I 3 tipi di suocera e come andarci d’accordo
Tanti consigli utili per trasformare la suocera da "rivale" a nonna perfetta e innamorata del vostro bambino. Per salvare la coppia e donare al vostro bambino un ambiente sereno in cui crescere.
Tanti consigli utili per trasformare la suocera da "rivale" a nonna perfetta e innamorata del vostro bambino. Per salvare la coppia e donare al vostro bambino un ambiente sereno in cui crescere.
La presenza della suocera, soprattutto se invadente nel rapporto di coppia, può diventare delicata da gestire quando in famiglia arriva un bebè. Talvolta i pregiudizi sulla suocera, soprattutto su una “suocera invadente” appunto, possono corrispondere alla realtà.
Altre volte, invece, l’aiuto della suocera nei primi mesi di vita e fino al compimento dei 3 anni del bambino può essere davvero prezioso. Tutto dipende dal ruolo che questa figura assume con l’arrivo del nuovo piccolo membro della famiglia: invadente, distaccato, oppure premuroso e tutto-fare.
Il sapere popolare di una volta così come la psicologia familiare odierna concordano su un punto: il rapporto spesso difficile tra suocera e nuora. Un rapporto che è stato sigillato nei proverbi, raccontato nelle soap, narrato nei libri e vissuto in prima persona da moltissime donne!
Tema per psicologi e mediatori familiari, il conflitto nuora-suocera è un tema caldo. Tanto che nei casi più estremi è necessario l’intervento esterno di uno specialista o un avvocato per dirimere questioni ormai degenerate tra donne diverse quasi in tutto. Un rapporto che, quando si rompe in maniera definitiva, provoca instabilità in famiglia, con conseguenze negative anche si figli.
Da un lato le nuore affermano spesso di sentirsi prevaricate dalla madre del proprio compagno e subire troppa ingerenza sulle questioni di coppia. Dall’altro, accade spesso che le suocere si sentano a disagio in presenza della donna che, ai loro occhi, ha “portato via di casa” il loro figlio maschio. Un delicato bilancio psico-sociale che, nei casi peggiori, non riesce a trovare il giusto equilibrio sfociando nella separazione della giovane coppia.
L’atteggiamento emotivo di molte suocere, infatti, è distruttivo per la coppia. Questo avviene perché, soprattutto inconsciamente, la suocera può provare una sorta di “rifiuto” per la donna scelta dal figlio come compagna di vita, manifestando anche molta gelosia. La suocera percepisce che l’amore dichiarato dalla nuova verso il figlio non potrà mai essere paragonabile in quantità e qualità a quello provato da lei stessa, che è la madre. Ecco, allora, che la nuora può diventare inadeguata, incompetente o falsamente innamorata agli occhi della suocera.
Troppa invadenza della suocera contro scarsa tolleranza della nuora, chi vince? Nessuna, soprattutto quando in mezzo alle due donne ci sia un bambino che ha bisogno di pace, tranquillità, cure amorevoli e serenità d’animo. Come è sempre giusto, occorre usare il buon senso per trovare la chiave di questa “eterna lotta” e rasserenare l’ambiente familiare.
Una delle cause di conflitto più comuni suggerite dalla psicologia si trova nel repentino e forzato cambiamento di ruolo della suocera. Che diventa esplosivo e incontenibile quando a cambiare ruolo sia anche la nuora nel momento in cui diventa madre.
La madre di figlio maschio, poi, ha spesso un atteggiamento molto protettivo nei confronti di “suo” figlio, appunto. Un rapporto totalizzante che magari, anche solo a livello inconscio, fatica ad accettare condivisioni.
Le cose si complicano ancora di più con l’arrivo di un neonato perché una suocera invadente tenderà a percepire come inadeguata la donna sposa e, ancor di più, la “sposa madre”. Fanno eco le classiche frasi che si sentono spesso a proposito dei giudizi tranchant sulle neo-mamme che convivono con suocere invadenti: “Non lo nutre abbastanza”, “Non lo sa accudire”, “Pensa solo a rimettersi in forma, trascurando il neonato e il marito”, sono alcune delle più comuni “accuse” rivolte dalle suocere alle nuore.
Cosa ci sia di vero lo sa solo la neomamma che, per assicurare il benessere del bambino, deve cercare di ridurre al minimo ogni conflitto esterno. Ecco, allora, qualche consiglio per gestire al meglio la relazione con la suocera e per non nuocere al bambino, traendone il massimo beneficio.
Fermi tutti, è un’emergenza. La suocera invadente è un problema molto difficile da gestire, ma non impossibile. L’arma vincente è mettere da subito in chiaro le cose e, se è il caso, adottare qualche provvedimento rigido ma salutare.
Occorre capire che nessuna suocera vuol nuocere al proprio figlio consciamente e che il suo comportamento è spesso dettato dall’inconscio accompagnato da un eccesso di autostima. Ugualmente, nessuna suocera vuol nuocere al proprio nipote, figlio di suo figlio, quindi l’invadenza può essere gestita in nome e in prospettiva di un bene più grande. Dall’altra parte, però, una invadenza eccessiva va educata e riportata alla misura corretta. Una suocera invadente va limitata, ma anche compresa e, quando possibile, coccolata.
Per prima cosa, è inutile entrare in competizione con lei, soprattutto davanti al bambino piccolino: la nuora perderà sempre perché “la mamma è sempre la mamma” per ogni uomo, compreso il proprio marito. E la neo-mamma potrebbe fare una brutta figura agli occhi del proprio figlioletto. Meglio studiare una strategia di inclusione per smorzare la veemenza della suocera in modo che anche lei possa impegnarsi entro certi “limiti” decisi dalla coppia. Questo si può fare coinvolgendola in alcune scelte, ma fissando a priori dei paletti chiari e che non è dato oltrepassare.
Sempre meglio evitare scontri verbali diretti tra nuora e suocera davanti al bambino. Il bambino è una creatura ingenua e limpida e deve essere sempre e in ogni modo lasciato fuori dai conflitti di famiglia.
L’atteggiamento consigliato per la nuora è quello del distacco emotivo. Talvolta, la suocera invadente può cercare, appunto, di “invadere” gli spazi della coppia ed ergersi a “mamma migliore” verso il bebè.
Respirare, contare fino a 10 e poi agire con calma: la suocera è e rimane un elemento esterno alla famiglia. Questa è un’assunzione fondamentale che spesso può rinvigorire l’animo della nuora che patisce di questa situazione difficile di umiliazione del proprio atteggiamento materno.
Il distacco dalla famiglia del proprio figlio per una suocera può essere dovuto a molti fattori. I più comuni sono due: la scarsa stima verso la nuora oppure una carente emotività da parte della suocera verso una piccola vita. Questi due casi sono molto più frequenti di quanto non si pensi e rappresentano un vero e proprio ostacolo emotivo per una giovane coppia alle prese con il primo figlio.
Sono casi apparentemente diversi, ma che possono essere sanati con lo stesso approccio: la manovra di inclusione da parte della nuora, anche per il benessere del proprio bambino. La presenza della nonna è una fortuna per il bambini piccoli sin dalla loro nascita. I nonni sono le persone, all’interno della famiglia, a cui è concesso andare oltre l’amore dei genitori e viziare benevolmente il bambino. In caso la suocera (nonna) sia, quindi, presente ma distaccata, perché privare il bambino di questo grande beneficio?
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La strategia corretta potrebbe essere quello di invogliare la suocera distaccata a trascorrere più tempo in famiglia, mettendola a proprio agio. Qualche giorno insieme in campagna o al mare, un week-end rilassato insieme alla nuora e al piccolo possono essere idee vincenti per riallacciare il rapporto con la madre del proprio compagno, concedendole qualche coccola in più.
A volte una parola, una piccola confidenza o semplicemente il dedicare del tempo ad ascoltare il racconto della sua vita può essere una vera e propria panacea per sanare il rapporto con una persona non più giovanissima. Così facendo, la suocera potrebbe ricredersi e scoprire di avere giudicato la compagna del figlio troppo duramente e a torto. E scoprire, anche, di voler immensamente bene al suo nipotino capace di sorrisi pieni e di abbracci sinceri, ritrovando nel pargoletto i suoi ricordi d’infanzia.
Infine, stimolare la suocera ad auto-includersi nella vostra famiglia, responsabilizzandola. Invitare la madre di vostro marito a cucinare qualcosa di buono e di gradito al figlio oppure a preparare una torta per il bebè potrebbero essere piccole accortezze capaci di sciogliere il suo cuore e sconfiggere il distacco. E se poi, la torta non è venuta proprio al meglio… mai criticare la sua cucina! In fondo, nessuno è perfetto. Neppure la suoc… nuora!
Una vera e propria fortuna per ogni mamma! Poter contare sull’aiuto gratuito, premuroso e mai invadente di una suocera così preziosa è impagabile! Una donna che ha saputo allevare suo figlio (vostro marito) e che, in silenzio, quasi come una fatina in punta di piedi, si offre di allevare il vostro. La suocera premurosa è quella che porta il latte la mattina proprio quando vi siete dimenticate di comprarlo la sera prima, e poi va via.
Lei c’è quando non si sa a chi lasciare il bambino per un impegno di lavoro improvviso, e lo accudisce con il sorriso in vostra assenza. Non teme di essere contagiata se il vostro bambino ha la febbre e prepara manicaretti per lui e per voi senza auto-invitarsi a pranzo.
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