In Italia il percorso verso le adozioni è diventato sempre più complesso, per questo si è registrato un enorme calo del numero dei bambini adottati. Vediamo cosa dicono i dati e quali sono le cause di questo processo.
Sul tema delle adozioni, la Commissione per le adozioni internazionali (Cai) ha reso noto che, adottare un bambino è diventato sempre più complicato per le famiglie italiane.
Questo ha portato a un brusco calo del numero di adozioni internazionali che, dai dati pubblicati, risultano precipitate addirittura dell’85% in dieci anni.
Infatti, se nel 2011 vi sono state più di 3000 adozioni internazionali, nel 2021 i dati ne hanno registrate poco più di 500.
Una situazione allarmante, le cui cause sono da ricercare prima nella crisi economica che dal 2008 ha colpito l’Italia, e che ha bloccato le adozioni, ma anche nel Covid-19 e, infine, nell’attuale guerra in Ucraina.
Un circolo vizioso, insomma, che sta rendendo la nostra società sempre più vecchia, dove le coppie non fanno più figli e, come conseguenza nel mondo ci sono 140 milioni di orfani, 3 milioni dei quali stanno in un istituto.
Si calcola, inoltre, che sono almeno 10mila i bambini che ogni giorno perdono almeno un genitore per guerre, povertà e catastrofi naturali.
A rallentare le adozioni vi è anche lo Stato, che non dà sostegno alle famiglie; basti pensare che chi adotta un bambino riceve un aiuto dal Governo solo dopo diversi anni, e solo per coprire il 50% delle varie spese affrontate lungo tutto il percorso di adozione.
A tutto ciò si aggiunge anche la lentezza e la complessità della burocrazia; infatti, ci vuole almeno un anno circa per avere l’idoneità dal proprio Tribunale dei minori, che si ottiene dimostrando di avere tutte le caratteristiche fisiche, psicologiche ed economiche per affrontare il percorso e accogliere un bambino in famiglia.
Dopo questa prima fase, si impiegano altri 2 o 4 anni per arrivare all’abbinamento genitori-bambino e giungere, finalmente, all’adozione vera e propria. Insomma, un percorso lungo e complicato, che mette a dura prova i futuri genitori.