Cos’è l’embolia da liquido amniotico, che ha ucciso l’influencer Hailey Okula dopo il parto

L'embolia da liquido amniotico (AFE) è una rara complicanza che non ha lasciato scampo all'influencer Hailey Okula che, dopo aver raccontato e combattuto per anni contro l'infertilità, è morta di parto.

L’embolia da liquido amniotico (AFE) è una rara ma gravissima complicanza ostetrica che può insorgere durante il travaglio, il parto o immediatamente dopo. Hailey Okula, infermiera e influencer statunitense, è morta pochi minuti dopo aver dato alla luce il suo primo figlio proprio a causa di questa condizione.

In questo articolo scopriamo cos’è l’embolia da liquido amniotico (AFE), come si manifesta, quali sono i fattori di rischio e cosa dice la letteratura scientifica su diagnosi e trattamento.

Cos’è l’embolia da liquido amniotico (AFE)

L’AFE si verifica quando il liquido amniotico, o cellule fetali, entrano nel flusso sanguigno materno, scatenando una grave reazione immunitaria simile allo shock anafilattico. Questa reazione può causare collasso cardiovascolare, insufficienza respiratoria e coagulazione intravascolare disseminata (DIC).

Secondo un articolo pubblicato sul National Institutes of Health (NIH), l’AFE è la “seconda causa più comune di morte materna peripartum” negli Stati Uniti.

Sintomi dell’embolia da liquido amniotico (AFE)

I sintomi dell’embolia da liquido amniotico si manifestano all’improvviso e comprendono:

  • Dispnea acuta (difficoltà a respirare)
  • Cianosi (colorazione blu di pelle e mucose)
  • Ipotensione (pressione sanguigna molto bassa)
  • Convulsioni
  • Coagulopatia massiva
  • Arresto cardiaco

Come spiegato da Verywell Health, questa condizione può evolvere nel giro di minuti e richiede interventi di emergenza immediati.

Cause dell’embolia da liquido amniotico (AFE)

La causa esatta non è del tutto chiara, ma si ipotizza che la penetrazione di liquido amniotico nel sistema venoso materno scateni una risposta anafilattoide. Secondo la letteratura scientifica, la risposta immunitaria può provocare un brusco restringimento dei vasi polmonari, attivazione delle piastrine e della cascata coagulativa, portando rapidamente a uno shock.

Embolia da liquido amniotico (AFE): i fattori di rischio

Come riportato da un’approfondita review pubblicata su PubMed, i fattori che possono aumentare il rischio di AFE includono:

  • Parto cesareo o uso di strumenti (forcipe, ventosa)
  • Rottura prematura delle membrane
  • Polidramnios (eccesso di liquido amniotico)
  • Distacco della placenta o placenta previa
  • Età materna avanzata
  • Induzione del travaglio
  • Lacerazioni uterine

Tuttavia, l’AFE può colpire anche donne senza alcun fattore di rischio evidente.

Embolia da liquido amniotico (AFE): diagnosi e trattamento

La diagnosi è clinica: non esistono esami specifici per identificare l’AFE in modo certo. La velocità di insorgenza e la gravità del quadro clinico richiedono un intervento tempestivo. Il trattamento, secondo PubMed, è puramente di supporto e può includere:

  • Rianimazione cardiopolmonare (RCP)
  • Ossigenoterapia e intubazione
  • Trasfusioni per correggere le coagulopatie
  • Farmaci vasopressori per sostenere la pressione sanguigna
  • In alcuni casi, ossigenazione extracorporea (ECMO)

Prognosi dell’embolia da liquido amniotico (AFE)

L’AFE è tra le emergenze ostetriche più letali. La mortalità materna varia tra l’11% e il 44%, mentre il tasso di sopravvivenza del neonato dipende dal momento dell’evento e dalla disponibilità di cure avanzate. Anche se rara (1 caso ogni 20.000–40.000 parti), l’embolia da liquido amniotico rappresenta una delle principali cause di morte materna nei Paesi industrializzati, come evidenziato da numerosi studi peer-reviewed.

La tragica morte di Hailey Okula ha riportato l’attenzione su una condizione poco conosciuta ma estremamente pericolosa. Conoscere l’AFE, i suoi sintomi e l’importanza di un intervento medico tempestivo può fare la differenza tra la vita e la morte in sala parto.

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