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Cosa fare quando gli occhi del bambino risultano appiccicosi o sporchi? Ecco 5 consigli utili per pulirli al meglio senza creare irritazioni cutanee.
Una condizione molto particolare è quella che riguarda la pulizia degli occhi del neonato. Solitamente, infatti, quando si parla di lavare il bambino si presta attenzione alla quotidiana igiene intima (soprattutto contestualmente al cambio del pannolino), al momento del bagnetto e al lavaggio delle mani prima e dopo i pasti (successivamente all’inizio dello svezzamento) o quando, giocando, si sporcano.
Eppure anche gli occhi necessitano di essere puliti, sia come igiene ordinaria che come attività straordinaria a seguito di specifiche condizioni.
La pulizia degli occhi del neonato è fondamentale innanzitutto perché rientra nell’insieme delle attività volte a garantire l’igiene del bambino. Se è vero che non serve fare il bagnetto tutti i giorni, è altrettanto vero che ci sono parti del corpo maggiormente esposte al rischio di sporcarsi. Inoltre gli occhi, proprio per la loro particolarità e delicatezza, richiedono un approccio ancora più attento di quello che avviene per il resto del corpo.
Come anticipato la pulizia degli occhi del neonato è un’attività che può essere considerata ordinaria. I neonati, soprattutto dopo i primi mesi, tendono spesso a portare le mani al volto e a stropicciarsi gli occhi (motivo per cui è sempre importantissimo tagliargli le unghie per evitare ferite); questo espone le palpebre e la zona circostante a sporcizia e residui di cibo o altre impurità.
Parallelamente ci sono condizioni neonatali che possono interessare gli occhi, come la secrezione oculare, la congiuntivite e l’ostruzione del dotto lacrimale che provocano la formazione di secrezioni e condizioni che richiedono un’attenta pulizia degli occhi del neonato. Il bambino non è in grado di farlo da solo come un adulto ed è quindi compito del genitore occuparsi di questo aspetto, prestando attenzione ai prodotti da utilizzare e a come intervenire.
L’igiene degli occhi, infine, è fondamentale per evitare che fenomeni anche innocui e normali possano evolvere in problemi di salute, creare fastidi al bambino e renderlo irritabile.
La pulizia degli occhi del neonato è di per sé un’attività molto semplice, ma richiede attenzione perché è rivolta a una parte delicata del corpo del bambino che, anche in base all’età, difficilmente non ostacolerà le azioni del genitore. Nonostante la sua semplicità, la pulizia degli occhi richiede diverse attenzioni e accorgimenti in base al tipo di causa che la rende necessaria.
La pulizia degli occhi del neonato è un’attività da svolgere regolarmente. Anche durante il bagnetto è importante prestare attenzione alla zona delle palpebre, delle ciglia e della pelle intorno a questa zona. L’indicazione è quella di utilizzare un batuffolo di cotone o una salvietta, immergerlo nell’acqua senza che si bagni troppo, e passarlo con delicatezza intorno alla zona degli occhi. Il consiglio è quello di procedere dal naso verso l’esterno in modo da rimuovere le impurità presenti.
La congiuntivite, che può essere di origine allergica, batterica o virale, causa negli occhi del neonato la formazione di una secrezione giallognola appiccicosa (da qui il modo di dire di avere gli occhi appiccicosi). In questi casi è doveroso informare il pediatra per ricevere la prescrizione del collirio o dell’antibiotico da usare e per quel che riguarda la pulizia degli occhi del neonato è fondamentale procedere con molta più cautela del solito e con maggiore regolarità, in modo da mantenere l’occhio il più pulito possibile.
I neonati possono presentare l’ostruzione (stenosi) di uno o entrambi i dotti lacrimali. Questa condizione provoca un’eccessiva lacrimazione, un arrossamento, una congiuntivite cronica, un’infezione del sacco lacrimale, delle crosticine sulle palpebre e la presenza di muco nell’angolo interno dell’occhio con conseguente difficoltà ad aprirlo. Parallelamente alla terapia antibiotica con il collirio indicata dal pediatra è utile utilizzare delle salviette specifiche a base di sostanze lenitive e parallelamente eseguire i lavaggi nasali per evitare il ristagno di secrezione.
La pulizia degli occhi del neonato è estremamente semplice, ma è necessario non sottovalutare i rischi che spesso si nascondono proprio dietro le cose apparentemente più facili.
Prima di iniziare a pulire gli occhi del neonato è fondamentale lavarsi accuratamente le mani per evitare che i germi normalmente presenti sulla loro superficie arrivi sul viso del bambino. Parallelamente è consigliato lavarle con acqua calda per fare in modo che siano a una temperatura quando andranno a contatto con la pelle del neonato.
Per la pulizia degli occhi è consigliato l’uso di batuffoli di cotone, salviette e garze monouso. In commercio se ne trovano di specifiche per questo tipo di attività; l’importante è evitare l’uso di carta igienica o scottex che, oltre a essere poco delicati, potrebbero perdere filamenti capaci di irritare l’occhio. L’altro aspetto imprescindibile è di utilizzare una garza o salvietta per ogni occhio.
Le salviette o le garze utilizzate possono essere imbevute con l’acqua del rubinetto (tiepida e non fredda o troppo calda) o con la soluzione fisiologica impiegata per i lavaggi nasali. Nel caso in cui si utilizzassero delle salviette monouso già imbevute non è necessario aggiungere l’acqua o la soluzione salina. Vanno invece evitati gli impacchi di camomilla o i colliri a base di camomilla che potrebbero avere un effetto controproducente sia aumentando l’irritazione che rendere il bambino allergico ai pollini.
Cosa significa pulire gli occhi con delicatezza? Innanzitutto evitare di strofinare, ma anche di prestare particolare attenzione alla zona delle palpebre che è quella più sensibile e a rischio di irritazione. Inoltre è necessario procedere dall’interno verso l’esterno per assicurare una pulizia completa. È utile anche massaggiare il sacco lacrimale sia per donare sollievo al bambino che per svuotarlo delle secrezioni che vi potrebbero ristagnare all’interno.
In caso di incrostazioni, invece, è necessario applicare prima una garza imbevuta di acqua tiepida o soluzione fisiologica e solo dopo procedere con la normale pulizia. In questo modo, infatti, le incrostazioni vengono ammorbidite e la loro rimozione risulterà più semplice e meno fastidiosa per il bambino.
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