
Dal 4 gennaio sono aperte le iscrizioni online per gli asili nido e la scuola dell'infanzia. I genitori potranno inoltrare le domande online entro ...
La guida spiega, passo passo, come richiedere gli incentivi e bonus Inps per la famiglia e i figli. Tutti i requisiti per accedere alle domande online e le tempistiche da rispettare.
Spesso, le famiglie italiane sono confuse dai molti requisiti imposti dal Governo italiano e dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), su cosa serva per fare domanda e richiedere incentivi a sostegno del proprio nucleo famigliare. Una confusione che porta, molte famiglie, alla rinuncia delle domande di bonus.
Oggi, vogliamo soffermarci proprio su questo punto fondamentale e capire quali incentivi a sostegno di genitori e figli possono essere richiesti e con quali criteri. Una mini guida che vi accompagnerà, passo dopo passo, verso la chiarezza sui vostri diritti familiari.
Dal 4 gennaio sono aperte le iscrizioni online per gli asili nido e la scuola dell'infanzia. I genitori potranno inoltrare le domande online entro ...
Più comunemente noto con il termine “Bonus Bebè”, l’assegno di natalità è uno tra gli incentivi a favore del sostegno alle famiglie italiane. Tale Bonus non è altro che un assegno mensile spettante alle famiglie con figli piccoli. Questo assegno può essere richiesto alla nascita del proprio figlio ed è valevole per il primo anno di vita dello stesso.
Va ricordato che la mensilità spetta anche a quelle famiglie che hanno adottato oppure, hanno in affido un bambino e vale per ogni figlio componente il nucleo famigliare.
L’importo del bonus bebè varia a seconda della soglia di reddito famigliare dichiarato. Nello specifico:
Per inoltrare la domanda inerente il Bonus Bebè, questa deve essere trasmessa online attraverso il portale Inps entro 90 giorni dalla nascita del neonato o dalla data d’ingresso nel nucleo familiare in caso di adozione o affido.
Un’altra agevolazione a sostegno delle Famiglie è il Bonus Asilo Nido che, come si evince dal sito dell’Inps, si colloca nell’ambito degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare, in favore di bambini con meno di 3 anni affetti da gravi patologie croniche. In questo ultimo caso, il genitore, per richiedere il bonus, dovrà presentare un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento.
Il Bonus è stato riconfermato dalla Legge di Bilancio 2021 e l’importo per il 2021 è pari a:
La domanda all’incentivo può essere richiesta dal genitore attraverso 3 diverse modalità sul portale Inps:
Nella compilazione della domanda, l’Inps prevede anche diverse modalità di erogazione del pagamento che le famiglie dovranno scegliere in fase di compilazione della domanda stessa. Queste sono:
Per le famiglie con a carico più di un figlio minore, è possibile presentare le domande singolarmente, dunque, una per ogni figlio
Per quanto riguarda, invece, la tempistica, ovvero da quando è possibile presentare la richiesta, vi rimandiamo alle istruzioni contenute nella nuova circolare Inps del 22 dicembre 2020 che illustra le modalità per presentare la domanda bonus asilo nido, i documenti, i tempi di erogazione del contributo.
Il Premio alla nascita, noto anche con il nome “Bonus mamma domani” è un incentivo che va a premiare la futura mamma in dolce attesa. Il bonus prevede una tantum pari a 800 euro erogati dall’Inps sull’inoltro della domanda.
La domanda deve essere effettuata proprio dalla futura mamma a partire dalla fine del settimo mese di gestazione (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affidamento preadottivo collegandosi sul portale Inps o tramite Patronato – Caf.
Tale premio non concorre alla formazione dell’Isee e, dunque, può essere richiesto indipendentemente dalla soglia di reddito complessivo che si possiede.
L’erogazione del pagamento è previsto in diverse modalità:
Come specificato dalla Circolare Inps, per tutti i pagamenti, eccetto bonifico domiciliato presso ufficio postale, è richiesto il codice IBAN e a partire dal 10 aprile 2020 non è più necessario il completamento e la trasmissione del modello SR 163.
L’assegno per il nucleo familiare è un incentivo a sostegno delle famiglie che viene concesso dal Comune di residenza ma pagato dall’Inps (con due rate semestrali) per quelle le famiglie con almeno tre figli minori e che hanno patrimoni e redditi limitati.
I requisiti per fare domanda sono semplici:
Tale assegno è concesso in via esclusiva dai comuni e pagato dall’Inps. È rivolto a tutte quelle famiglie che hanno a carico figli minori e che dispongono di patrimoni e redditi limitati.
Nello specifico, l’assegno per nucleo familiare dei Comuni spetta:
L’assegno al nucleo familiare viene erogato dall’Inps per tredici mensilità suddivise in due semestri: (15 gennaio e 15 luglio). I dati per il pagamento devono essere ricevuti almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre.
L’importo dell’assegno previsto è rivalutato di anno in anno sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Mediamente l’ammontare dell’assegno è pari in misura intera a 145,14 euro.
La domanda va presentata al comune allegando la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) in corso di validità relativa alla situazione economica del nucleo familiare. Il termine entro il quale va presentata la domanda è fissato al 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF).
Il Congedo parentale spetta a quelle lavoratrici/lavoratori dipendenti a condizione che il rapporto di lavoro sia in essere al momento dell’inoltro della domanda.
Mentre, non possono usufruire dell’agevolazione del congedo parentale tutti quei genitori disoccupati o sospesi, lavoratori domestici e lavoratori a domicilio.
Nel caso in cui il rapporto di lavoro cessi all’inizio o durante il periodo di fruizione del congedo, il diritto al congedo stesso viene interrotto dal momento in cui è cessato il rapporto lavorativo.
Il congedo parentale permette di usufruire, per i lavoratori dipendenti, di un massimo di 10 mesi di astensione dal lavoro (periodo, questo, riferito complessivamente a entrambi i genitori) nel primo anno di vita del proprio figlio.
Mentre, per i primi 6 anni di vita del bambino e per un massimo di 6 mesi continuativi (complessivi ad entrambi i genitori), si percepisce un’indennità pari al 30% della giornata lavorativa retribuita in base alla retribuzione del mese precedente all’inizio del congedo.
Il periodo complessivo del congedo (10 mesi), può essere fruito dai genitori anche contemporaneamente.
Come sottolineato dal sito dell‘Inps:
Ai lavoratori dipendenti, genitori adottivi o affidatari, il congedo parentale spetta, con le stesse modalità dei genitori naturali, e cioè entro i primi dodici anni dall’ingresso del minore nella famiglia, indipendentemente dall’età del bambino all’atto dell’adozione o affidamento
La domanda deve essere presentata telematicamente sul portale Inps o tramite Patronati o Contact Center. Tale richiesta va inoltrata prima dell’inizio del periodo di congedo richiesto. Qualora venga presentata successivamente, saranno pagati solo i giorni di congedo successivi alla data di presentazione della domanda.
Per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, l’indennità è anticipata dal datore di lavoro.
Una novità attuata dal Jobs Act attribuisce ai lavoratori e alle lavoratrici la facoltà di chiedere, per una sola volta, in alternativa al congedo parentale, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale (part-time), con il solo limite che la riduzione di orario non potrà essere superiore al 50%.
Un altro incentivo alle famiglie è la richiesta della Carta acquisti ordinaria. Come specificato sul sito dell’Inps, questa è una carta di pagamento elettronica concessa a cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico che abbiano più di 65 anni di età o di età inferiore a 3 anni in possesso dei seguenti requisiti:
Ogni richiedente deve essere regolarmente iscritto presso l’Anagrafe comunale.
La Carta acquisti nasce con l’obiettivo di aiutare quelle famiglie economicamente disagiate accreditando loro 80 euro con cadenza bimestrale da utilizzare per fare la spesa o pagare le utenze domestiche come luce e gas.
La carta acquisti non prevede il prelievo in contanti e i titolari possono, inoltre, avere uno sconto del 5% nei negozi e nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa. I requisiti per richiedere la Carta acquisti, oltre al limite di età, sono:
La domanda deve essere presentata presso un ufficio postale utilizzando gli appositi moduli disponibili sul sito di Poste Italiane. sarà, poi, l’ufficio postale a trasmettere in via telematica all’Inps la domanda per le necessarie verifiche e, in caso di esito positivo, inviterà il titolare a recarsi presso un ufficio postale per ritirare la carta su cui sarà già stato accreditato l’importo del bimestre di presentazione della domanda.
Dall’inizio Pandemia e l’emergenza sanitaria in corso il Governo ha predisposto un’ulteriore agevolazione economica per le famiglie con almeno un figlio a carico: la Carta della Famiglia. Si potrà richiedere la Carta semplicemente usando le credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (Spid) e registrarsi sul portale dedicato in pochi minuti.
Può usufruire della Carta della Famiglia anche il genitore divorziato o separato che abbia a carico un figlio minore e che convive con esso. Così come i cittadini appartenenti all’Unione Europea.
Il Dipartimento per le politiche della famiglia ricorda che a partire dal 1° gennaio 2021, i nuclei familiari con meno di tre figli conviventi e minori di 26 anni non potranno più beneficiare della Carta della famiglia. Per maggiori informazioni su come richiedere la carta visitare il sito cartafamiglia.gov.it
Il governo Draghi ha confermato pochi giorni fa lo stanziamento di ulteriori fondi per ciò che concerne il rinnovo dei bonus spesa famiglia 2021.
Il contributo in termini monetari che le famiglie possono richiedere ammonta a 700 euro al mese, spendibili per bisogni ritenuti di prima necessità e generi alimentari. Il voucher spesa sono validi in tutti i principali negozi e supermercati italiani.
La distribuzione dei buoni spesa nonché la selezione dei beneficiari è affidata ai singoli comuni. Dunque, i requisiti di accesso sono determinati dai bandi comunali, quindi variabili da comune a comune.
Per poter accedere al bonus spesa bisognerà avere alcuni requisiti ritenuti imprescindibili, quali:
La domanda deve essere presentata presso il proprio comune di residenza. Mentre, per sapere se il bando è già attivo basterà rivolgersi ad un CAF o patronato della stessa città.
Il sito dell’Inps ricorda, attraverso una circolare del 3 marzo 2021 che è attiva la procedura per l’inoltro delle domande inerenti il bonus bebè 2021.
Come specificato dall’Inps:
La domanda va presentata attraverso il servizio online entro 90 giorni dall’evento (nascita, adozione, affidamento). Per gli eventi già avvenuti a partire dal 1° gennaio 2021, i 90 giorni decorrono dalla data di pubblicazione del messaggio.
Il bonus bebè è riconosciuto per un massimo di 12 mensilità. Per i genitori che hanno presentato le domande tardivamente, l’assegno di natalità decorre dal mese di presentazione della domanda e comprende le sole mensilità residue fino al compimento di un anno dalla nascita o adozione.
Si può inoltrare la domanda in 3 modalità:
Per maggiori informazioni inerente l’inoltro della procedura online, visitare il sito www.inps.it.
Caratteristiche, requisiti e informazioni per la procedura per la compilazione della domanda per il congedo di maternità obbligatorio.
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