
Uno studio, condotto da un team di ricercatori inglesi, indaga come l'assunzione di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno migliori lo sviluppo p...
Mindful Eating, meglio nota come alimentazione consapevole. Cos'è e come praticarla sui bambini in base all'età. Le tecniche da seguire e i benefici per corpo e mente.
Da grandi si è certamente consapevoli che il mangiare sano è ciò che serve per una vita salutare e anche se molte volte alimenti come broccoli, cavoli, ecc. non piacciono particolarmente, si tende a consumarli ugualmente perché “fanno bene” ma, come incoraggiare i bambini a questo tipo di alimentazione consapevole?
Ecco, molte persone potrebbero aver sentito il termine “mangiare consapevolmente”, ma potrebbero allo stesso modo, non avere ben chiaro cosa significhi. Scopriamo cos’è e come i genitori possono insegnare ai propri figli la corretta e consapevole alimentazione.
Uno studio, condotto da un team di ricercatori inglesi, indaga come l'assunzione di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno migliori lo sviluppo p...
Secondo quando riportato dall’American Diabetes Association, l’alimentazione consapevole si basa sulla pratica della mindfulness, che incoraggia le persone a essere consapevoli delle proprie esperienze e, in questo caso, con il cibo attraverso la concentrazione intenzionale sugli alimenti che si stanno consumando e utilizzando ogni senso in quel momento.
Così facendo si acquisisce la consapevolezza su:
di quel particolare cibo che si sta consumando. Inoltre, l’alimentazione consapevole poggia le basi su alcuni principi cardine, questi includono:
Ma come trasmettere tutto questo al bambino? Di seguito le tecniche adatte a seconda dell’età del bimbo.
Come riportato da Yaffi Lvova su verywellfamily:
Il mangiare consapevole è un po’ diverso per i bambini rispetto agli adulti. Mangiare consapevolmente significa isolare un senso alla volta mentre si bloccano tutti gli altri input.
Con i bambini, questo può essere un gioco per determinare quale cibo è il più croccante per isolare il suono, mentre il tatto potrebbe avere a che fare con il confronto della consistenza di cibi diversi.
Molti adulti, così come i bambini, consumano i pasti in modo distratto non ponendo una reale attenzione verso ciò che stanno mangiando. L’alimentazione consapevole, invece, ha come obiettivo proprio l’esatto opposto, ovvero focalizzarsi sul qui e ora attraverso delle tecniche precise.
I benefici che derivano dal praticare un tipo di alimentazione consapevole sono diversi. Tra i più importanti:
I bambini, rispetto agli adulti, hanno una maggiore propensione al mangiare intuitivamente. Infatti, mangiano quando hanno fame e usano spesso le mani, e dunque il tatto, per capire le diverse consistenze del cibo.
Quindi, dato che i bambini hanno già un’inclinazione naturale a mangiare consapevolmente, è importante coltivare questa loro capacità. Ciò che fa la differenza, in tal senso, è la pazienza e la voglia dell’adulto di continuare a inculcare al proprio bambino questo tipo di alimentazione consapevole. Ecco come fare:
Secondo Lvova, è importante parlare ai bambini di ciò che i diversi cibi rappresentano per il loro corpo. Quindi, suggerisce di porre domande del tipo:
- vedi un cibo sul tavolo che vuoi provare?
- pensi che avrebbe un sapore diverso se lo provassi con gli occhi chiusi? E se ti coprissi le orecchie?
Queste domande aiutano i bambini a isolare i propri sensi e a concentrarsi su un’esperienza sensoriale alla volta, che poi è l’obiettivo primario alla base dell’alimentazione consapevole.
Un’altra importante strategia è quella di avere cibi sani sempre a portata di mano. Così facendo il bimbo capirà sin dalla più tenera età che le scelte alimentari che ha a disposizione in casa sono scelte salutari.
La Dott.ssa Kim Van Dusen, invece, consiglia un’ulteriore tecnica da mettere in atto al momento dei pasti principali in famiglia: ovvero quello di rendere il pranzo o la cena un’ora divertente e positiva.
Fai un gioco durante la cena, parlando a turno tra un boccone e l’altro per incoraggiare un’alimentazione più lenta. I giochi basati sul cibo creano un’interazione positiva tra un bambino e il suo cibo.
Un’accortezza aggiuntiva da parte dei genitori è quella di assicurarsi, per i bambini piccoli, che il seggiolone sia confortevole. Questo renderà il momento del pasto più tranquillo e permetterà al piccolo di assaporare il cibo in serenità.
È anche importante considerare la capacità di attenzione per questa fascia d’età. Il genitore dovrà essere realistico riguardo alla soglia di attenzione del bebè: questa si aggira intorno ai 3-5 minuti.
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Con la crescita l’istinto naturale di mangiare consapevolmente del bambino viene spesso sopraffatto da influenze esterne come gli adulti, i media e gli amichetti stessi.
Per i bambini in età scolare perdere consapevolezza di ciò che si sta mangiando è molto facile, si inizia con la perdita o la diminuzione nel riconoscere i veri segnali di fame.
Inoltre, a questa età iniziano a formarsi pensieri sull’immagine del corpo che sono spesso pesantemente influenzati dai social media. Quindi, promuovere un’alimentazione consapevole può aiutare i bambini a formarsi un’immagine corporea di sé sana.
A questa età insegnare loro a mangiare in modo consapevole può aiutarli a sintonizzarsi con il proprio corpo e comprendere meglio i segnali interni di fame e sazietà. I genitori potranno incoraggiare a questa età le buone maniere a tavola: come, per esempio, poggiare la forchetta tra un boccone e l’altro e assaporarsi, così, il cibo che si ha in bocca.
In aggiunta, a questa età si risente, secondo Lvova, della microgestione, quindi l’approccio migliore potrebbe essere quello di porre domande stimolanti come:
- qual è il tuo cibo preferito?
- come ti fa sentire?
- ti ricorda storie di amici o familiari?
A questa età i genitori possono coinvolgere il proprio bambino anche nel processo di acquisto, cucina e alimentazione del cibo stesso. Chiedere al bimbo di aiutare il genitore nella preparazione di un pasto piuttosto che svolgere un ruolo nella pianificazione delle pietanze. Questa strategia aiuterà a eliminare il mangiare impulsivo nel minore.
Inoltre, nel momento dei pasti sono banditi dispositivi tecnologici quali, tablet, pc, smartphone, videogiochi ma anche la TV.
Con l'aiuto della pedagogista cerchiamo di capire come i genitori possano aiutare i propri bambini ad approcciarsi correttamente al digitale.
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