Uno dei grandi vantaggi dell’allattamento al seno è senza dubbio quello di fornire al neonato un supporto immunitario, grazie agli anticorpi presenti nel latte materno. In tantissime occasioni, però, le neo mamme sono costrette a utilizzare il tiralatte, vuoi per ingorghi mammari o per impegni di lavoro, e in molte si domandano se il latte materno estratto mantenga le stesse proprietà e gli stessi anticorpi di quello prelevato direttamente dal seno.

“Se una madre ha un virus, come l’influenza, il suo corpo produce anticorpi anti-influenzali che passano nel suo latte per proteggere il suo bambino”, spiega la dottoressa Jessica Madden, Consulente per l’allattamento certificata dal consiglio internazionale (IBCLC) e pediatra. Ma chi allatta con il biberon (di latte materno estratto) il proprio bambino non deve preoccuparsi: la quantità di anticorpi non sembra essere diversa da quella presente nel latte consumato direttamente dal seno.

“Il latte materno fresco ha una moltitudine di componenti immunoattivi, inclusi gli anticorpi”, afferma Jenelle Ferry, neonatologa e direttrice dell’alimentazione, della nutrizione e dello sviluppo infantile presso Pediatrix Neonatology of Florida, che spiega:

Sebbene ci siano vantaggi nell’allattamento diretto, gli anticorpi non sono compromessi con il latte pompato.

Una leggerissima differenza si trova solo tra il latte materno fresco, quindi appena tirato, e quello conservato in frigo: il primo può contenere più anticorpi ma in una quantità non rilevante. “Il latte materno refrigerato ha quasi tanti anticorpi quanto quello fresco, purché venga conservato in frigorifero non oltre i quattro giorni”, afferma Jessica Madden, specificando che quello congelato ne ha invece meno.

Altra cosa a cui i neo genitori devono prestare attenzione è a come riscaldano il latte materno: “Gli anticorpi possono essere ‘uccisi’ se questo viene riscaldato a temperature elevate e/o viene riscaldato molto rapidamente”, avverte Madden. “Il modo più sicuro per riscaldarlo è mettere una bottiglia di latte in una tazza o ciotola di acqua calda, in modo che si riscaldi gradualmente e il calore sia distribuito uniformemente in tutta la bottiglia”, spiega la dottoressa, puntualizzando che l’uso del forno a microonde è sconsigliato.

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