Quando nasce un bambino, la prima domanda che genitori, famiglia e amici si fanno è «sarà sano?». Superata questa preoccupazione e stretto per la prima volta il piccolo o la piccola tra le braccia, alcune mamme e papà non possono fare a meno di chiedersi «ma tutti questi peli sono normali?». La risposta è sì: si tratta del lanugo del neonato, una peluria che ricopre e protegge il feto nell’utero e che generalmente cade nell’ultimo trimestre di gravidanza ma che, in alcuni casi, è presente anche alla nascita.

Quando è così, non c’è nulla da temere: scomparirà da solo in poche settimane.

Cos’è il lanugo?

Il lanugo è una sottile peluria che ricopre interamente il feto e rappresenta una parte essenziale dello sviluppo fetale, perché svolge un ruolo fondamentale nel proteggere la pelle del piccolo e mantenerlo caldo nel grembo materno.

Da un lato, infatti, il lanugo aiuta la vernix caseosa (la sostanza cerosa biancastra simile a formaggio che ricopre il feto) ad attaccarsi all’epidermide, proteggendo il feto all’interno dalle sostanze presenti nel liquido amniotico, in particolare urea ed elettroliti, che potrebbe danneggiare la pelle, estremamente delicata.

Dall’altro, aiuta il bambino a stare al caldo e a regolare la sua temperatura fino a quando non sviluppa abbastanza grasso corporeo per servire a questo scopo.

Inoltre, spiega un articolo, il lanugo aiuta il feto a regolare il tasso di sviluppo fetale:

le oscillazioni dei peli lanuginosi circondati dalla vernix durante i movimenti fetali nel liquido amniotico attivano i meccanocettori sensibili collegati alle fibre C-afferenti non mielinizzate. Queste afferenze funzionano per trasmettere gli impulsi provenienti da tutti i dermatomi cutanei fetali attraverso il midollo spinale e attivano la zona sensoriale vagale, l’ipotalamo e la corteccia insulare. Questo processo si traduce nella promozione di un effetto “antistress” attraverso il rilascio di ossitocina, che si traduce anche nella stimolazione della crescita fetale.

Quando la lanugine cade, la stimolazione si interrompe e la crescita del bambino rallenta.

Quando si forma il lanugo?

Generalmente, i bambini sviluppano il lanugo tra le 16 e le 20 settimane di gestazione. Normalmente, il lanugo copre tutto il loro corpo ad eccezione dei punti senza follicoli piliferi: le labbra, i palmi delle mani, le unghie, i genitali e le piante dei piedi.

La crescita inizia sul cuoio capelluto intorno alla zona del sopracciglio, del naso e della fronte e procede in direzione cefalocaudale dalla testa ai piedi.

Lanugo: quando sparisce

In genere, il lanugo scompare prima della nascita, tra le 33 e le 37 settimane di gravidanza, ma alcuni neonati lo presentano ancora. I neonati prematuri hanno maggiori probabilità di averlo rispetto ai bambini nati a termine (37 settimane), anche se circa il 30% di tutti i bambini a termine nasce con un po’ di lanugo.

Una volta eliminato dalla pelle, il lanugo si mescola al liquido amniotico e, poiché il bambino ingerisce il liquido amniotico nell’utero, diventa parte del primo cibo del bambino e i minuscoli peli passeranno nelle prime feci dopo la nascita, chiamata meconio.

Dopo la perdita del lanugo, i bambini sviluppano il cosiddetto vellus, un capello fine, simile alla peluria della pesca, che continuano ad aiutare a regolare la temperatura fino a quando non crescono i capelli adulti (detti anche capelli terminali).

Se il neonato nasce con il lanugo

Nonostante il lanugo cada generalmente nelle ultime 8 settimane di gravidanza, non è raro vedere dei neonati ancora ricoperti da questa peluria morbida e sottile, che si presenta più comunemente sulla schiena, sulle spalle o sul coccige del bambino, ma può crescere ovunque ci sia un follicolo pilifero, anche – ad esempio – sulle orecchie.

Il colore può variare da molto chiaro a scuro: in questo, la genetica gioca un ruolo fondamentale. Ad esempio, se il bambino ha la pelle più scura, è più probabile che il lanugo sia più visibile rispetto a un bambino con la pelle chiara.

Il lanugo nel neonato non ha bisogno di alcun trattamento. Anche se al momento della nascita sono presenti molti peli, non c’è bisogno di preoccuparsi: il bambino li perderà naturalmente entro i primi giorni o settimane dopo la nascita.

Secondo alcune indicazioni, massaggiare delicatamente la pelle del bambino può facilitare la rimozione del lanugo nel neonato. Questo, però, non è necessario e, sebbene il massaggio possa essere efficace, non è privo di rischi. La pelle di un bambino è delicata e se inavvertitamente viene strofinata troppo o troppo forte, potrebbero insorgere dolore, arrossamento o secchezza. Pertanto, la scelta migliore è lasciare in pace la peluria e lasciarla cadere da sola.

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