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Il pessario cervicale è un dispositivo medico intravaginale che viene utilizzato in gravidanza nei casi di sospetti parti pretermine. Ma quanto è efficace?
Il pessario cervicale è un dispositivo medico intravaginale non invasivo che viene collocato dal ginecologo nella vagina per impedire la fuoriuscita dell’utero. Può essere utilizzato nelle donne in gravidanza con cervice raccorciata precocemente (intorno alle 18-22 settimane).
Il pessario cervicale è un dispositivo rimovibile, di consistenza non rigida, facile da usare, non richiede anestesia per l’inserimento, che avviene in ambito ambulatoriale, e può essere facilmente rimosso quando necessario. I pessari possono avere forme diverse, quella più comune è ad anello, che può essere di plastica o di silicone; va inserito in maniera tale che l’anello con diametro inferiore sia diretto verso la cervice, per circondarla completamente, mentre la parte anteriore del pessario, con diametro maggiore, viene spinta verso l’osso sacro. Il corretto posizionamento viene verificato con visita o ecografia transvaginale.
Una volta inserito un pessario, un segnale che potrebbe suggerire che qualcosa nella manovra non è andato a buon fine è la presenza di sangue. Potrebbe essere necessario, in questo caso, un pessario con una dimensione diversa: il dispositivo, se troppo grande, potrebbe sfregare contro le pareti della vagina e causare la fuoriuscita di sangue.
Quando si indossa un pessario cervicale si potrebbero notare anche perdite di colore biancastro: si tratta di perdite normali ma, se l’odore è sgradevole o il colore cambia, meglio avvertire il proprio medico. In questi ultimi casi potrebbero essere perdite dovute a un’infezione o a un’irritazione vaginale per cui il medico potrà prescrivere una crema antibiotica.
Il pessario cervicale viene usato a vari scopi:
In gravidanza l’incompetenza cervicale (con cervice corta e dilatata, membrane sporgenti o lacerazioni cervicali) è una delle cause più comuni di parto pretermine. Il pessario cervicale viene utilizzato allo scopo di prevenire i parti pretermine sin dagli anni ’50, ma nel tempo ha raccolto opinioni contrastanti circa la sua utilità.
Un’analisi Cochrane del 2013, che ha rivisto studi clinici che approfondivano l’efficacia del pessario cervicale nel prevenire il parto pretermine, ha mostrato che ci sono prove della sua efficacia nelle donne con gravidanza singola e cervice corta. Ma mancano delle evidenze del suo effetto benefico anche in altri contesti e per altri gruppi di pazienti.
Secondo una più recente revisione, pubblicata lo scorso anno sull’American Journal of Obstretics&Gynecology, che ha comparato i risultati ottenuti in un gruppo di donne incinte con pessario cervicale e un gruppo senza, non ci sarebbero differenze significative nel prevenire le nascite pretermine a meno di 37, 32 e 28 settimane di gestazione. Attualmente, diversi studi clinici sono in corso per fare chiarezza circa la reale efficacia della metodica nella prevenzione dei parti prematuri.
Le controindicazioni all’inserzione del pessario cervicale in gravidanza sono:
Quando applicato, il pessario cervicale va rimosso intorno alla 37esima settimana di gravidanza o comunque quando comincia il travaglio.
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