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Il 14 novembre è la Giornata Mondiale del Diabete; facciamo il punto della situazione su cosa accade quando questa patologia colpisce una donna in gravidanza.
Parliamo di una delle più diffuse complicanze della gravidanza, tanto che circa il 6-7% (più di quarantamila gravidanze solo in Italia) è coinvolto da un diabete.
Una patologia, quella del diabete gestazionale, oltretutto in forte crescita, considerando come l’incidenza, specialmente del diabete tipo 2, sia maggiore nelle donne in età fertile e nelle popolazioni socialmente svantaggiate. Tra le particolarità del diabete mellito tipo 2 (DMT2) troviamo sia una sintomatologia modesta o addirittura assente, oltre al fatto che può maggiormente ripresentarsi al termine della gravidanza.
Il diabete gestazionale è quella patologia che viene diagnosticata in gravidanza e che può costituire un pericolo per la salute sia del bambino che della donna. Trattandosi di un fenomeno con un’elevata incidenza e che spesso è oggetto di timori per le donne in gravidanza, abbiamo voluto rivolgerci a uno specialista. Abbiamo quindi avuto modo di intervistare il Dottor Luca Zurzolo, specialista in ginecologia e ostetricia, con il quale capire cos’è il diabete gestazionale, come riconoscerlo e, soprattutto, come trattarlo per tutelare la salute della donna e quella del bambino che porta in grembo.
Dottor Zurzolo, cos’è il diabete gestazionale?
Il diabete gestazionale è una delle più frequenti complicanze della gravidanza. Il diabete è una patologia diffusissima che interessa il metabolismo dell’insulina. L’insulina è il portatore del glucosio, cioè quella che prende lo zucchero dagli alimenti per il funzionamento dell’organismo. La gravidanza, con il suo carico ormonale e il suo sovraccarico di lavoro per l’organismo, peggiora spesso questa situazione e quindi abbiamo la condizione di diabete, un’anomalia nel metabolismo del glucosio.
Da cosa è determinato? Ci sono delle condizioni che possono favorire la manifestazione di questa patologia?
Fattori predisponenti per quel che riguarda il diabete gestazionale possono essere una familiarità, quindi i genitori o dei parenti prossimi che hanno il diabete, l’obesità, lo stile di vita non corretto e, ancora, fattori predisponenti personali genetici.
Le donne che aspettano un bambino come possono sapere, specie in assenza di sintomi particolari, di avere il diabete?
Essenzialmente con i dosaggi della glicemia e con la curva da carico del glucosio. Cioè la paziente in gravidanza beve un bicchiere di un liquido, molto simile a un bicchiere di acqua e zucchero, fa dei prelievi di sangue e si dosa, a intervalli di tempo regolare, la glicemia per verificare, secondo dei parametri predefiniti, una curva che mostri che non ci sia un’insulinoresistenza o una problematica proprio di diabete gestazionale.
Molte donne soffrono di diabete gestazionale, tanto è vero che i parametri della glicemia in gravidanza sono molto severi e si tengono spessissimo sotto controllo, proprio per evitare l’insorgere di questa patologia.
Quali sono i valori da valutare per diagnosticare il diabete?
In gravidanza noi dobbiamo osservare dei valori di glicemia sempre al di sotto dei 90 mg/dl. Quando andiamo a fare la curva da carico i valori devono essere: sotto i 180 mg/dl a 60 minuti, sotto i 155 mg/dl a 120 minuti, sotto i 140 mg/dl a 180 minuti e a digiuno sotto i 95 mg/dl.
Quando si parla di valori è sempre doveroso ribadire la loro lettura e valutazione da parte del ginecologo che segue la gravidanza. L’autolettura o, peggio, l’autodiagnosi, non è affidabile per il semplice motivo che i valori sono un indice di un fenomeno che poi va sempre contestualizzato nel quadro generale di ogni paziente. Questo vale per la diagnosi, ma anche e soprattutto per la definizione di una terapia efficace.
Dal punto di vista dell’alimentazione quali consigli possiamo dare una donna con diabete gestazionale?
Quando c’è una semplice iperglicemia si suggerisce alla paziente di fare molta attenzione alla dieta, di limitare pasta, pane e carboidrati in generale e fare attività fisica. Se invece l’iperglicemia si manifesta in maniera importante, quindi la glicemia sale troppo, allora è opportuno seguire la gravidanza in associazione a un diabetologo che prescriverà una terapia farmacologica per tenere il diabete sotto controllo.
Oltre all’attenzione per l’alimentazione in gravidanza, al mantenimento di un peso forma corretto e allo svolgimento di un po’ di attività fisica, ci sono delle precauzioni da seguire?
Prevalentemente abbiamo pazienti con delle iperglicemie più che con un diabete vero e proprio, dove una corretta alimentazione, che in gravidanza non sempre è molto osservata, e un’attività fisica moderata, come camminare o fare una blanda attività ginnica, ci aiutano enormemente a tenere sotto controllo la situazione.
Il trattamento e la cura del diabete in gravidanza sono sempre risolutivi?
Un diabete gestazionale può insorgere e poi andar via con il termine della gravidanza oppure si può avere la slatentizzazione di un diabete che emerge in gravidanza, ma che poi non va via al termine della stessa perché evidentemente quella paziente era già predisposta al diabete vero e proprio e non legato soltanto al periodo della gravidanza.
Quali sono i rischi e le conseguenze che il diabete può provocare sia nelle donne che nei loro bambini?
Le complicanze più frequenti in gravidanza nelle pazienti con diabete possono essere: un polidramnios, ovvero un aumento eccessivo del liquido amniotico, una macrosomia fetale, ovvero bimbi che sono molto grossi con un peso spesso superiore ai 4-4.5Kg e questi bambini possono avere una difficoltà nell’espletamento del parto spontaneo. Quindi a volte se il diabete non è ben curato o se le pazienti non se ne accorgono in tempo perché non hanno fatto tutti i regolari controlli, rischiano di subire un taglio cesareo quando il bambino è troppo grosso.
Questo quantitativo enorme di liquido amniotico sovradistende l’utero e quindi possiamo avere contrazioni non completamente valide e dopo il parto possiamo avere una contrazione dell’utero non sufficiente e una conseguente emorragia. Inoltre per i bambini nati da madre diabetiche a volte è più difficile l’adattamento alla respirazione spontanea una volta tagliato il cordone.
Parliamo quindi di problemi molto seri.
Sono complicanze fortunatamente abbastanza rare perché è molto attento il monitoraggio della glicemia e del diabete gestazionale durante la corretta gestione della gravidanza, però in caso di trascuratezza o nel caso di un’insorgenza un po’ troppo rapida, le conseguenze di un diabete possono essere anche importanti. Quindi è bene tenere molto in considerazione e attenzione l’insorgenza di questa patologia.
Il diabete è una patologia che, come detto, va seguita con enorme attenzione, che non va mai sottovalutata, ma che può essere controllata e gestita per portare serenamente a compimento la gravidanza.
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