I primi movimenti fetali iniziano a sentirsi dalla 20^ settimana, continuano per tutta la gestazione e sono indice della buona salute del nascituro...
In realtà con la diciannovesima settimana di gravidanza il secondo trimestre è ormai ampiamente iniziato e se è vero che i sintomi fastidiosi delle prime settimane sono generalmente un lontano ricordo, iniziano a farsi sentire quelli legati all’aumento del peso e del volume della pancia.
Diciannovesima settimana di gravidanza: la mamma
La pancia non solo inizia a vedersi, ma soprattutto a farsi sentire. Questo segno evidente del proseguimento della gravidanza ha effetti sulla stabilità e l’equilibrio delle future mamme, ma anche sulla stanchezza. È anche possibile iniziare a sentire dei dolori addominali provocati dalla crescita dell’utero; non c’è motivo di preoccuparsi, è il corpo che si allarga per far spazio al bambino che cresce senza sosta.
L’aumento di peso, fisiologico in gravidanza, può provocare anche, specialmente a fine giornata, dei crampi alle gambe e il gonfiore alle caviglie. Questi disagi sono determinati sempre dall’aumento di peso che esercita una maggiore pressione sulle gambe. Nonostante sia normale è fondamentale monitorare l’aumento di peso (come viene fatto durante le visite ginecologiche) e seguire un regime alimentare equilibrato, in quanto se si esagera potrebbero esserci seri problemi sia per la propria salute che per quella del proprio bambino.
Tra i fastidi della diciannovesima settimana di gravidanza troviamo anche il bruciore di stomaco e una maggiore stanchezza, anche nello svolgere le normali attività quotidiane.
Un fenomeno spesso diffuso in questo periodo è quello denominato “cervello da gravidanza” ovvero quello stato per cui le donne registrano una maggiore distrazione, difficoltà di concentrazione e di ricordare le cose. Non è una malattia né un segno di cui preoccuparsi, ma l’effetto dei grandi cambiamenti che il proprio organismo, anche dal punto di vista neurologico, sta subendo e che saranno poi essenziali per sviluppare la capacità di prendersi cura del proprio bambino.
Messa in questi termini sembra che la diciannovesima settimana di gravidanza sia un periodo ancora pieno di fastidi e problemi; in realtà molto dipende da donna a donna e da gravidanza a gravidanza. Ci sono infatti donne che in questo periodo, sempre per la medesima attività ormonale, registrano una maggiore vitalità e voglia di fare.
Senza retorica è importante ricordare come ogni gravidanza sia una storia a sé, anche quelle portate avanti dalla stessa donna, in quanto sono tantissimi i fattori che concorrono a determinare la percezione di stanchezza e fatica, ma anche le conseguenze del normale sviluppo del bambino. Bambino che, in questo periodo, continua sempre più a muoversi ed è sempre più possibile iniziare a sentire i primi calci.
Diciannovesima settimana di gravidanza: il bambino
Nel corso della diciannovesima settimana di gravidanza il bambino ha raggiunto i 15cm di lunghezza e pesa all’incirca 230 grammi.
Nonostante le dimensioni ancora ridotte, si stanno formando i primi capelli e la vernice caseosa, uno strato grasso che ha diverse funzioni, tra cui quella di proteggere la pelle del bambino e favorire, al momento opportuno, il suo passaggio nel collo dell’utero.
Tra le novità di questa settimana c’è la formazione dei bronchioli, lo sviluppo del tessuto adiposo e una primitiva formazione dei denti (che spunteranno solamente diversi mesi dopo la nascita). In questo periodo buona parte della giornata il feto la trascorre dormendo e resta sveglio solamente dalle 4 alle 6 ore.
Diciannovesima settimana di gravidanza: gli esami da fare
È ora possibile prenotare l’ecografia morfologica attraverso la quale, se non si sono svolti test genetici, si potrà conoscere il sesso del bambino.
Intorno alla diciannovesima settimana di gravidanza andranno ripetuti anche gli esami di routine delle urine e del sangue per verificare che tutti i valori siano nella norma.
Nel caso in cui precedenti esami abbiano segnalato la probabilità della presenza di un’anomalia è possibile eseguire prelievo del sangue del cordone ombelicale. Questo esame, detto funicolocentesi, viene seguito tramite amniocentesi e per questo è diagnostico ma anche terapeutico, in quanto in grado di curare alcune mancanze (soprattutto nutritive) che potrebbero riguardare il feto.
Diciannovesima settimana di gravidanza: le cose da sapere
Nel corso della diciannovesima settimana di gravidanza, avvicinandosi la metà di questo percorso, è possibile iniziare a valutare quale (e dove) corso preparto seguire, ma anche la struttura dove partorire.
Il parto è ancora lontano diverse settimane e mesi, ma soprattutto per il corso preparto potrebbe essere necessario prenotarlo e non sempre è semplice trovare ampia disponibilità. Così come non è scontato che l’ospedale dove si è pensato di partorire preveda un corso preparto o ci sia posto disponibile nel periodo richiesto.
Questa fase di attesa può essere sfruttata anche per informarsi sul congedo di maternità cui si ha diritto per legge in base alla propria posizione lavorativa. Non vi è obbligo legale di comunicare la gravidanza ai propri superiori (anche se diventerà sempre più difficile nasconderla), ma può essere comunicato per informare da quando si decide di assentarsi per occuparsi esclusivamente del proprio bambino (sia prima che dopo la nascita).