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Cresce, ma non solo: ecco tutto quello che accade alla pancia di una donna in gravidanza e quali sono i segni da monitorare.
Proviamo a conoscere meglio come cambia la pancia durante la gravidanza.
Il Manuale MSD indica come entro 12 settimane di gravidanza l’ingrossamento dell’utero può causare una leggera sporgenza dell’addome. Un ingrossamento che proseguirà per tutta la gravidanza raggiungendo a 20 settimane il livello dell’ombelico e a 36 settimane il margine inferiore dell’addome. Molto dipende dalle caratteristiche fisiche di ogni donna tanto che per alcune la pancia risulta visibile molto più tardi rispetto ad altre e viceversa.
Per le donne sovrappeso, per esempio, la pancia in gravidanza può risultare meno pronunciata, mentre le donne che non hanno muscoli addominali particolarmente forti potrebbero avere una pancia più visibile già dalle prime settimane. Anche l’età gioca un ruolo importante: con il passare degli anni la pancia può essere visibile già nel primo trimestre.
Come riportato in questo studio durante la gravidanza l’utero subisce una serie di cambiamenti per ospitare e consentire la crescita del feto. Tra i più importanti cambiamenti ci sono quelli causati dall’aumento dei livelli di progesterone che rilassa la muscolatura liscia dell’utero per mantenerne uno stato passivo non contrattile. Gli estrogeni, invece, sono responsabili dell’avvio della crescita dell’utero che mediamente passa da 70g a 1100g con un volume che passa da 10 ml a 5 l.
Intorno alla ventesima settimana il tasso di crescita fetale accelera e l’utero si allunga rapidamente e le pareti si assottigliano. Il diametro longitudinale cresce più rapidamente dei diametri sinistro-destro e antero-posteriore, con il tasso massimo di allungamento che si verifica tra la ventesima e la trentaduesima settimana. La crescita massima avviene entro la ventottesima settimana e la crescita del tessuto uterino (così come la crescita fetale) rallenta. In caso di una gravidanza gemellare la crescita (e la visibilità) della pancia avviene prima.
Infine a incidere sulla forma e le dimensioni della pancia in gravidanza ci sono anche la posizione dell’utero, eventuali deviazioni della colonna vertebrale, la posizione del feto e la quantità di liquido amniotico.
Il momento in cui risulta visibile la pancia in gravidanza è estremamente variabile da donna a donna ma tra la prima e le successive gestazioni ci sono delle importanti differenze. Come riferito dal portale WebMD, infatti, l’organismo che ha già vissuto una precedente gravidanza potrebbe andare incontro prima ai cambiamenti tipici della pancia. Questo a causa dello stiramento dei muscoli addominali.
Durante la gestazione la pancia non va incontro solamente a cambiamenti dimensionali. Tra i principali effetti della gestazione troviamo la comparsa delle smagliature (frutto della tensione cutanea) e della linea alba (la linea scura che va dall’ombelico al pube per i cambiamenti della pigmentazione della pelle) e i cambiamenti dell’aspetto dell’ombelico (che può andare incontro a retroversione come quasi a “scomparire”).
Anche i dolori alla pancia sono comuni: nel primo trimestre si può percepire una sensazione di pesantezza, mentre nel terzo trimestre quasi una sorta di irrigidimento e la comparsa di fitte. Se il dolore non è costante e non accompagnato da altri sintomi (sanguinamenti, urine maleodoranti o fastidio durante la minzione), non ci sono motivi di preoccupazione; in caso contrario una visita ginecologica è fondamentale per escludere disturbi e complicazioni.
È sulla fine del primo mese di gravidanza che generalmente la pancia inizia a essere visibile. Nelle primissime settimane successive al concepimento la gravidanza non determina questo tipo di cambiamento.
Queste sono le settimane di maggior sviluppo del feto che diventa sempre più grande tanto da determinare l’aumento del volume dell’utero e, quindi, la sporgenza della pancia. In queste settimane si iniziano a percepire anche i movimenti fetali e possono poi essere visibili anche dall’esterno.
All’inizio del terzo trimestre di gravidanza avviene la crescita massima dell’utero e la pancia con il passare delle settimane inizia a essere “bassa” e “cadente”. Questo cambiamento si verifica perché il feto si sta iniziando a spostarsi verso il canale del parto per predisporsi al travaglio e, quindi, alla nascita.
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