Seguire un’alimentazione corretta e bilanciata è alla base del vivere bene, soprattutto in gravidanza, quando i fabbisogni energetici della futura mamma aumentano. L’importante è mantenere il giusto equilibrio nella quantità di carboidrati, grassi e proteine assunti, e non trascurare l’apporto di micronutrienti che aiutano anche il corretto sviluppo fetale.

In tal senso, da non sottovalutare è il ruolo del magnesio in gravidanza: studi recenti hanno mostrato che la carenza di questo minerale può causare difetti del tubo neurale, come la spina bifida. Per il corretto apporto di magnesio, anche in gravidanza, è sufficiente seguire una dieta varia ed equilibrata.

Magnesio in gravidanza: i benefici

Il magnesio è un minerale fondamentale per il nostro organismo, che viene assorbito a livello intestinale. Riserve di magnesio sono presenti principalmente delle ossa e, in caso di deficit temporanei, riescono a tamponare le variazioni nei livelli sierici di magnesio.

Al contrario, in caso di eccessi, l’omeostasi (ovvero l’equilibrio cellulare) di questo minerale viene ripristinata attraverso la secrezione urinaria. Il magnesio ricopre importanti funzioni per:

  • il metabolismo energetico, essendo coinvolto in molte reazioni di scambio enzimatico;
  • la sintesi delle proteine e degli acidi nucleici, come DNA e RNA;
  • la neurotrasmissione, regolando l’eccitabilità di membrana;
  • la mineralizzazione delle ossa;
  • la regolazione della pressione arteriosa.

Inoltre, questo micronutriente sembrerebbe avere un effetto benefico anche nelle donne in gravidanza con preeclampsia, disturbo caratterizzato da un aumento della pressione arteriosa.

Inoltre, il magnesio è utile alle donne in gravidanza per evitare disturbi come:

  • debolezza;
  • stanchezza;
  • insonnia;
  • irritabilità.

Carenza di magnesio in gravidanza: le conseguenze

La carenza di questo minerale, detta ipomagnesemia, si può evitare se si segue una dieta bilanciata, a meno che non sia dovuta a un ridotto assorbimento a livello intestinale. Lo stato del magnesio è rilevante per lo sviluppo fetale durante il periodo perinatale.

In gravidanza, infatti, la carenza di questo minerale aumenta il rischio di aborto, nel primo trimestre, e può causare parti pretermine. Attenzione però a non ritenere valido il contrario: assumere più magnesio del necessario non riduce il rischio che il bimbo nasca prematuro.

Inoltre, carenze di magnesio sembrerebbero aumentare anche il rischio di malformazioni del tubo neurale, come la spina bifida.

Quanto magnesio assumere in gravidanza?

Premettiamo che il fabbisogno di magnesio in gravidanza non è diverso da quello di una donna adulta non in dolce attesa. Per cui, i livelli minimi di magnesio raccomandati sia per la popolazione adulta sia per le donne in gravidanza sono pari a 240 mg al giorno.

Il magnesio è presente in quasi tutti gli alimenti, compresa l’acqua, con concentrazioni differenti:

  • nei legumi di 80-170 mg/100 g;
  • nei cereali integrali fino a 550 mg/100 g;
  • nella frutta secca di 130-264 mg/100 g.

Non è necessario assumerlo attraverso integratori, ma può essere sufficiente una dieta correttamente bilanciata. In caso contrario, seguendo anche i consigli dal proprio ginecologo, si possono assumere integratori specifici e facilmente reperibili presso farmacie o parafarmacie.

Magnesio in gravidanza: controindicazioni e precauzioni

Non esistono vere e proprie controindicazioni all’assunzione del magnesio in gravidanza. Ma occorre tener presente che l’espulsione del magnesio avviene attraverso le secrezioni urinarie. Per cui, se si soffre di insufficienza renale bisogna fare più attenzione alle alte concentrazioni di magnesio nel sangue. Altri possibili effetti collaterali, seppur rari, comprendono:

  • crampi allo stomaco;
  • nausea,
  • diarrea.

Talvolta, pur seguendo una dieta ricca di magnesio, le concentrazioni di questo minerale nel sangue possono essere comunque basse. Per evitare che ciò accada occorre prendere alcune precauzioni quando si consumano cibi ricchi di magnesio, come:

  • evitare di associare il consumo di alimenti contenenti magnesio a un aumentato apporto di fibre e proteine perché se ne riduce l’assorbimento;
  • evitare le cotture prolungate perché se i cibi vengono bolliti troppo possono perdere fino al 70% del contenuto iniziale di magnesio;
  • evitare l’abuso di lassativi e diuretici.
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