L’INPS eroga un nuovo contributo per le famiglie con bambini disabili. Questo è quanto stabilito con la Legge di Bilancio 2021, che prevede un contributo economico per sostenere tutti i genitori disoccupati o monoreddito, di nuclei familiari monoparentali, con a carico figli con una disabilità non inferiore al 60%.

Il contributo sarà erogato mensilmente fino a un massimo di 500 euro netti; inoltre, si è stabilito che è possibile effettuare la richiesta anche per il 2021, 2022 e 2023.

L’INPS ha comunicato che è già disponibile online il servizio telematico per presentare la domanda per richiedere il contributo per genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità. Si ricorda, inoltre, che per accedere alla procedura è necessario disporre delle credenziali SPID almeno di II livello, CIE o CNS.

Come richiedere il contributo economico

Dopo l’assegno unico, ecco un nuovo aiuto alle famiglie in difficoltà che, per richiedere il contributo economico, hanno due possibilità:

  • cittadini: devono accedere al servizio Contributo genitori con figli con disabilità
  • patronati: possono trovare il servizio all’interno di Servizi per i Patronati

Nei prossimi giorni verrà emanata una nuova circolare dell’INPS dove verranno spiegati più nel dettaglio, sia tutti i punti riguardanti il contributo sia le istruzioni per la gestione dei pagamenti.

Inoltre, al momento della compilazione della domanda il genitore dovrà indicare il codice fiscale del figlio oppure dei figli con disabilità. In più, potrà fare richiesta sia per l’anno in corso sia per l’anno 2021, attestando il possesso di tutti i requisiti previsti dalla norma. Sempre al momento della domanda il richiedente potrà definire, inoltre, le modalità di pagamento, scegliendo tra bonifico domiciliato presso ufficio postale o bonifico bancario con accredito su IBAN.

Il contributo stabilito con la nuova Legge di Bilancio vuole essere un sostegno concreto a tutti quei genitori monoreddito o senza lavoro, che si trovano quotidianamente a dover affrontare le difficoltà nell’accudire un bambino disabile.

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