Una donna, si sente ripetere spesso, diventa mamma nel momento in cui sente battere il cuore del bambino nella pancia. Certo non è così per tutte: per qualcuna il viaggio della maternità inizia prima, con la ricerca di un figlio, con il primo test di gravidanza positivo. Per altre invece è un percorso più lungo e vede il suo “punto zero” con la nascita del bambino, o anche più avanti.

Se ne parla poco perché le donne che non “indossano” da subito il proprio ruolo di mamma temono il giudizio altrui, o pensano che ci sia qualcosa di sbagliato in un diverso modo di sentire. Non è affatto così: ogni gravidanza e ogni maternità sono a sé, e non c’è niente di male nel non sentirsi “mamma” fino alla nascita del proprio figlio o dopo.

Del primo momento in cui ci si sente genitori ne ha scritto su Romper Jamie Kenney, che racconta:

Ho cercato di ricordare “Il Momento” in cui mi sono sentita una madre e, onestamente, non so se posso identificarlo con precisione. Forse è stato quando ho sentito mio figlio piangere dall’altra parte della tenda durante il parto cesareo. Forse è stato quando l’ho presentato al gatto. Forse invece è stato nel preciso momento in cui ho guardato nell’abisso dopo averlo allattato al seno ogni 20 minuti per due giorni. Forse non è “un” momento ma piuttosto un lento procedere di momenti che si susseguono nel tempo.

Un discorso simile vale anche per i papà: se la donna impara a conoscere il nascituro anche tramite il rapporto simbiotico che instaura con lui durante le settimane di gravidanza, per gli uomini il contatto è meno immediato e per forza di cose viene “mediato” dalla mamma.

Allora quand’è che un uomo si sente padre per la prima volta? Anche in questo caso dipende da ciascuno: alcuni uomini sono già “papà” alla prima ecografia, altri invece ci mettono più tempo a scoprirsi pienamente nel ruolo.

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Kenney ha quindi chiesto a diversi uomini di raccontarle il momento in cui si fossero sentiti papà per la prima volta, e le loro risposte sono sorprendenti: alcuni sono diventati padri non appena hanno scoperto della gravidanza oppure quando hanno sentito per la prima volta il bambino piangere in sala parto, molti invece identificano il momento in cui si sono sentiti “finalmente” papà con un episodio qualsiasi nella vita di genitore, un momento diventato però unico. Ecco le loro testimonianze:

  • Woodie. Mi sono sentito padre per la prima volta quando mia figlia (avrà avuto due mesi) piangeva nel parcheggio e io ho pensato che volesse il suo ciuccio, così l’ho preso e gliel’ho dato.
  •  Aj. La prima volta che ho cambiato un pannolino senza l’aiuto di mia moglie.
  • Jonathan. Quando mia moglie e io ci siamo precipitati in ospedale nel suo secondo trimestre perché stava perdendo sangue. Non sapevo quanto affezionato fossi a nostra figlia finché non sembrava che la stessimo per perdere. È stato il primo impeto di protezione paterna e amore.
  • Rob. Quando mia figlia ha afferrato il mio dito. Come Homer Simpson!

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  • Ralph. Nostro figlio è nato prematuro, quindi per i primi anni della sua vita abbiamo lottato solo per fargli prendere peso. Non avevo tempo di riflettere sulla paternità. Poi è arrivato il suo primo giorno d’asilo. Il nostro piccolo era uno studente. Lì ho capito di essere un papà.
  • Chris. Quando ho visto mio figlio per la prima volta, subito dopo la nascita, è stato quando ho realizzato di avere questo piccolo ometto di cui prendermi cura.
  • Joshua. Ci sono state un paio di occasioni: cambiargli il pannolino per la prima volta, occuparmi di lui per far dormire mia moglie (la paternità come alleanza e sacrificio) e poi riportarlo a casa (sì, è una tua responsabilità ora).
  • Brian. Mi sono sentito papà quando mia figlia ha starnutito in sala parto. L’ha resa reale, ho pensato: “Ah, però, questa è una personcina reale, non una qualche vaga idea astratta”.
  • Joe. Molte volte ancora non mi sembra reale. Ti farò sapere quando accadrà.
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