Anche se una vera e propria normalità, con l’arrivo di un bambino, non è propriamente ciò che più aspetta i neogenitori, indubbiamente la nascita di un figlio è comunque un momento speciale che fa contare i giorni che mancano al grande evento.
Trentesima settimana di gravidanza: la mamma
Mancano indicativamente dieci settimane alla data presunta del parto e la trentesima settimana di gravidanza è un ulteriore passo in avanti verso questo obiettivo. Questo periodo di avvicinamento al parto è contrassegnato innanzitutto dalle contrazioni di Braxton Hicks, le contrazioni preparatorie che contraddistingueranno tutto l’ultimo periodo di gravidanza.
È possibile anche avere frequenti sbalzi d’umore spiegabili dall’attività ormonale, dalla fatica del periodo e dalle novità che la nascita di un bambino comporterà. Molto spesso questo è un sintomo sottovalutato, considerando come si tende a concentrarsi solamente sull’aspetto fisico. In realtà è importante che la donna, ma anche il partner e le persone intime, siano consapevoli della delicatezza del periodo e siano in grado di affrontarlo con responsabilità e attenzione.
Con la crescita del bambino prosegue anche l’aumento di peso che può avere ripercussioni innanzitutto sulla postura. Inevitabilmente i movimenti della donna alla trentesima settimana di gravidanza sono limitati e diversi da quelli che è abituata a fare, ed è bene non sforzarsi troppo per non aggravare una condizione già delicata.
In questa settimana continuano poi i classici sintomi dell’ultimo periodo di gravidanza: problemi nel sonno, bruciore di stomaco, presenza di smagliature e gonfiori ai piedi e alle caviglie.
Trentesima settimana di gravidanza: il bambino
Alla trentesima settimana di gravidanza il feto è alto 38,9cm e pesa circa un chilo e mezzo. Il bambino sta mettendo su peso per prepararsi alla vita fuori dall’utero. In questo periodo in un eventuale parto prematuro la percentuale di sopravvivenza è al 98%. Questo significa che la crescita del bambino procede regolarmente anche perché in questa fase tutti i sistemi corporei sono formati e si stanno perfezionando.
La capacità di sopravvivenza è legata anche al lavoro del midollo osseo che ha preso il pieno controllo della produzione dei globuli rossi; questo significa che il bambino è in grado di crescere da solo dal momento della nascita e dalla separazione dalla placenta.
In questo periodo il bambino prende confidenza con il senso della vista e con quello del tatto, anche perché le mani sono completamente formate e stanno crescendo anche le unghie. Alla crescita fisica prosegue parallelamente anche quella del cervello e il bambino inizia a tentare di afferrare ciò che lo circonda e potrebbe dilettarsi nel farlo con i suoi piedini.
Una costante della trentesima settimana di gravidanza e che proseguirà anche nelle settimane successive è il singhiozzo fetale che può essere legato allo sviluppo delle cortecce sensoriali. La madre percepisce sempre più chiaramente questi sussulti che sono ben diversi dai classici movimenti fetali.
Nel caso di gravidanza gemellare, inoltre, la crescita dei fratellini inizia a cambiare rispetto a quella delle gravidanze singole: se fino ad ora i gemelli si sono sviluppati come i bambini singoli il loro peso, da questo momento, sarà più basso, dal momento che dovranno dividere spazio e risorse.
Diventa ancora più importante dunque in questa fase mantenere una corretta alimentazione e integrare l’apporto di vitamine e minerali, secondo le eventuali indicazioni del medico. Da ricordare che anche nel caso di una gravidanza gemellare il peso va tenuto sotto controllo per evitare il rischio dell’insorgere di complicazioni e patologie.
Trentesima settimana di gravidanza: gli esami da fare
In questa settimana si può dover eseguire la visita di routine dal proprio ginecologo che verificherà che l’aumento di peso è in regola e che lo sviluppo fetale prosegua senza anomalie o dia segnali di preoccupazione.
Tra la 30esima e la 32esima settimana di gravidanza viene effettuata la terza e ultima ecografia di routine, che serve per controllare la crescita fetale e individuare alcune anomalie della placenta e del liquido amniotico, oltre a possibili patologie degli organi interni del feto.
Durante la terza ecografia viene anche osservata la posizione del nascituro, che può essere cefalica (cioè a testa in giù) oppure podalica.
Trentesima settimana di gravidanza: le cose da sapere
Mancano circa dieci settimane al parto e e si può iniziare, se non ci si è già attivati in questo senso, a preparare la cameretta del bambino ma soprattutto a prendere ciò che sarà necessario per la sua igiene e per vestirlo.
È importante che le future mamme inizino a prendersi cura di sé, non solo nell’attenzione al fisico (peso, attività fisica, rinunce, visite, assunzione dell’acido folico, eccetera) ma anche dal punto di vista mentale. Spesso è la futura mamma stessa a sentirsi una mera incubatrice ed è importante che il suo ruolo di donna non venga mai meno.
Occuparsi di sé non significa ignorare le necessità del bambino perché non sempre la cura di una cosa significa trascurarne un’altra e una donna serena e felice è una mamma che meglio risponde alle necessità del proprio bambino.