La rivoluzione è attualmente in atto e verrà confermata in Francia a partire da marzo 2022 quando sarà finalmente possibile aggiornare le diciture: due madri/due padri sui documenti d’identità (carta d’identità e passaporto) dei bambini.

A darne notizia la comunità LGBTQ che, con un post su Instagram ha dichiarato:

Ci sono voluti 8 anni perché l’amministrazione si evolvesse, ma finalmente è (quasi) fatta.

Documenti d’identità bambini, in Francia dal 2022 si potrà inserire la dicitura: 2 madri/2 padri

È la Francia questa volta a fare un grande passo avanti con la scelta di poter inserire nei moduli di richiesta dei documenti d’identità dei propri bambini la dicitura: due madri/due padri.

Dopo quasi dieci anni di lotte dalla comunità LGBTQ, finalmente la risposta positiva dallo stato civile. Il termine previsto per l’avvio del cambiamento è previsto a marzo del 2022.

L’annuncio dell’imminente cambiamento è arrivato venerdì 12 novembre per opera del ministro per la Cittadinanza, Marlène Schiappa durante una cerimonia a Parigi in onore dei festeggiamenti ventennali dell’associazione Flag.

I moduli di stato civile, che consentono di richiedere la carta d’identità o il passaporto, saranno modificati per consentire l’inclusione delle famiglie omoparentali a partire da marzo 2022.

Francia: come cambieranno i documenti dei minori nel 2022

E mentre la Francia sembra essere un passo avanti all’Italia, la ministra Schiappa ha spiegato come avverrà concretamente il cambiamento della modulistica riguardante i documenti per i bambini:

La modulistica cartacea e web necessaria per l’eventuale richiesta di documenti d’identità non riporterà più automaticamente la menzione padre e madre. Il ricorrente avrà ora “una casella di controllo per specificare se si tratta del padre o della madre”.

Questo indicherà, quando sarà il caso, che avete due mamme o due papà, oppure che siete due mamme e due papà. Questo consentirà a tutte le famiglie di essere considerate uguali. È una priorità del governo!

Non ci resta che sperare in un cambiamento positivo e un grande salto in avanti anche per ciò che concerne l’Italia perché “il mondo va veloce e non si può rimanere indietro”.

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