La presenza di un dotto lacrimale ostruito nel neonato, condizione detta anche stenosi del dotto lacrimale, è un evento piuttosto comune nei primi mesi di vita. Può essere un’ostruzione totale o parziale e ostacola il defluire delle lacrime all’interno del naso, cosa che normalmente avviene attraverso una serie di piccoli canali lacrimali che le raccolgono all’angolo interno delle palpebre inferiori e le convogliano nel dotto naso-lacrimale.

L’ostruzione può riguardare uno o entrambi i dotti e lascia l’occhio lacrimoso e irritato. Tende a risolversi spontaneamente, ma in alcuni casi può essere necessario l’intervento chirurgico.

Dotto lacrimale ostruito nel neonato: le cause

Da cosa dipende l’ostruzione del dotto lacrimale? Le cause possibili possono essere diverse:

  • un difetto congenito per cui i bambini nascono già con il dotto lacrimale ostruito. La motivazione potrebbe trovarsi nella presenza di un sistema di drenaggio lacrimale non completamente sviluppato oppure potrebbe esserci un’anomalia del dotto;
  • un’infezione o un’infiammazione degli occhi, del sistema di drenaggio lacrimale o del naso possono causare l’ostruzione dei dotti lacrimali;
  • alcune lesioni o traumi al viso possono causare danni alle ossa o cicatrici vicino al sistema di drenaggio, interrompendo il normale flusso di lacrime attraverso i dotti;
  • piccole particelle di sporco o cellule morte della pelle che si depositano nel condotto lacrimale e causano il blocco;
  • un tumore al naso o in qualsiasi punto del sistema di drenaggio lacrimale.

Sintomi e segni del dotto lacrimale ostruito nel neonato

Come accorgersi che il bimbo ha un’ostruzione del dotto lacrimale? Precisiamo, innanzitutto, che anche nei casi in cui la causa è congenita, e quindi già presente dalla nascita, i neonati cominciano a produrre lacrime soltanto dopo qualche giorno di vita. Per cui, i sintomi dell’ostruzione compariranno dopo un po’.

Segni e sintomi di un dotto lacrimale ostruito nel neonato includono:

  • la lacrimazione eccessiva;
  • l’arrossamento della parte bianca dell’occhio;
  • la congiuntivite cronica, che di solito compare tra le 3-12 settimane di vita;
  • infezioni del sacco lacrimale;
  • il gonfiore dell’angolo interno dell’occhio;
  • le crosticine sulle palpebre;
  • la presenza di muco o pus nell’angolo interno dell’occhio, con difficoltà ad aprirlo.

Dotto lacrimale ostruito nel neonato: cure e rimedi

La presenza di un dotto lacrimale ostruito è piuttosto comune nei neonati. La condizione, nella maggior parte dei casi, migliora senza alcun trattamento durante il primo anno di vita.

Ma in attesa che il dotto lacrimale chiuso si apra spontaneamente, si possono eseguire dei semplici massaggi, più volte al giorno: con il polpastrello va massaggiata la zona tra l’angolo dell’occhio e la radice del naso, compiendo un movimento rotatorio, dall’alto verso il basso. Se fatta con costanza, tra le 4 e le 5 volte al giorno, questa manovra è molto efficace nel ridurre le secrezioni anomali degli occhi nel caso di dotti lacrimali ostruiti.

Al massaggio si associa, in genere, una terapia antibiotica con colliri per il trattamento della congiuntivite.

Si può ricorrere all’uso di soluzione fisiologica nel naso, per evitare che si creino ristagni di secrezione nelle fosse nasali, mentre per lavare l’occhio si possono usare salviettine a base di sostanze lenitive.

Dopo l’anno di età, se l’ostruzione è ricorrente, potrebbe essere necessario inserire un tubo nel dotto lacrimale, di solito in anestesia generale. L’intervento chirurgico, che di solito viene eseguito intorno a un anno, prevede l’incannulazione delle vie lacrimali con una sonda che viene fatta arrivare fino al naso, dilatando l’ostruzione. L’operazione solitamente viene associato a una visita oculistica completa.

Dotto lacrimale ostruito nel neonato: rischi e conseguenze

Quando il dotto lacrimale è ostruito il rischio è che le lacrime che rimangono nel sistema di drenaggio stagnino favorendo la crescita di batteri, virus e funghi. La conseguenza è che si verifichino infezioni oculari ricorrenti e infiammazioni.

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