"Non è stata l'esperienza perfetta che mi aspettavo" Kylie Kelce sulla prima maternità

L'influencer, in attesa della quarta figlia, ha raccontato in un podcast del baby blues e del senso di colpa sperimentato con la nascita della prima figlia, per togliere lo stigma dall'argomento.

Attualmente incinta della quarta figlia, Kylie Kelce, moglie della star della NFL Jason Kelce e già mamma di tre bambine, ha raccontato nel podcast Sunday Sports Club di aver vissuto un forte baby blues dopo la nascita della sua prima figlia, Wyatt.

Riflettendo sul suo percorso post-partum, Kelce ha ammesso che la nuova maternità non si è rivelata l’esperienza felice e perfetta che si aspettava. “Abbiamo lasciato l’ospedale e mi sono detta, ‘Quindi mi stai dicendo che questo è mio?'”, ha raccontato, descrivendo la realtà schiacciante data dalla consapevolezza di essere improvvisamente responsabile di un piccolo essere umano.

Per Kelce, le prime settimane sono state segnate da notti insonni e da un costante senso di disconnessione. “La maggior parte delle persone porta a casa la propria bambina, ed è il momento che tutti mettono sui social media per dire ‘Guarda quanto è bella la mia bambina’. No, la mia bambina piangeva dalle 20:00 fino alle 4:00 del mattino. Se non la tenevo in braccio o non era sul mio seno, non eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Non eravamo cool”, ha spiegato, aggiungendo che la stanchezza rendeva difficile trovare gioia in quel momento.

Solo con il primo sorriso di Wyatt Kylie Kelce ha finalmente sentito un cambiamento. “La pietra miliare più grande per me con Wyatt è stata quando ha potuto sorridere, di proposito. Perché dimostrava che c’era una connessione. Prima di allora, mi sentivo solo una sconosciuta privata del sonno che cercava di mantenere in vita questo piccolo essere umano”, ha spiegato, molto onestamente.

Come molte neomamme, Kelce ha lottato con la sensazione di dover essere “toccata”. Ha descritto come il contatto fisico costante (l’allattamento, il tenere in braccio la bimba, la semplice constatazione di essere sempre necessaria) la facesse sentire emotivamente e fisicamente prosciugata. “Ricordo di aver tirato il latte e di aver detto a mio marito: ‘Non toccarmi la spalla. Non toccarmi il piede. Non sederti nemmeno troppo vicino. Semplicemente… Non farlo'”.

Ha anche parlato apertamente del senso di colpa che tante madri provano quando non si innamorano subito della maternità. “Il commento che la gente fa sempre: ‘Nel momento in cui ho incontrato mia figlia, è stato game over’, lo capisco, ma per me è stato anche terrificante. È stato spaventoso. Quelle prime settimane? Sono svenuta. Non ricordo parti di quel momento. E non vedi questo lato della maternità sui social media”.

Ora, mentre si prepara ad accogliere il bambino numero 4, Kylie Kelce si è data una missione: normalizzare le realtà caotiche, complicate ed emotive della vita post-partum. “Le conversazioni che non stiamo avendo sono le cose che stiamo vivendo tutte: depressione post-partum, baby blues, sensi di colpa da mamma, sentirsi inadeguate come donne. Ci passiamo tutte, ma nessuno ne parla. E dovremmo”, ha sottolineato.

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