche.
  • Utilizzare ingredienti clinicamente testati per combattere l’acne: ingredienti come la niacinamide e l’acido azelaico sono supportati da riviste cliniche indipendenti, imparziali e sottoposte a revisione paritaria per la loro capacità di combattere l’acne, calmare l’infiammazione e aumentare l’idratazione.
  • Utilizzare antiossidanti sicuri ma potenti per schiarire la pelle: la vitamina C e altri antiossidanti non contenenti vitamina C, come l’ossiresveratrolo, bloccano l’iperattività della tirosinasi, riducendo la sovrapproduzione di melanina e alleviando sintomi quali cicatrici da acne, iperpigmentazione e altri sintomi simili al melasma.
  • Usa un esfoliante delicato per il rinnovamento cellulare: l’introduzione di un esfoliante chimico attentamente studiato e formulato (il mio preferito è l’acido lattico) può anche potenziare una routine per la gravidanza, affrontando sia i problemi di acne che di pigmentazione.
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