
Per le mamme che non sanno aspettare fra un'ecografia e l'altra esiste l'angel sound, uno strumento per sentire il battito fetale. Ma attenzione: Ă...
Tra emozione e preoccupazione, scopriamo quando iniziano i primi movimenti del feto, come riconoscerli e quando preoccuparsi.
Oltre a essere spesso unâesperienza commovente e sorprendente, il sentire muoversi dentro di sĂŠ quello che sarĂ il proprio bambino è anche un segno che la sua crescita sta proseguendo correttamente e che tutto procede per il meglio. La diminuzione dei movimenti fetali, infatti, può essere il segnale di un potenziale danno o rischio per il feto che necessita di unâattenta valutazione da parte di un medico.
Per questo motivo è importante conoscere e saper riconoscere i movimenti fetali andando anche ad analizzare cosa significa (e cosa fare) nel caso in cui questi movimenti fossero eccessivi, dolorosi, ridotti o del tutto assenti.
I movimenti fetali, come indica il nome stesso, sono lâeffetto degli spostamenti del feto allâinterno dellâutero. Nelle prime settimane di gravidanza il corpo non è ancora del tutto formato (tanto che si parla ancora di embrione e non di feto) e lo spazio a disposizione è talmente ampio che il bambino non sarebbe in grado di lasciare traccia dei suoi movimenti.
Indicativamente a partire dalla sedicesima settimana di gravidanza, invece, essendo gli arti giĂ abbastanza sviluppati e le dimensioni del feto nettamente piĂš grandi in proporzione allo spazio disponibile allâinterno dellâutero, le donne iniziano a sentire dei âcolpiâ provenienti dallâinterno.
Con il passare del tempo e delle dimensioni del feto i movimenti saranno piĂš frequenti ed evidenti e cambieranno anche di tipologia, avendo il bambino sempre meno spazio a disposizione per muoversi e rotolare allâinterno dellâutero materno. Nelle donne alla prima gravidanza i movimenti fetali possono essere percepiti anche piĂš tardi, verso la ventesima settimana di gestazione, ma oltre questo periodo è bene verificare che non ci siano problemi nello sviluppo del feto.
Questi primi movimenti fetali, detti di accelerazione, hanno lo scopo di avvisare la donna che il feto cresce allâinterno del suo utero. Questi movimenti sono considerati come un segno presunto di gravidanza in quanto ci sono dei movimenti del corpo della donna (contrazione dei muscoli, peristalsi, eccetera) che potrebbero imitare i primi movimenti fetali.
I movimenti fetali sono avvertiti dalle donne come un calcio, un movimento rotolante, delle contrazioni nervose, un fruscio o un battito dâali leggero. Dalla fine del secondo trimestre sarĂ possibile distinguere i colpi provenienti dai calci o dagli arti superiori del feto. Nelle prime fasi è possibile confondere i movimenti del feto con il singhiozzo, che però oltre al movimento ritmico e sussultorio della pancia non causa altri movimenti degli arti.
Bisogna anche considerare come il feto ha periodi di sonno che vanno dai 20 ai 40 minuti durante i quali non si muoverà . Inoltre è piÚ probabile che i movimenti vengano percepiti maggiormente quando ci si trova in una posizione rilassata, da sdraiate o sedute, mentre al contrario si percepiscono meno quando si è impegnate. Inoltre anche la presenza di una placenta anteriore potrebbe ridurre la percezione dei movimenti fetali.
I momenti della giornata di massima attivitĂ del feto sono il pomeriggio e la sera in quanto ci sono cambiamenti nei livelli di zucchero nel sangue. Il numero di movimenti terna ad aumentare fino alla trentaduesima settimana di gravidanza, per poi stabilizzarsi fino al momento del travaglio e del parto. Ă stato dimostrato come entro il terzo trimestre il bambino si muove circa 30 volte ogni ora.
Con il passare delle settimane e dellâapprendimento delle abilitĂ motorie il feto può interagire rispondendo ai suoni, ai colpi e agli stimoli che ricevono dallâesterno e questo può essere un modo per verificare che il bambino risponda normalmente.
Per le mamme che non sanno aspettare fra un'ecografia e l'altra esiste l'angel sound, uno strumento per sentire il battito fetale. Ma attenzione: Ă...
Ă raro che i movimenti del feto diventino esagerati o che ci sia unâanomalia in eccesso della sua attivitĂ . Può capitare che il feto si muova o reagisca allâassunzione di particolari alimenti da parte della madre o come effetto di attivitĂ sportive troppo stressanti.
In caso comunque di qualsiasi attività percepita come anomala il consulto con il ginecologo è fondamentale per fugare ogni dubbio e verificare che la crescita del bambino prosegua correttamente.
PiĂš che di dolori i movimenti fetali sono associati a un indolenzimento della parte del corpo colpita. Qualsiasi dolore improvviso, anomalo e insopportabile (i movimenti sono del tutto fisiologici e tollerabili) va tempestivamente monitorato.
Ci sono studi, infatti, che mostrano come un dolore aggravato dai movimenti fetali può essere un sintomo della rottura dellâutero.
La preoccupazione maggiore è quella relativa allâassenza o alla riduzione dei movimenti fetali, una condizione che potrebbe far temere per la vitalitĂ o la sopravvivenza del bambino. Lâassenza di movimenti del feto rappresenta un segnale dâallarme se questi non si percepiscono entro la ventiquattresima settimana di gravidanza. Tale condizione può indicare un malfunzionamento della placenta, delle anomalie dellâutero, un evento avverso al feto, un nodo al cordone ombelicale o, ancora, un segnale della restrizione della crescita fetale.
Lâindicazione è quella di monitorare i movimenti fetali a partire dalla ventottesima settimana di gravidanza fino alla fine della gestazione. Il consiglio è quello di contare i movimenti ogni giorno alla stessa ora; se in un lasso di tempo di 2-3 ore il feto ha avuto meno di dieci movimenti è necessario contattare il proprio medico che provvederĂ a eseguire unâecografia e una registrazione del battito cardiaco per verificare la situazione.
Va anche detto che il monitoraggio continuo dei movimenti fetali può rappresentare, allâopposto, un âeccesso di scrupoloâ tale da provocare ansia, agitazione e stress nella donna, condizioni sicuramente poco sane per la gravidanza. Lâeccesso di medicalizzazione, di visite e controlli, infatti, molto spesso si rivela inutile se non addirittura controproducente, essendo quella dei movimenti fetali unâattivitĂ condizionata da tanti fattori per cui unâesperienza inferiore alle proprie aspettative non è necessariamente un motivo di preoccupazione.
Va precisato poi come lâassunzione di alcuni farmaci (sedativi o analgesici), cosĂŹ come lâalcol e il fumo (che dovrebbero essere evitati in gravidanza) possano limitare o ridurre i movimenti del feto.
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