Se una coppia ha figli in età più avanzata diminuisce il rischio di disturbi del comportamento. A sostenerlo un ampio studio pubblicato sulla rivista Child Developement, condotto da un team di ricercatori olandesi dell’Università di Utrecht, della Vrije Universiteit di Amsterdam, dell’Erasmus Medical Center e del Centro medico universitario di Groningen.

Lo studio ha analizzato più di 30mila bambini dai 10 ai 13 anni prendendo in esame i problemi del comportamento, secondo quanto riportato da genitori, insegnanti e dagli stessi bambini. I figli di genitori più “vecchi” hanno mostrato minori disturbi esternalizzanti del comportamento (come aggressività o deficit di attenzione e iperattività).

Non è stata trovata invece alcuna correlazione tra l’età dei genitori e la presenza di disturbi internalizzanti nei bambini (come ansia e depressione). La professoressa di psicologia biologica e coautrice dello studio Dorret Boomsa ha spiegato:

È possibile che alcune delle ragioni per cui genitori più anziani hanno figli con minori problemi come ad esempio l’aggressività è dovuta alle maggiori risorse dei genitori più in là con gli anni, e a più alti livelli di educazione. Ma è importante notare che un livello di educazione più alto non spiega del tutto l’abbassamento dei problemi esternalizzanti nei loro figli.

D’altro canto non mancano rischi nell’avere figli in tarda età, come un aumento dell’indice di massa corporea, della pressione sanguigna e di condizioni psichiatriche, disordine bipolare, depressione, ansia e stress e difficoltà nell’interazione sociale. L’età avanzata della madre è stata associata anche a conseguenze negative sui figli, oltre a difficoltà per la gravidanza stessa.

Tra i (non molti, da un punto di vista biologico) vantaggi dell’avere un figlio in età avanzata si trova però, come riporta lo studio, una più bassa incidenza dei problemi comportamentali, ma non solo: altri studi hanno evidenziato migliori risultati scolastici e lavorativi, migliori risultati nei test di intelligenza, migliore salute e benessere, minore uso di droghe e minori problemi comportamentali ed emozionali rispetto ai figli di genitori più giovani. Si legge nello studio:

Questi effetti contraddittori dell’età dei genitori sulla salute mentale dei figli potrebbero spiegarsi con una prospettiva psicosociale. Essere figlio di genitori più anziani può avere effetti sostanziali, dal momento che genitori più vecchi non solo hanno solitamente una migliore posizione socioeconomica rispetto ai giovani, ma hanno una maggiore esperienza di vita.

Una prospettiva interessante, considerando, come ricorda lo stesso studio, che l’età media delle donne che hanno figli si è alzata notevolmente. Concludono i ricercatori:

La strategia d’analisi utilizzata prendendo in esame studi molto ampi ha mostrato un legame positivo tra l’età avanzata dei genitori e i disturbi comportamentali esternalizzanti, nonostante per problemi internalizzanti non si sia mostrata alcuna correlazione. Non abbiamo riscontrato prove di un effetto negativo dell’avere figli in età avanzata.

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