Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry, un esame del sangue può predire la depressione in gravidanza.

Secondo il team di scienziati del Van Andel Institute e Pine Rest Christian Mental Health Services, questa previsione identificherebbe in modo molto affidabile i primi segni di depressione prenatale.

Depressione in gravidanza, secondo uno studio è possibile prevederla con un esame del sangue

Lo studio svolto è stato riconosciuto come uno tra i primi nel suo genere e ha seguito 114 donne volontarie delle cliniche di ostetricia e ginecologia di Spectrum Health per l’intero corso delle loro gravidanze.

Le partecipanti hanno fornito agli scienziati dei campioni di sangue e, successivamente, sottoposte a valutazioni cliniche per i sintomi depressivi durante i tre trimestri di gestazione nonché nel periodo postpartum.

L’analisi sviluppata dal team di ricerca ha predetto che i segni di infiammazione nel sangue possono identificare quasi certamente se una donna è soggetta a sviluppare forme di depressione in gravidanza anche gravi.

Trovati 15 marcatori biologici che prevedono la depressione prenatale

Dai risultati della ricerca, il team di lavoro ha stabilito che il segnale di una possibile depressione è dato da una serie di 15 marcatori biologici trovati nel sangue. I dati suggeriscono che questi marcatori hanno una precisione nell’individuare i primi sintomi depressivi dell’83%.

Lo studio è importante perché aiuterebbe i medici a identificare precocemente gli stati depressivi nella futura mamma e, conseguentemente, personalizzare fino in fondo le dovute cure durante la gestazione.

Quasi 1 mamma su 5 soffre di una grave depressione prenatale o post parto e si stima addirittura che siano il 14% le neo mamme che presentano pensieri suicidi. Nella gravidanza la donna predisposta a depressione potrebbe facilmente acuirne lo stato proprio perché l’infiammazione nel sangue può portare a un peggioramento dei sintomi depressivi e la gravidanza è un importante evento infiammatorio. La Dott.ssa Lena Brundin, Prof.ssa del  VAI e co-autrice senior dello studio, ha concluso dicendo:

La depressione non è solo qualcosa che accade nel cervello: le sue impronte digitali sono ovunque nel corpo, compreso il nostro sangue.

La capacità di prevedere la depressione correlata alla gravidanza e la sua gravità sarà un punto di svolta per proteggere la salute delle madri e dei loro bambini. I nostri risultati rappresentano un importante balzo in avanti verso questo obiettivo.

Mentre, lo psichiatra Eric Achtyes nonché Prof. associato presso la Michigan State Univeristy e co-autore senior dello studio in questione, ha aggiunto:

Avere un metodo oggettivo e facilmente accessibile associato al rischio di depressione, come un esame del sangue, fornisce uno strumento unico per aiutare a identificare le donne che possono sviluppare depressione durante la gravidanza.

Questo studio è un primo passo importante verso l’utilizzo di questi tipi di metodi in modo più ampio per aiutare i pazienti.

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