Perdita di una gravidanza: "Stessi sintomi dello stress post-traumatico"

Il più ampio studio sugli effetti della perdita di una gravidanza mostra il perdurare di sofferenza, ansia e stress anche a diversi mesi di distanza dall'evento traumatico: per gli autori lo studio mostra la necessità di offrire sostegno adeguato alle donne.

Il velo sull’aborto spontaneo viene sollevato sempre più spesso, grazie alle testimonianze di molte donne che scelgono di raccontare un’esperienza difficile e spesso vissuta privatamente. La perdita di un figlio non ancora nato è devastante, e la sofferenza dura per molto tempo: eppure ancora oggi le coppie non ricevono il sostegno di cui avrebbero bisogno.

Un recente studio dell’Imperial College di Londra conferma l’impatto emotivo e psicologico sull’interruzione di gravidanza e l’inadeguatezza del sostegno per le donne che affrontano un aborto: la ricerca, che segue uno studio pilota del 2016, ha coinvolto tre ospedali londinesi, per un totale di 737 donne. Tra loro 537 donne hanno avuto un aborto precoce e 116 una gravidanza extrauterina.

Ognuna di loro ha risposto a un questionario somministrato a uno, tre e nove mesi dall’aborto e le loro risposte sono state confrontate con quelle di 171 donne che hanno invece avuto gravidanze a termine.

I risultati dello studio, il più ampio svolto per valutare stress post-traumatico, ansia e depressione in diversi momenti successivi alla perdita precoce di una gravidanza, evidenziano come, a un mese dall’evento, il 29% delle donne abbia manifestato segni di stress post-traumatico. Il 24% ha riferito poi di provare una forte ansia e l’11% ha manifestato forme di depressione, lieve o severa.

La percentuale è scesa poi, a nove mesi dalla perdita, rispettivamente al 18, 17 e 6%: secondo i ricercatori si tratta comunque di numeri molto alti.

“Le donne – si legge nello studio pubblicato sull’American Journal of Obstetrician and Gynaecologistsperimentano alti livelli di stress post-traumatico, ansia e depressione dopo un aborto precoce. La sofferenza diminuisce nel tempo ma rimane clinicamente importante anche a 9 mesi di distanza”. Come spiega il professor Tom Bourne, coordinatore dello studio

L’interruzione della gravidanza per molte donne sarà l’evento più traumatico della vita. Questa ricerca suggerisce che la perdita di un figlio a lungo desiderato può lasciare tracce nel tempo e può portare una donna a soffrire di stress post-traumatico anche un anno dopo l’evento. Il trattamento che queste donne ricevono in seguito alla perdita precoce di una gravidanza deve cambiare, per riflettere questo forte impatto psicologico. I recenti sforzi volti a incoraggiare le persone a parlare più apertamente di queste esperienze così frequenti sono un passo nella giusta direzione. Ricevere un sostegno e una consulenza potrà essere d’aiuto per molte donne. Chi ha sintomi significativi di stress post-traumatico richiede trattamenti specifici per recuperare del tutto.

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