Si stima che l'infertilità colpisca una coppia su sette, e possa avere un profondo effetto sulla salute mentale e sull'equilibrio emotivo della si...
Fresca – e apprezzatissima – conduttrice di X Factor, Giorgia Todrani, per tutti semplicemente Giorgia, ha parlato a cuore aperto con Valentina Di Pinto di Vanity Fair, toccando anche i temi della famiglia e dei figli.
Compagna da oltre 20 anni di Emanuel Lo, ballerino e coreografo e suo “competitor” televisivo quest’anno – Lo è infatti un maestro del talent Amici – e mamma del quattordicenne Samuel, Giorgia, nel corso dell’intervista, ha esposto il suo pensiero sulla famiglia tradizionale e il matrimonio.
“C’è stata la proposta, c’è stato un anello, e c’è stata la commozione”, ha detto rispetto al matrimonio, aggiungendo che poi, però, “nessuno ha più organizzato”. E adesso, al pensiero di recuperare le nozze, scherza “Non lo so, poi mi tocca occuparmene e ho da fà. E poi me lo deve chiedere lui, perché io sono femminista, ma almeno quello… Famo già tutto noi…”
A proposito del femminismo, Giorgia ha estremamente chiaro il concetto di libertà femminile:
Nessuno può dire a una donna come gestire il proprio corpo, si può scegliere di non fare un figlio, farlo da sole, farlo con un uomo, una donna… E lo dico io, che ho sofferto tanto perché non rimanevo incinta.
Samuel, infatti, è nato diversi anni dopo l’inizio della relazione di Giorgia con Emanuel Lo, nel 2004. Del rapporto col figlio, oggi adolescente, dice “Mi dice che sono un po’ rompiballe perché chiedo di riordinare o fare i compiti. Studiamo insieme… Abbiamo cambiato liceo, ora facciamo uno scientifico vicino a casa. Mi ha detto: preferisco andare a scuola fino alle 8 di sera piuttosto che studiare con te. Sono severa: del resto volevo fare l’insegnante, dopo il liceo linguistico ero avviatissima alla facoltà di Lingue. Poi niente, andavo a fare i soundcheck con i libri sotto braccio, e dopo Sanremo non ce l’ho fatta più a studiare. Mi sono fermata a sei esami”. Per amor suo, recentemente, è anche tornata a prendere l’aereo dopo 20 anni: “40 minuti Roma-Brindisi. Lui guardava fuori dal finestrino, incantato, io tremavo: oddio, oddio, oddio”.