
La salute preconcezionale è un bene prezioso da tutelare e perseguire; ecco quali esami richiedere gratuitamente per la donna, l'uomo e la coppia.
Contrarre alcune infezioni durante la gravidanza può essere pericoloso: il medico ginecologo spiega quali sono le più comuni e come prevenirle.
È il caso delle infezioni, che è sempre meglio non contrarre durante la gravidanza. Ma quali sono le infezioni più comuni o più pericolose per la gestazione? Ne abbiamo parlato con il medico ginecologo, il dottor Sandro Zucca.
Non tutte le infezioni hanno esiti preoccupanti e molte possono essere curate senza che diano particolari problemi per la donna o il bambino. Altre, invece, sono più aggressive e vanno il più possibile evitate durante la gravidanza.
Esistono diversi tipi di infezione: le principali possono essere di tipo virale o batterico oppure essere trasmesse da un parassita. Il loro effetto sulla salute della donna e sullo sviluppo del feto dipende anche dall’epoca gestazionale in cui l’infezione viene contratta.
Il primo trimestre di gravidanza è molto delicato, e alcuni tipi di infezioni potrebbero compromettere, nei casi più gravi, la prosecuzione della gravidanza stessa e la salute del feto.
Anche in prossimità del parto le infezioni vanno poi tenute sotto stretta osservazione e, quando possibile, debellate prima della nascita del bambino, poiché potrebbero essergli trasmesse con il passaggio attraverso il canale del parto e provocargli disturbi di varia entità.
Per questo è fondamentale prevenire la comparsa delle infezioni, tenere monitorato lo stato di salute della donna ed eventualmente intervenire per curare l’infezione in corso.
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Tra i primi esami prescritti alle donne che cercano una gravidanza, o comunque durante le prime settimane di gestazione, c’è il Rubeotest, che riconosce gli anticorpi della rosolia e indica se l’infezione è già stata contratta in passato (e quindi la donna è immune a un nuovo contagio) oppure no. Spiega il dottor Zucca:
Una delle infezioni più gravi in gravidanza è la rosolia, che provoca anomalie al feto. Oggi, però, quasi tutte le ragazze sono vaccinate, quindi è molto raro che la rosolia si contragga durante la gravidanza.
Se non c’è immunità è consigliabile vaccinarsi prima della ricerca di una gravidanza, per evitare il rischio di contrarla durante la gestazione, poiché soprattutto nel primo trimestre può essere molto pericolosa.
Tra le infezioni che è meglio evitare in gravidanza si trova anche la varicella: anche questa è pericolosa soprattutto nel primo periodo della gestazione, quando il sacco placentare non è in grado di difendersi dalle aggressioni esterne e può così far passare i virus dannosi per il feto.
La varicella in gravidanza si associa ad un maggiore rischio di aborto spontaneo e di parto prematuro. Se la donna contrae il virus questo non viene però trasmesso al feto automaticamente, ma in circa il 25% dei casi.
Un’altra infezione che provoca preoccupazione è la toxoplasmosi, che non ha conseguenze quando viene contratta normalmente (tanto che di solito non ci si rende nemmeno conto di averla), ma che, in gravidanza, può dare origine a problemi nello sviluppo nel feto.
Per questo viene prescritto in gravidanza (ma anche prima del concepimento) il toxotest che rileva l’immunità pregressa. Spiega Zucca:
L’infezione da toxoplasmosi è trasmessa da frutta e verdura non ben lavate, da mani non ben lavate o da carni crude o non sufficientemente stagionate. È in grado di provocare anomalie malformative nel bambino e per prevenire il contagio valgono norme igieniche di base come lavare bene frutta e verdura e lavarsi bene le mani. Durante la gravidanza per evitare il contagio da toxoplasmosi è importante evitare di mangiare carni crude o poco cotte e i salumi.
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Un tipo di infezione a cui prestare particolare attenzione è il citomegalovirus (CMV), che si presenta, spiega il dottor Zucca:
Come una sorta di influenza, tanto che è difficile distinguerle. Mentre l’influenza non produce però solitamente anomalie nello sviluppo del feto non è così per il citomegalovirus, che è particolarmente pericoloso in gravidanza.
Per evitare il contagio è opportuno osservare alcune regole di prevenzione importanti:
L’infezione si prende di solito da bambini piccoli che la trasmettono all’adulto. È una malattia tipica dell’età prescolare: la malattia si trasmette attraverso fluidi organici, lacrime, saliva e pipì. È quindi consigliabile evitare contatti troppo ravvicinati con i bimbi e quando si cambia il pannolino lavarsi sempre le mani con cura.
Come la varicella anche l’infezione da Parvovirus B19 rientra nella classificazione delle malattie esantematiche, continua il dottor Zucca:
Il Parvovirus è una malattia esantematica che si riconosce per le macchie sulla pelle. È simile al morbillo e a altre malattie che colpiscono soprattutto i bambini. Per evitare di contrarre l’infezione da Parvovirus B19 in gravidanza valgono le stesse regole di prevenzione del citomegalovirus: evitare il contatto con i fluidi corporei e prestare particolare attenzione alle normali norme igieniche.
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Oltre alle malattie sopra elencate ce ne sono altre da non sottovalutare – ricorda Zucca – la più diffusa malattia infettiva in gravidanza è l’influenza, per la quale è disponibile il vaccino. Noi raccomandiamo a tutti di vaccinarsi in famiglia per evitare il contagio.
Atre infezioni che vanno evitate durante la gravidanza sono la Clamidia, una malattia che viene trasmessa sessualmente e che, se viene passata al nascituro, può provocare diversi problemi, come congiuntivite e polmonite, l’Herpesvirus, lo streptococco e altri virus o batteri che vengono individuati dai normali esami del sangue.
Infine anche la Candida è un’infezione vaginale piuttosto frequente. Non è pericolosa per la salute della mamma e del bambino e può essere trattata prima del parto.
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