La gravidanza è una condizione fisiologica della donna e non una malattia, ma durante la gestazione vi sono cose che è meglio evitare, come ad esempio l’alcol.

E per quanto riguarda la donazione di sangue? Se anche tu ti stai chiedendo se puoi donare il sangue durante la gravidanza, sappi che la risposta è no.

Il motivo? Nonostante durante la gravidanza ci sia una produzione extra di sangue, donarlo può avere un impatto negativo sulla salute di mamma e bambino.

Come spiegato dalla dott.ssa Janelle Mary Jackman, MD, FACOG, ginecologa presso Kindbody nella Silicon Valley, a ScaryMommy, la donazione di sangue riduce il ferro, e una carenza può portare all’anemia, ossia un basso numero di globuli rossi sani.

Un calo di ferro è particolarmente problematico per le donne in gravidanza, poiché sono considerate ad alto rischio di anemia da carenza di ferro.

Inoltre, il ferro è fondamentale per mantenere la mamma e il bambino sani e al sicuro durante tutti i nove mesi.

Il ferro si trova nell’emoglobina, e l’emoglobina è vitale perché trasporta l’ossigeno a tutte le parti del corpo, inclusa la placenta, dove l’ossigeno si diffonde poi nel sangue del bambino. Se il ferro è basso, può verificarsi anemia da carenza di ferro. Ciò porta a un basso trasporto di ossigeno in tutto il corpo, nonché a possibili nascite pretermine e basso peso alla nascita.

Dopo quanto tempo puoi donare il sangue dopo il parto?

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, una donna incinta non può donare il sangue e il divieto permane fino a 6 mesi dal parto. Scatta una sospensione dalla donazione di 6 mesi anche in caso di gravidanza interrotta.

Il consiglio generale da seguire prima di donare il sangue trascorsi i canonici sei mesi dal parto, è parlare con il proprio medico e ginecologo ed esaminare le proprie condizioni di salute.

Seguici anche su Google News!
Ti è stato utile?
Non ci sono ancora voti.
Attendere prego...

Categorie

  • Gravidanza